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Matteo Gallimberti
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Inviato: 23/03/2010, 17:13 |
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Iscritto il: 14/03/2010, 1:25 Messaggi: 91 Località: Rovigo
Nome: Matteo Gallimberti
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Durante una visita al museo di entomologia della Universita' Cattolica di Quito, ho notato una tecnica di preparare i lepidotteri che non avevo mai visto, quella cioe' di fissare le loro ali allo stenditoio con un filo, facendolo passare, credo al di sotto, a mo' di spagnoletta per il lato lungo, ovviamente Si trattava di Ropaloceri. Purtroppo per mancanza di tempo quel giorno non ho chiesto spiegazioni. Forse la domanda e' banale ma qualcuno di voi usa questa tecnica e sa dirmi che vantaggi ha? se e' innovativa o preistorica? Grazie, Matteo.
_________________ Matteo 
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Tenebrio
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Inviato: 23/03/2010, 18:02 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Matteo Gallimberti ha scritto: fissare le loro ali allo stenditoio con un filo, facendolo passare, credo al di sotto, a mo' di spagnoletta per il lato lungo  non ho capito  Ciao Piero
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Matteo Gallimberti
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Inviato: 23/03/2010, 18:39 |
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Iscritto il: 14/03/2010, 1:25 Messaggi: 91 Località: Rovigo
Nome: Matteo Gallimberti
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Intendevo dire che, invece delle classiche striscioline di carta pergamino fissate con spilli da entrambi i lati, utilizzano un filo che viene prima fissato nella parte alta e poi tirato, teso, al di sopra delle ali, e quindi verso il basso in modo da tenerle ferme, poi l-estremita' del filo viene fatto passare al di sotto dello stenditoio per dopo farne un altro giro al di sopra e fissare percio' le ali un'altra volta. Per ogni lato dello stenditoio ho visto alcuni giri, o chiamiamole passate, in modo da fissare definitivamente le ali. Spero di essere satto chiaro. Ciao
_________________ Matteo 
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Maurizio Bollino
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Inviato: 23/03/2010, 18:40 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Ho capito io, perchè l'ho visto fare da Giovanni Onore. E' una tecnica usata raramente negli Usa molti anni fa, ma ormai abbandonata. Non vedo vantaggi, ma solo svantaggi, e peraltro è molto poco precisa nel posizionamento delle ali. Le antenne devono essere comunque fissate in posizione con gli spilli. Espressi a suo tempo le mie perplessità a Giovanni, seppur con il garbo a cui è tenuto l'ospite (quale ero), ma io non adotterei mai questa tecnica. Matteo, se devi preparare lepidotteri, accetta un consiglio: utilizza il santo, vecchio, fidato, collaudatissimo, utilizzatissimo sistema degli stenditoi con le fascette di carta pergamino e gli spilli. Generazioni di lepidotterologi l'hanno usato, e altre, si spera, continueranno a farlo. Io, per parte mia, i miei oltre 100.000 esemplari li ho preparati TUTTI così....
_________________ Maurizio Bollino
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Matteo Gallimberti
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Inviato: 23/03/2010, 23:33 |
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Iscritto il: 14/03/2010, 1:25 Messaggi: 91 Località: Rovigo
Nome: Matteo Gallimberti
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Ok Maurizio grazie del consiglio, hai soddisfatto pienamente questa curiosita' che mi era rimasta, anche io penso che se tutti i testi moderni consigliano le striscioline, ci sara' un perche'. hai preparato sulle 100.000 farfalle !  , MI FIDO complimenti!
_________________ Matteo 
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/03/2010, 10:29 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Matteo Gallimberti ha scritto: hai preparato sulle 100.000 farfalle !  , MI FIDO complimenti! Beh, considera anche che sono 35 anni che mi interesso di Lepidotteri...
_________________ Maurizio Bollino
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Hemerobius
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Inviato: 24/03/2010, 10:36 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Beh sono comunque circa 10 preparati al giorno (se non ho sbagliato i calcoli). Mica scherzi ... Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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enry69
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Inviato: 24/03/2010, 10:58 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 19:36 Messaggi: 19 Località: Modena
Nome: Enrico Ferrari
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Ciao, il mio 'socio' di cacce prepara da moltissimo tempo le farfalle utilizzando striscioline di plastica trasparente, tipo quella usata nell'imballo delle scatole entomologiche nuove. Io ho provato ma non mi trovo molto bene, lui invece non vuole nemmeno sentire parlare di carta pergamino!! Mi è comunque sembrato carino divulgare la cosa, se qualcuno vorrà provare avremo anche altri pareri. Comunque non mi dispiacerebbe trovare carta un pò più trasparente di quella in commercio ad Entomodena, alcune falene si mimetizzano particolarmente bene sugli stenditoi...
_________________ http://www.wix.com/FerrariEnrico/ModenaMoths
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Matteo Gallimberti
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Inviato: 24/03/2010, 12:16 |
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Iscritto il: 14/03/2010, 1:25 Messaggi: 91 Località: Rovigo
Nome: Matteo Gallimberti
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enry69 ha scritto: Ciao, il mio 'socio' di cacce prepara da moltissimo tempo le farfalle utilizzando striscioline di plastica trasparente. Mi stavo chiedendo: ma il materiale plastico per quanto sottile sia, non si potrebbe caricare elettrostaticamente piu' della carta? e questo non porterebbe a spostare le squame delle ali? Il "socio" comunque deve ritagliare la plastica della larghezza, lunghezza desiderata, non e' cosi'? mentre le striscie di carta si trovano, se si vuole, gia' pronte in rotolini. Maurizio e altri lepidotterologi a voi la sentenza ciao Matteo.
_________________ Matteo 
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Alfonso Iorio
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Inviato: 24/03/2010, 12:55 |
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Iscritto il: 26/01/2010, 17:33 Messaggi: 152 Località: Bologna
Nome: Alfonso Iorio
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Caro Matteo, concordo pienamente con il parere di Maurizio: il classico stenditoio con le strisce di pergamino e non in materiale plastico. Ho visto anch'io i preparati a Quito da Giovanni, ma la tecnica classica garantisce un livello qualitativo di preparazione superiore. Poi dipende sempre da quanta pratica si faccia e quindi dalla "mano" che si acquisisce!
Alfonso
_________________ Alfonso Iorio http://www.natura-edizioni.it"L'uomo nella sua arroganza, si considera una grande opera, degna dell'intervento della divinità. Più umile e più verosimile è ritenerlo creato dagli animali" Charles Darwin
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enry69
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Inviato: 24/03/2010, 18:50 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 19:36 Messaggi: 19 Località: Modena
Nome: Enrico Ferrari
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Matteo Gallimberti ha scritto: enry69 ha scritto: Ciao, il mio 'socio' di cacce prepara da moltissimo tempo le farfalle utilizzando striscioline di plastica trasparente. Mi stavo chiedendo: ma il materiale plastico per quanto sottile sia, non si potrebbe caricare elettrostaticamente piu' della carta? Infatti proprio per questo motivo mi piace poco, Matteo! Assolutamente inutili per preparare grossi sfingidi o lasiocampidi le striscioline trasparenti (si, le ritaglia da zero!) verrebbero comode per roba tipo Idaea o Eupthecia ma la carica elettrostatica rende il lavoro abbastanza difficoltoso: magari le frangette, mi si incolla alla striscolina tutto il paio di ali... Alfonso, hai perfettamente ragione a dire che è tutta una questione di mano, Graziano infatti prepara bene quasi  quanto me, per questo avevo deciso di provare! 
_________________ http://www.wix.com/FerrariEnrico/ModenaMoths
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Maurizio Bollino
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Inviato: 25/03/2010, 10:02 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Hemerobius ha scritto: Beh sono comunque circa 10 preparati al giorno (se non ho sbagliato i calcoli). Mica scherzi ... Roberto  Roberto, considera che una parte, anche se piccola (saranno un 2-3%) le ho acquistate già preparate, una parte le ho fatte preparare (sempre e comunque con il metodo classico), e comunque, quando ricevo lotti, preparo una media di 40-50 esemplari a serata. Se si vuole studiare bene un gruppo, sono necessarie le lunghe serie, e per più località. Quindi mi ritrovo ad avere molte centinaia di esemplari per ogni taxon, con esemplari provenienti da tutto il range di distribuzione, e così facendo è facile ritrovarsi con migliaia di esemplari di studio senza neanche accorgersene. Le mie serie paratipiche, quindi, sono sempre molto lunghe, come quelle dell'allegato PDF del mio ultimo lavoro su Leodonta tagaste. Buona giornata
_________________ Maurizio Bollino
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