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Valerio
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Inviato: 06/12/2016, 19:36 |
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44 Messaggi: 2107 Località: Roma
Nome: Valerio Viglioglia
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Salve a tutti. Mi trovo di fronte a questo esemplare di Troides con le ali molto inscurite per qualche motivo a me ignoto. Volevo chiedere se c'era un modo per far tornare il bel giallo di queste bellissime farfalle. - Il solito bagno in benzina che uso quando ho dei lepidotteri "ingrassati" può funzionare? Non mi sembra che sia il grasso ad aver alterato il colore però - E' meglio un trattamento diverso? - o non c'è nulla da fare? ps: dovrebbe essere un maschio di Troides aeacus formosanus di Taiwan
_________________ Valerio V
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gomphus
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Inviato: 06/12/2016, 23:11 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao valerio un bagno sgrassante in benzina, se non altro, male non gli fa... però... vedo che il rivestimento dell'addome ha il colore giallo abituale, e se si trattasse di un'alterazione dovuta, che so, a grasso trasudato, o a decomposizione causata da essiccazione troppo lenta, l'addome avrebbe dovuto essere il primo a risentirne così come è gialla, con un confine molto preciso, la parte di ala lungo il margine anale (che sicuramente ha un nome  ma dato che io di farfalle non capisco niente  lo ignoro  ) sei proprio sicuro-sicuro che non si tratti di un'aberrazione individuale? cioè che il tuo esemplare non sia fatto proprio così?
_________________ ***************** maurizio
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Valerio
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Inviato: 07/12/2016, 1:29 |
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44 Messaggi: 2107 Località: Roma
Nome: Valerio Viglioglia
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Non sono sicurissimo che non sia un'aberrazione ma mi sembra molto strano, non mi risultano infatti esemplari con questo colore in nessuna delle specie di questo genere. Ho pensato potesse essere un' alterazione chimica dovuta, chessò, alla lunga esposizione a vapori di paradicloro (era conservata infatti dagli anni 80' dentro una bustina di carta, dentro un contenitore di plastica con del paradicloro. L'addome non è ingrassato e l'ala, se fosse sporca effettivamente di grasso, si sarebbe scurita per prima proprio nella porzione che invece è più chiara visto che è la parte a ridosso dell'addome. Prima di procedere con l'immersione in benzina però volevo aspettare qualche parere. So di Lycaenidae africani azzurri tipo gli Iolaus che basta che si bagnino con acqua durante la fase di riammorbidimento che diventano verdi e da quanto so non si rimedia. Lo stesso vale per alcuni Zygaenidae tipo le Procris, anche loro se tenute troppo in camera umida virano di colore ... 
_________________ Valerio V
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gomphus
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Inviato: 07/12/2016, 11:12 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao valerio Valerio ha scritto: ... Ho pensato potesse essere un' alterazione chimica dovuta, chessò, alla lunga esposizione a vapori di paradicloro (era conservata infatti dagli anni 80' dentro una bustina di carta, dentro un contenitore di plastica con del paradicloro... il paradicloro è stato usato per decenni dagli entomologi in quantità industriali; se fosse sua la colpa, le collezioni dovrebbero essere piene di Troides che da gialle sono divenute marroni Cita: ... Prima di procedere con l'immersione in benzina però volevo aspettare qualche parere. So di Lycaenidae africani azzurri tipo gli Iolaus che basta che si bagnino con acqua durante la fase di riammorbidimento che diventano verdi e da quanto so non si rimedia. Lo stesso vale per alcuni Zygaenidae tipo le Procris, anche loro se tenute troppo in camera umida virano di colore ...  qui si tratta di colori fisici, non dovuti a pigmenti come nelle Troides, a quel (poco) che so gli unici colori pigmentari che possono fare una brutta fine in camera umida sono i verdi di alcuni "eteroceri"; cmq se hai dei dubbi, non hai qualche esemplare rovinato con cui fare una prova?
_________________ ***************** maurizio
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Valerio
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Inviato: 07/12/2016, 22:16 |
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44 Messaggi: 2107 Località: Roma
Nome: Valerio Viglioglia
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e si faró delle prove. Grazie comunque 
_________________ Valerio V
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Carlo A.
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Inviato: 11/12/2016, 17:25 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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Chiedo qualche dritta sull'uso della benzina; vorrei provarla per sgrassare alcuni grossi coleotteri già preparati ma non ho idea dei tempi di immersione e di come asciugarli una volta tolti dal bagno. Vanno sciacquati in acqua oppure si lascia semplicemente evaporare la Benzina? Grazie!
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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cosmln
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Inviato: 11/12/2016, 19:45 |
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Iscritto il: 26/03/2010, 14:55 Messaggi: 5932 Località: Romania
Nome: Cosmin-Ovidiu Manci
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Julodis
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Inviato: 12/12/2016, 0:01 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Carlo A. ha scritto: Chiedo qualche dritta sull'uso della benzina; vorrei provarla per sgrassare alcuni grossi coleotteri già preparati ma non ho idea dei tempi di immersione e di come asciugarli una volta tolti dal bagno. Vanno sciacquati in acqua oppure si lascia semplicemente evaporare la Benzina? Grazie! Sciacquarli in acqua sarebbe inutile, visto che benzina ed acqua sono totalmente immiscibili. Ti consiglierei di fare come io normalmente faccio quando sgrasso gli insetti con acetone oppure con acqua e soda. Dopo l'immersione per il tempo necessario a sciogliere il grasso, metto l'insetto su un letto di più strati di carta igienica, e lo copro con qualche altro strato, cercando di far aderire meglio possibile la carta igienica. E lo faccio asciugare così. In questo modo evito che il solvente, che era entrato nel corpo, uscendo dalla sutura elitrale e dalle altre giunture e diffondendosi su elitre, pronoto, ecc. per capillarità, evaporando lasci depositi di grasso. Essendoci intorno la carta igienica, il solvente la bagna ed evapora da lì, lasciando il grasso sulla carta igienica, e non sull'insetto. Con la benzina non cambia nulla, se non il fatto che evapora più velocemente. E' possibile che serva più di un trattamento.
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Valerio
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Inviato: 12/12/2016, 2:36 |
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44 Messaggi: 2107 Località: Roma
Nome: Valerio Viglioglia
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Carlo A. ha scritto: Chiedo qualche dritta sull'uso della benzina; vorrei provarla per sgrassare alcuni grossi coleotteri già preparati ma non ho idea dei tempi di immersione e di come asciugarli una volta tolti dal bagno. Vanno sciacquati in acqua oppure si lascia semplicemente evaporare la Benzina? Grazie! Visto il tuo avatar, proprio per quanto riguarda una Batocera che mi si era unta (tra l'altro l'avevo comprata bella pulita, per ammorbidirla l'ho messa due giorni in acqua e quando l'ho asciugata le macchiette bianche erano scurite  ), l'ho immersa in benzina e asciugata come dice Maurizio, poi ho provato anche in acetone, di nuovo benzina e ora è tornata quasi normale. La benzina non riammorbidisce (se non pochissimo) quindi bisogna fare un po' di attenzione alle unghie. L'acetone riammorbidisce molto di più
_________________ Valerio V
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gomphus
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Inviato: 12/12/2016, 15:42 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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come dice il mio omonimo  benzina e acqua sono totalmente immiscibili, onde per cui  se si tratta di sporco grasso ma umido la benzina ha difficoltà a penetrarlo per ripulire insetti anche molto sporchi, non glabri, il cui rivestimento può essere danneggiato o asportato da malaccorti interventi di ripulitura, io procedo così: 1) immersione in alcool 65-70° per il tempo sufficiente ad ammorbidire parzialmente le appendici ed evitare rischi di rotture, in tal modo anche tutte le setole (anche quelle cortissime che formano un rivestimento vellutato) si ammorbidiscono e non rischiano di spezzarsi 2) tamponamento della superficie con carta igienica, scottex o simile, per assorbire il grosso del liquido, e subito immersione in acetato di etile; quest'ultimo è solo parzialmente miscibile con l'acqua, però quanto basta per rimuoverla da tutta la superficie, consentendo una totale rimozione anche del grasso 3) l'ulteriore sporco rimasto, nel pezzo immerso in acetato di etile apparirà come una patina biancastra opaca; tenendo l'esemplare sotto la superficie con una pinzetta, spazzolarlo delicatamente con un pennellino, facendo attenzione a non fargli il contropelo 4) se l'insetto è coperto di peli corti e vellutati, si estrae dal liquido e si fa asciugare come diceva l'altro maurizio, assorbendo il più possibile del liquido con carta igienica o altro; se invece i peli sono lunghi e soffici, a rischio di impastarsi (bombi, mutille), dopo averlo estratto dall'acetato e scolato su carta igienica, si passa in benzina avio, che ha una tensione superficiale molto bassa e asciugando non impasta i peli... soprattutto se durante l'asciugatura, e prima che siano del tutto secchi, li si passa a più riprese (ancora, non in contropelo) con un pennellino pulito e ben asciutto tempo fa ho trattato così una Rosalia delle collezioni del museo, talmente zozza che non si distinguevano più le macchie  ... e ora dovreste vederla 
_________________ ***************** maurizio
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Valerio
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Inviato: 12/12/2016, 21:44 |
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44 Messaggi: 2107 Località: Roma
Nome: Valerio Viglioglia
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cosmln ha scritto: io ho avuto un resultato simile con un esemplare din Papilio thoas che e diventato maroncino e non giallo dopo che l'ho lasciato tropo in vapori di carbonato d'ammonio.  Può darsi che gli sia successa la stessa cosa. Riguardo il mio esemplare sto facendo delle prove. L'ho ammorbidito un po' e l'ho sezionato L'addome era un po' mangiucchiato dentro, per cui ho preferito staccarlo e risparmiargli dei bagni che l'avrebbero magari fatto raggrinzire. Ho staccato l'ala sinistra (che nella prossima immagine vedrete a destra) e l'ho tenuta in acetone. Il resto l'ho immerso in benzina. Risultato, nessuno.  L'aspetto delle ali è sia uguale tra loro che uguale a come erano prima. Ora ho immerso l'ala separata in ammoniaca. Proverò un po' tutte le soluzioni possibili, mi rimangono ancora: Etere, acqua, alcool, pipi, salsa di soia, ecc ecc 
_________________ Valerio V
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Julodis
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Inviato: 12/12/2016, 22:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Valerio ha scritto: Ho staccato l'ala sinistra (che nella prossima immagine vedrete a destra) e l'ho tenuta in acetone. Il resto l'ho immerso in benzina. Risultato, nessuno.  L'aspetto delle ali è sia uguale tra loro che uguale a come erano prima. Ma per quanto tempo hai lasciato le parti in immersione? L'effetto non è immediato, ma si nota dopo tempi abbastanza lunghi, ore, ma meglio giorni. Inoltre, c'è sempre la possibilità che le ali si siano scurite non perché imbevute di una sostanza grassa, ma di natura proteica, ed in quel caso potrebbero servire solventi diversi. E non escluderei nemmeno che il cambiamento di colore sia dovuto ad una alterazione permanente del pigmento (probabilmente per ossidazione), nel caso di colori chimici, o della struttura della superficie delle squamette, se si stratta di colori fisici. Nel qual caso non c'è niente da fare.
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Carlo A.
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Inviato: 12/12/2016, 22:59 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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Prima cosa ringrazio tutti per i consigli. Generalmente i grossi coleotteri che devo ripulire dal grasso li immergo in aceto/acetone al 50% e devo dire che si puliscono e si ammorbidiscono piuttosto bene, però sulle Batocera ed ancor più sulle Rosenbergia quando si asciugano rimangono dei depositi di grasso che, come detto da Maurizio, escono per capillarità dal corpo dell'insetto. Nelle Rosenbergia inoltre le squame che ricoprono le elitre sembrano bagnate anche quando l'esemplare è perfettamente asciutto. Gli esemplari riammorbiditi con questo sistema si seccano molto rapidamente e se li lascio avvolti in carta assorbente per fare assorbire tutti gli essudati rischio che si irrigidiscano troppo per poi prepararli. Per ovviare a questi inconvenienti li preparo avvolti come mummie in pezzi di carta assorbente; generalmente il risultato finale è buono, però a volte qualche macchia mi sfugge e a quel punto ripetere tutto il procedimento mi allunga troppo i tempi di preparazione. L'immersione in benzina potrebbe essere un buon sistema per togliere le macchie residue senza dover riammorbidire l'insetto. Tenete presente che parlo di insetti che si avvicinano ai 10 cm e con antenne che possono superare i 20, per cui le immersioni in acetato di etile risultano complicate, anche solo per la quantità di acetato necessario.
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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Julodis
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Inviato: 12/12/2016, 23:42 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Carlo A. ha scritto: Tenete presente che parlo di insetti che si avvicinano ai 10 cm e con antenne che possono superare i 20, per cui le immersioni in acetato di etile risultano complicate, anche solo per la quantità di acetato necessario. Più che altro, costose!
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gomphus
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Inviato: 13/12/2016, 0:34 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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se l'acetato di etile lo usi anche per ucciderli (io per la verità ho cambiato sistema da tempo), quello già usato per pulirli va benone
e cmq qui a milano io lo trovo a circa 10 € al litro
p.s. tieni presente che l'acetone è miscibile con l'acqua in tutte le proporzioni... ma che la molecola di acetone, legandosi a quella di acqua, perde gran parte della capacità di legarsi a quelle di grasso, e quindi di scioglierlo e rimuoverlo
_________________ ***************** maurizio
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