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Euparal-Balsamo del Canada-DMHF per inclusione macroinvertebrati acquatici. Consigli.



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 24/09/2024, 14:26 
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Iscritto il: 30/08/2014, 16:54
Messaggi: 59
Località: Prov. Venezia
Nome: Davide Vallotto
Salve a tutti.
Come da titolo cerco notizie riguardanti questi prodotti per utilizzarli nell'inclusione di larve acquatiche su vetrino da microscopio per poi essere comodamente guardati allo stereo.
Premetto che questa idea è nata per evitare di tenere i campioni sotto alcool e per essere visualizzati in maniera più veloce.
Ovviamente non sto parlando di parti e dissezioni ma di bestie intere.
La prima prova l'ho fatta con quello che avevo in casa ovvero la resina UV che utilizzo per la costruzione di alcune mosche da flyfishing. L'esemplare viene adagiato sul vetrino (parlo di larve di chironomidi o efemerotteri per citarne un paio) senza essere seccato e ricoperto di resina poi indurita con l'UV. Questo mi è stato sconsigliato perchè "gli altri liquidi di montaggio schiariscono la larva rendendo ben visibili le strutture interne utili per la determinazione in alcuni casi".
Ora prima di comprare uno dei suddetti materiali di montaggio (visto che non costano poco) chiedo a voi un parere riguardante questa metodologia (poco ortodossa lo so) per costruire questo tipo di preparati.
Il mio intento, in parole povere, è di avere un esemplare intero di larva di efemerottero, per esempio, da poter studiare allo stereo su un vetrino. Ho letto che alcuni di questi materiali devono essere usati con campioni secchi e questo vorrei evitarlo per mantenere il campione più "reale" possibile.
Praticamente vorrei creare degli insetti/larve incluse in un materiale adagiato su vetrino per la determinazione e la durata nel tempo per creare una sorta di collezione da studio!
Vi ringrazio in anticipo e scusate se ho scritto una divina commedia!!!

_________________
'Nella mia radura io rovescio l'assunto e tento di amare gli animali con un'intensità proporzionale al grado di distanza biologica che li divide da me' S.T.


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MessaggioInviato: 24/09/2024, 15:41 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44
Messaggi: 2666
Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
Ne so pochissimo, ma penso che una foto di un tuo preparato sia un buon inizio per una discussioe. Mostra i risultati, così attirerai l'attenzione.
:hi:

_________________
Augusto (aug)
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MessaggioInviato: 26/09/2024, 12:48 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
Messaggi: 2580
Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
Ciao Davide,
avendo qualche piccola esperienza al riguardo, provo a risponderti io.

Allora, generalizzando all'estremo possiamo suddividere queste sostanze in almeno due categorie: "sostante idrofobe" (ad es. Euparal, Balsamo del Canada, ecc.), che sono compatibili solo con solventi organici (e alcuni oli essenziali) e "sostanze idrofile" (liquido del Faure, DMHF, ecc.) compatibili con solventi acquosi. E' importante fare questa prima distinzione perché, a prescindere dal metodo di preparazione seguito (macerazione, lavaggio, fissazione, colorazione, ecc.), è bene sapere che le prime richiedono il passaggio in una sostanza che disidrati completamente il campione, prima che questo sia posto nella sostanza includente, mentre le seconde non richiedono obbligatoriamente questo passaggio.
Se sei alle prime armi ti consiglierei il secondo tipo, magari il DMHF, perché è molto più facile da reperire e da usare (sebbene mi pare di ricordare che sia il meno economico). Riguardo al liquido del Faure e altre simili invece non ho purtroppo esperienza diretta.

Ci sarebbe inoltre da valutare: i campioni preparati sul vetrino andranno osservati con luce riflessa o con luce trasmessa? Se non si hanno particolari esigenze di studio e di conservazione il campione può essere sistemato senza particolari accortezze e osservato con la luce riflessa, mentre se invece si ha la necessità di osservarlo in trasparenza, di analizzare particolari strutture interne o di dissezionarlo, si ricorrerà alla macerazione dei tessuti molli e una serie di altri passaggi che sono in genere indicati dagli specialisti dei vari gruppi, e potrà essere osservato con luce trasmessa.
Anche l'uso di un coprioggetto andrebbe valutato in base alle necessità.


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