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Julodis
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Inviato: 19/04/2010, 23:12 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Pactolinus ha scritto: Io li ho trovati qui a Genova in un negozio di articoli elettrici ben fornito: a dire il vero sono passato davanti al negozio buttando un'occhiata distratta, quando sono stato attirato da dei "serpenti" luminosi di vari colori, dalla luce molto intensa! E' una bobina da 5 m da cui si può ritagliare, come un semplice nastro, il quantitativo di led desiderato (se ben ricordo a partire da tre in su) e viene fornito l'alimentatore "calibrato" per il quantitativo richiesto. La mia idea, sfruttando i consigli dei vari amici del Forum era di creare un cilindro (es. barattolo di caffe privato del fondo) "foderato" internamente da una spirale serrata di questi led a nastro e, all'interno di questo cilindro luminoso, inserire un cilindro di carta che fa da diffusore. Quando lo avrò realizzato potrò valutarne l'effettiva efficacia ma credo che i led siano abbastanza potenti da fornire un'illuminazione ottimale. Il problema non è tanto la potenza, visto che potresti metterne parecchi, quanto il tipo di luce emessa. per due motivi: 1 - questi led economici non sono molto costanti come emissione, e variano come temperatura di colore sia da uno all'altro sia a seconda della tensione applicata 2 - sai quale temperatura di colore hanno? Io non l'ho trovata scritta sul sito indicato. L'ideale è quella della luce naturale, 6000 - 6500°K, ma possono andar bene anche altre (devi vedere quali temp. di colore supporta il bilanciamento del bianco della fotocamera. Puoi anche lasciargli un bilanciamento automatico, ma se è una delle temperature previste è meglio. Comunque, si può sempre rimediare in seguito facendo un bilanciamento del bianco con un programma elaborazione immagiini (se ne è già discusso in altro argomento, sia per Photoshop, sia per Paint Shop Pro e Gimp), ma se è già bilanciato dall'inizio è meglio (anche perchè se lo sfondo riesci ad averlo in foto completamente bianco, e non hai parti dell'insetto sicuramente nere, non sai cosa usare per fare il bilanciamento). Ai prezzi che hanno, forse ti conviene acquistare un illuminatore led anulare cinese. Se ne trovano da una quarantina a 144 led, con prezzi da circa 30 a circa 70 €. Funzionano bene, con una leggerissima dominante azzurro-verdognola (ma impostando bene la fotocamera si riesce ad eliminare) e hanno una luce piuttosto forte e regolabile. Purtroppo in alcuni modelli dopo un uso prolungato ed intenso alcuni led cominciano a spegnersi o a lampeggiare (è successo sia a me che a daniele Baiocchi, con uno da 80 led). Prima di passare alle fibre ottiche voglio fare un altro tentativo con i led. Da un po' ci sono in giro quelli ad alta potenza (singoli led da 1-2 watt o più) con una luce estremamente intensa e bianchissima. Ne ho ordinati due da 2 watt ciascuno, con attacco E27 e sto aspettando che arrivino per montarli sul microscopio da laboratorio e trasformarlo da luce trasmessa a luce riflessa. Purtroppo dopo quasi un mese, ancora non si vedono (saranno alla solita dogana di Lonate). Se funzionano, ne prendo altri 4 o 6 e li piazzo intorno al piano porta oggetti dello stativo. Dovrebbero dare un risultato simile alle fibre ottiche ma con minor costo ed ingombro (e consumo). Altrimenti, ci sono illuminatori a fibre ottiche a poco più di 100 €, sempre roba cinese. Per maurizio B.: grazie per la segnalazione della discussione con la foto dell'attrezzatura di Marcello (che avevo già visto, dimenticandomene). Era proprio quel che avevo pensato di fare se non funziona coi led di cui sopra.
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Pactolinus
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Inviato: 19/04/2010, 23:44 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Caro Maurizio, non credo che si tratti di led economici tipo cineserie: se leggi bene oltre alla temperatura colore, sono riportati tutti i dati tecnici, dai quali mi sembra di capire che si tratti di un prodotto affidabile. Credo che quelli visti nel negozio di Genova dovrebbero essere dello stesso tipo, non resta che fare una prova e, dai risultati, si capirà se vale la pena o no. Quando mi arriverà l'anello di raccordo e avrò costruito il "tunnel luminoso" farò le prove fotografiche e condividerò sul forum i risultati, positivi (spero) o negativi, in modo tale che possano essere di riferimento per tutti. Per quanto riguarda l'illuminatore circolare, che già possiedo, montato sullo stereo, non so se può riuscire a dare lo stesso risultato del cilindro. Come al solito siamo riusciti a ribaltare l'argomento iniziale....!!! Caspita!!! già fatto!!! Grazie Marcello! 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Ric
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Inviato: 20/04/2010, 9:49 |
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Iscritto il: 11/01/2010, 23:41 Messaggi: 247 Località: Alba (Cn) - Italia
Nome: Enrico Riva
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Cita: Ultimamente sto provando ad usare un vecchio flash anulare della vecchia reflex a pellicola, ma malgrado l'abbia schermato pesantemente, se provo a fotografare insetti sotto il cm è sempre troppo luminoso e mi costringe a chiudere molto il diaframma facendo perdere nitidezza all'immagine e costringendomi a tornare all'illuminazione fissa, che però, se provo a fotografare insetti sotto 2-3 mm, mi crea problemi dovuti ai lunghi tempi di esposizione, con relative perdite di qualità per le vibrazioni e il riscaldamento del sensore della reflex. In sostanza il mio problema è: come illuminare abbastanza intensamente un soggetto molto piccolo (< 2mm) in modo da fotografarlo con tempi di scatto brevi e diaframmi aperti? Il flash risponde al primo requisito ma mi fa chiudere troppo il diaframma (non posso più lavorare coi tempi), la luce fissa mi consente di aprire molto il diaframma ma non è sufficientemente intensa da permettermi di usare tempi brevi (mi basterebbe arrivare a 1/30 di secondo). Non posso mettere fari da 300 W perchè arrostirei gli insetti, la macchina e anche me stesso! Forse un illuminatore a fibre ottiche?
Credo che molto dipenda anche dall'obbiettivo utilizzato. Con l'ottica Nikon 105 mm. posso a scattare ad f/22 senza perdere un gran chè in termini di risoluzione, cosa che con altre ottiche è difficilmente ottenibile. Questo è un grande aiuto e mi permette di usare tempi di 1/125 sec. che abbinati all'alzo preventivo dello specchio ed allo scatto remoto evitano anche la minima vibrazione. Le fibre ottiche sono sicuramente una soluzione eccellente e le meravigliose fotografie di Marcello lo dimostrano. Ma, visto che già ne disponi, io proverei anche a concentrarmi sull'utilizzo del flash magari provando a schermare di più il lampo oppure ad allontanarlo un po'dal soggetto in modo da poterti portare all'apertura ottimale per la tua ottica.
_________________ Enrico Riva http://www.microvisions.biz
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conan
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Inviato: 29/04/2010, 16:17 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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argomento molto interessante!!! io utilizzo flash e tubi di prolunga su 50mm f 1.8 Chiudo i diaframmi a f 22 circa poi circondo l'insetto con barrette di polistirolo verticali tali da non crearmi contrasti troppo forti tra luci e ombre. piccolo ritocco dimensionale con photoshop, xo nn riesco ad eliminare la colla evidente sulle, anzi sotto, le zampine. ciao ciao!
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Julodis
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Inviato: 03/05/2010, 8:17 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ric ha scritto: Credo che molto dipenda anche dall'obbiettivo utilizzato. Con l'ottica Nikon 105 mm. posso a scattare ad f/22 senza perdere un gran chè in termini di risoluzione, cosa che con altre ottiche è difficilmente ottenibile. Questo è un grande aiuto e mi permette di usare tempi di 1/125 sec. che abbinati all'alzo preventivo dello specchio ed allo scatto remoto evitano anche la minima vibrazione. Cita: Scattare con f/22 va bene se si fotografano insetti grandi, come una Cetonia, o un Carabus, ma se si prova a farlo con insetti di pochi mm i risultati sono indecenti, anche con obiettivi buoni. La diffrazione c'è comunque con l'aumentare della chiusura del diaframma - probabilmente è meno evidente con obiettivi con lenti "molto grandi" e molto luminosi, ma oltre un certo grado di chiusura credo sia inevitabile. Non per niente gli obiettivi studiati apposta per l'ultramacro, che costano diverse migliaia di euro, non chiudono, in genere, oltre 8 o 11. Vorrei chiedere sia a Ric sia a Conan, di provare a fotografare (a tutto fotogramma) un insetto di un paio di mm o meno, con chiusura a 22 e per esempio, a 5.6, e provare ad inviare il risultato delle due prove. Se vi viene bene anche col diaframma chiuso, ditemi che obiettivo usate che me lo compro subito! Ric ha scritto: Le fibre ottiche sono sicuramente una soluzione eccellente e le meravigliose fotografie di Marcello lo dimostrano. Ma, visto che già ne disponi, io proverei anche a concentrarmi sull'utilizzo del flash magari provando a schermare di più il lampo oppure ad allontanarlo un po'dal soggetto in modo da poterti portare all'apertura ottimale per la tua ottica. Ho già provato. Ho aumentato ulteriormente la schermatura, ottenendo risultati migliori, ma non dissimili, come qualità, da quelli che ottengo con l'illuminatore anulare a led. Non posso allontanare ulteriormente il flash perchè dovrei piazzarlo dietro la fotocamera! In pratica così riesco ad usarlo decentemente solo per le foto fatte da una certa distanza, ovvero a insetti piuttosto grandi, proprio quelli che vengono bene anche senza flash ma con illuminazione fissa. 
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/06/2010, 0:04 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Molti amici mi hanno chiesto come ottengo le foto che inserisco nel forum. Nessuna attrezzatura spaziale, o tecniche da R.I.S. Solo pazienza (ho lottato e sofferto oltre sei mesi per raggiungere dei risultati accettabili) e la fortuna di possedere una attrezzatura di buon livello (ma accessibile a tutti), e neanche di ultima generazione. Senza dilungarmi in descrizioni, allego una foto del mio banco fotografico. Per la ripresa, una volta messo a fuoco sulla porzione più alta del soggetto, inizio a scattare in sequenza (con autofocus disattivato) abbassando la macchina di una frazione di millimetro alla volta grazie alla vite di scorrimento della slitta micrometrica. In genere, per un esemplare, faccio dai 15 scatti (per una Anthaxia, ad esempio) ai 25-30 per un Dorcadion o esemplari parimenti "spessi". CombineZM, poi, fa il resto, con il processo di stacking di tutti i file ottenuti. Un pò di correzione con Photoshop, e sono pronto per inserire la foto nel forum.
_________________ Maurizio Bollino
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/06/2010, 0:21 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Questa, invece, è l'attrezzatura con cui faccio le foto dei genitali o dei particolari degli esemplari. Uso una vecchia Nikon Coolpix 995 da 3,3 Megapixel montata sul terzo oculare di un Nikon SMZ 745T. Come fonte di illuminazione, utilizzo il solo illuminatore anulare montato sull'obiettivo, o, in combinazione, l'illuminatore a led in dotazione al microscopio. Per la ripresa, utilizzo la stessa tecnica dello stacking con CombineZM, facendo scatti successivi abbassando la testata con la vite micrometrica di messa a fuoco. 
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 24/06/2010, 0:29 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino ha scritto: Questa, invece, è l'attrezzatura con cui faccio le foto dei genitali o dei particolari degli esemplari. Uso una vecchia Nikon Coolpix 995 da 3,3 Megapixel montata sul terzo oculare di un Nikon SMZ 745T. Come fonte di illuminazione, utilizzo il solo illuminatore anulare montato sull'obiettivo, o, in combinazione, l'illuminatore a led in dotazione al microscopio. Per la ripresa, utilizzo la stessa tecnica dello stacking con CombineZM, facendo scatti successivi abbassando la testata con la vite micrometrica di messa a fuoco.  Perchè quando io uso allo stesso modo la Coopix 4500 sul Leica MZ6 mi viene una aberrazione cromatica mostruosa che rende praticamente inutilizzabili le foto?  Per caso il tuo microscopio ha un obiettivo apocromatico o planapocromatico?
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/06/2010, 7:21 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Julodis ha scritto: Perchè quando io uso allo stesso modo la Coopix 4500 sul Leica MZ6 mi viene una aberrazione cromatica mostruosa che rende praticamente inutilizzabili le foto?  Per caso il tuo microscopio ha un obiettivo apocromatico o planapocromatico? Che io sappia, ha un obiettivo standard.
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 24/06/2010, 15:27 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Allora resta un mistero perchè il tuo non soffra dell'aberrazione cromatica ed il mio si (come del resto quello di Daniele Baiocchi, che è un Leica M5 senza zoom, quindi con ottica potenzialmente migliore del mio). Giusto un altro dubbio. Io monto la fotocamera al posto di uno dei due oculari (non ho la testa trioculare). Sai se la tua uscita per la fotocamera riceve l'immagine da entrambe le vie ottiche o solo da una? Se si sommassero entrambe le immagini potrebbe sparire l'aberrazione, che è opposta nelle due vie ottiche.
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/06/2010, 19:12 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Nel mio la fotocamera riceve l'immagine solo dall'oculare destro. Infatti, per usarla, devo spostare con una leva lo specchio e vedo l'oggetto solo attraverso l'oculare sinistro.
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 25/06/2010, 21:52 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Allora il mistero resta irrisolto: perchè i Nikon non danno l'aberrazione cromatica e i Leica si?
Fai un'altra semplice prova, per favore: prova a mettere un insetto al microscopio e guardare al massimo ingrandimento una zampa o un'antenna, su fondo bianco, ma non con entrambi gli occhi, bensì con uno solo (magari prima uno poi l'altro) e dimmi se vedi come con i due occhi contemporaneamente o noti qualche differenza.
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Maurizio Bollino
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Inviato: 29/06/2010, 14:40 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Julodis ha scritto: Allora il mistero resta irrisolto: perchè i Nikon non danno l'aberrazione cromatica e i Leica si?
Fai un'altra semplice prova, per favore: prova a mettere un insetto al microscopio e guardare al massimo ingrandimento una zampa o un'antenna, su fondo bianco, ma non con entrambi gli occhi, bensì con uno solo (magari prima uno poi l'altro) e dimmi se vedi come con i due occhi contemporaneamente o noti qualche differenza. Fatta la prova, vedo l'oggetto esattamente uguale nei due oculari, in termini di cromatismo e luminosità, anche se, ovviamente, lievemente disassato.
_________________ Maurizio Bollino
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Maurizio Bollino
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Inviato: 20/08/2010, 10:00 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Riprendo questo argomento perchè mi farebbe piacere conoscere il vostro parere su questa soluzione, che, apparentemente, è economica ed efficace.
_________________ Maurizio Bollino
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Enoplium
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Inviato: 20/08/2010, 13:10 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Maurizio Bollino ha scritto: Riprendo questo argomento perchè mi farebbe piacere conoscere il vostro parere su questa soluzione, che, apparentemente, è economica ed efficace. Ne ho sentito parlare molto bene. Tieni conto che il Sig. Alessandrini, che vende microscopi di diverse marche ed è spesso presente a EntoModena, da questa primavera ha cominciato a lavorare a qualcosina del genere. A marzo era tutto ancora in fase di progetto. Non so se riuscirà a mettere sul mercato l'apparecchio già da settembre. Se vuoi possiamo farci una chiaccherata insieme. Anch'io sono interessato. Ciao Iuri P.S. So che qualcuno ha costruito da solo un dispositivo molto simile, spendendo pochissimo. Magari, se si mettesse a farne un po' anche per gli amici..... 
Ultima modifica di Enoplium il 20/08/2010, 13:14, modificato 1 volta in totale.
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