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mantis96
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Inviato: 25/05/2014, 20:03 |
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Iscritto il: 03/08/2013, 15:40 Messaggi: 114 Località: magreta (mo)
Nome: giulio galli
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Mi sono trovato alcune volte a preparare Crisope e Tettigonidae, procedo normalmente uccidendoli con l'etere. Tuttavia quando li tiro fuori dal contenitore hanno perso il loro colore verde brillante diventando un marroncino smorto  . Può essere l'etere a causare il problema? Avete suggerimenti su come risolvere la situazione? Grazie 
_________________ mantis96
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Hemerobius
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Inviato: 25/05/2014, 20:06 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Tanto dopo un po' di anni lo perdono lo stesso. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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marco villa
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Inviato: 25/05/2014, 21:59 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5613 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Esatto, al massimo puoi tenerli in frigo per farli seccare senza essere attaccati da microorganismi che alternano la colorazione.
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mantis96
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Inviato: 26/05/2014, 20:52 |
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Iscritto il: 03/08/2013, 15:40 Messaggi: 114 Località: magreta (mo)
Nome: giulio galli
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Hemerobius ha scritto: Tanto dopo un po' di anni lo perdono lo stesso. Roberto  marco villa ha scritto: Esatto, al massimo puoi tenerli in frigo per farli seccare senza essere attaccati da microorganismi che alternano la colorazione. Ok  proverò Grazie ad entrambi! 
_________________ mantis96
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Daniele Maccapani
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Inviato: 26/05/2014, 23:55 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Mah... Io non credo che il cambio di colore sia causato proprio da batteri, ma piuttosto da qualche reazione chimica interna alla cuticola che avviene dopo la morte... Ma credo che il freddo possa aiutare anche a rallentare questo processo. Quindi proverei anch'io come detto da Marco 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Ayakuccia
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Inviato: 01/06/2014, 10:37 |
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Iscritto il: 05/04/2014, 14:17 Messaggi: 561 Località: Casarza Ligure (Ge)
Nome: Manuela Baldari
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D'altronde qualunque cadavere per quanto ben conservato cambia colore...pensa agli umani che bel colorino che assumono post mortem Ora dico una castroneria, non insultatemi: ma perché nelle cassette entomologiche non allegate accanto al morto una foto da vivo? Sarebbero più carine (per quanto possano esserlo delle scatole piene di cadaveri  ) e si avrebbe un'idea del colore originale dell'insetto 
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marco villa
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Inviato: 01/06/2014, 18:42 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5613 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Bhe, senza togliere posto gli esemplari nella cassetta si può fare un'album fotografico apposito per gli insetti 
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Julodis
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Inviato: 01/06/2014, 18:55 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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La documentazione fotografica può essere certamente utile per avere idea dell'aspetto da vive di molte specie che conservate cambiano colore, oppure rinsecchiscono. Per le mie bestie, per fortuna, non c'è questo problema. Solo alcune specie con macchie rosse tendono a sbiadire (e non sempre), e per fortuna nei Buprestidi i verdi sono sempre colori fisici, per cui non cambiano neanche dopo decine di anni. Quel che invece cambia spesso, purtroppo, sono le macchie tomentose degli Julodis! Molte specie, da vive, hanno macchie di un bel giallo vivace, che col tempo sbianca. Qualche specie ha tomentosità di diverso colore su varie parti del corpo. Ad esempio, Julodis fimbriata l'ha bianca, gialla e arancione, anche rossa in certi esemplari. Col tempo rosso e arancio diventano giallo pallido, e poi bianco; il giallo diventa anch'esso bianco. Le specie sudafricane pare resistano meglio.
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