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Camera umida per imenotteri



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Camera umida per imenotteri
MessaggioInviato: 02/08/2018, 10:16 
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Iscritto il: 25/07/2018, 23:17
Messaggi: 146
Località: Firenze, Toscana
Nome: Arturo Femia
Buongiorno a tutti, un amico mi ha appena spedito dalla Grecia 4 esemplari di Vespa orientalis, tre di essi trovati già morti, ma in ottime condizioni, e uno ucciso con fumi di acetone. Probabilmente ci vorranno giorni prima che arrivino a destinazione, perciò saranno secchi in una posa non consona per la spillatura. Mi chiedevo se qualcuno di voi ha esperienza nel trattamento di imenotteri di medie dimensioni in camera umida, l'ultima volta che ho provato a usarla (con un maschio di Polistes gallicus) indurito da diversi anni) i risultati sono stati piuttosto scoraggianti: l'esemplare infatti si è scurito prima che le articolazioni divenissero sufficientemente flessibili, col risultato di una zampa spezzata e diversi intercalari veneti da parte del sottoscritto.
Ho letto una vecchia discussione sui metodi usati per conservare i colori fisici e chimici nei coleotteri e mi chiedevo se quelli vanno bene o se esista qualche tecnica più indicata per gli imenotteri.
Grazie!

_________________
Arturo
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 Oggetto del messaggio: Re: Camera umida per imenotteri
MessaggioInviato: 08/08/2018, 19:04 
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Iscritto il: 25/07/2018, 23:17
Messaggi: 146
Località: Firenze, Toscana
Nome: Arturo Femia
Aggiornamento: oltre ai 4 esemplari integri il mio amico mi ha inviato tre esemplari danneggiati, che quindi ho pensato di usare per delle prove.
Sul primo ho utilizzato il metodo classico: camera umida per circa 15 ore (prontamente abbattuta dal mio gatto, quindi esemplare bagnato :ses ), seguita da 5 ore di bagno in acetone 50% e asciugatura fra fogli di carta assorbente.
Risultato: l'addome del calabrone è virato dal rosso cupo da cui ero partito a un colore nero opaco sempre più intenso andando dai primi agli ultimi tergiti. Il resto del corpo si è mantenuto decentemente e la flessibilità era sufficiente alla messa in posa (è saltato un tarso perchè ho stretto troppo con le pinzette, ma sono stato un pochino più rude del solito, viste le condizioni già pregiudicate del campione).

Qualche idea su cosa potrei provare sulle prossime due cavie?

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Arturo
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