Maurizio Bollino ha scritto:
I passaggi che effettuo sono, nell'ordine indicato:
1) rotazione di 90°, grado più, grado meno. A questo proposito, un trucco: utilizzando Photoshop, se con lo strumento righello si simula una misurazione lungo l'asse lungo dell'esemplare (per esempio, dal centro del clipeo alla commessura elitrale), e poi si passa a rotazione->altro, l'angolo indicato sarà quello necessario per ruotare in perfetta verticale o orizzontale l'immagine, sempre ammesso che il righello sia stato utlizzato lungo l'asse preciso.
Trucchetto interessante. Chissà se funziona pure con Paint Shop Pro (che uso al posto di Photoshop)? Proverò.
In alternativa si può ricorrere a Faststone, interessante programma freeware, che oltre ad essere un rapido visualizzatore di immagini permette alcune modifiche di base, tra cui pure la rotazione, con la comodissima possibilità di vedere il risultato in tempo reale prima di confermare la rotazione, su un'immagine ridotta ma con sovrapposta una griglia di allineamento. Inoltre ha delle ottime funzioni di ritaglio, ridimensionamento e maschera di contrasto (quest'ultima con effetti più naturali di molti altri programmi). L'ho installato per caso mesi fa sul netbook, ma ora lo uso regolarmente su tutti i computer. E' carente per la regolazione dei colori, in particolare non ha il bilanciamneto del bianco (almeno, non l'ho ancora trovato).
Maurizio Bollino ha scritto:
Maschera di contrasto MAI, anche perchè noto che l'immagine APPARENTEMENTE migliora, ma nei dettagli decade.
Invece dovresti provare ad usarla sulle immagini ridotte, giusto quel tanto che serve a compensare la perdita di dettaglio che si ha nella riduzione dell'immagine originale. Praticamente al minimo o appena di più.
Maurizio Bollino ha scritto:
Anche Photoshop somma i livelli
Questo non lo sapevo! Evidentemente l'ultima versione che ho utilizzato, diverso tempo fa, era molto meno dotata di quelle attuali!
mazzeip ha scritto:
Io uso SEMPRE i files RAW, e non solo per la perdita di qualità di ogni salvataggio in jpeg, ma soprattutto perché sui raw è possibile intervenire modificando esposizione, contrasto, bilanciamento del bianco e tanti altri parametri senza modificare minimamente il contenuto dell'immagine: qualsiasi modifica dell'ìimmagine raw, infatti, non modifica di fatto l'immagine ma viene salvata nell'intestazione del file come una sequenza di operazioni da effettuare prima di visualizzare il file. E quindi si può tornare indietro anche su un file salvato un anno prima ritrovandosi l'immagine originale, senza alcuna modifica.
Non solo: il file jpeg è a 8 bit per ognuno dei tre canali colore (R, G e B), mentre il raw è a 12 (o 14) bit.
Ora, 8 bit vogliono dire 256 "valori" possibili per ognuno dei tre colori primari, mentre 12 bit sono 4096 livelli. E quindi la gamma tonale viene compressa parecchio passando in jpeg, e una volta compressa non si torna più indietro a quella originale...
Tutto vero, ma il problema è il passaggio con Combine, che non accetta i files raw. Quindi bisognerebbe fare le foto in raw, passarle su computer e convertirle, con un programma di elaborazione immagini o un visualizzatore, in tif (che comunque non mantiene tutte le caratteristiche elencate per i raw, ma solo alcune), fare lo stacking, salvare in tif, e poi fare su questo tutte le modifiche necessarie e salvare infine nel formato preferito. Diverso è il caso del singolo scatto in raw per foto in natura.