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Pactolinus
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Inviato: 17/03/2011, 20:39 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Scusate ma la soluzione mi pare più semplice... La vite può agire tranquillamente solo su di un "lato" del pantografo (quello dalla parte della manopola). Invece, dove indicato dalla freccia, l'asta filettata dovrà semplicemente essere bloccata (con una boccola o un cuscinetto) potendo così solo ruotare ma non avanzare o arretrare. Del resto, guardando la base del pianetto, si nota una analoga situazione: infatti i terminali di destra del pantografo sono fissati alla base, mentre quelli di sinistra hanno la possibilità di scorrere in quelle lunghe feritoie. Il risultato sarà quindi identico a quello ottenuto con la doppia barra filettata (destrorsa/sinistrorsa) visibile nella foto. 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Julodis
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Inviato: 17/03/2011, 20:49 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Concordo con Pactolinus. Il suo sistema è molto più semplice, ma resta un problema di fondo. La costruzione di un simile aggeggio, che deve essere realizzato con estrema precisione, in quanto anche il minimo gioco lo renderebbe praticamente inutilizzabile per lo stacking, non è un lavoro da poco, sia come abilità necessaria, sia come costo, se si intende farselo fare, per cui converrebbe a quel punto comprarne uno già fatto (a condizione di trovarlo).
Insisto col dire che conviene, a questo punto, lavorare spostando la fotocamera grazie alle regolazioni dello stativo e/o del soffietto, eventualmente integrandolo con una slitta tipo quella che ho indicato prima.
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Maw89
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Inviato: 17/03/2011, 21:17 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Si dovrebbero trovare facilmente tra gli articoli per laboratorio. Noi li utilizziamo spesso per varie applicazioni. Lunedi sono a laboratorio, se mi ricordo guardo la marca  Nicola
_________________ Nicola Dal Zotto
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Pactolinus
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Inviato: 17/03/2011, 21:41 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Julodis ha scritto: Concordo con Pactolinus. Il suo sistema è molto più semplice, ma resta un problema di fondo. La costruzione di un simile aggeggio, che deve essere realizzato con estrema precisione, in quanto anche il minimo gioco lo renderebbe praticamente inutilizzabile per lo stacking..... Concordo pienamente, la mia soluzione era un'alternativa ma resta ben inteso che la presenza di giochi, anche minimi, comprometterebbero irrimediabilmente l'efficacia dello strumento! 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Carlo Monari
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Inviato: 17/03/2011, 21:52 |
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Iscritto il: 10/08/2010, 14:39 Messaggi: 3199 Località: Milano
Nome: Carlo Monari
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aug ha scritto: Cita: Prendi una vite senza fine, la tagli a metà, capovolgi uno dei due capi e te la fai risaldare in questo modo: avrai una vite senza fine a doppio passo.
TEMO PROPRIO DI NO Io di insetti ne capisco poco, ma di meccanica...ne risulta, incredibilmente e frustrantemente una vite unica! Provare per credere, affacciando di punta due bulloncini uguali. Se può consolare, poche settimane fa un disegnatore meccanico del mio gruppo, con vent'anni di esperienza, ha fatto proprio quella considerazione ed ha disegnato un paradosso meccanico. I tornitori hanno riso. Lì ci vuole proprio una vite con filetto sinistrorso ed una con filetto destrorso, come quei tornichetti con due occhielli a vite che si usano per tirare i cavi in acciaio. Quella vite doppia, infatti, girando in unica direzione, promuove un moto rettilineo di direzione opposta sulle due madreviti (che ovviamente devono anche loro essere con senso di filettatura opposto). Sembra difficile, ma lo è  Tutto vero. In realtà non c'è bisogno di due filetti con direzione di avvitamento opposte; ne basta uno da una parte e un supporto a cuscinetto dall'altra che consenta la rotazione ma non lo scorrimento lungo l'asse. Dal mio punto di vista il problema più difficile da risolvere rimane quello dell'eliminazione dei giochi. Ops... non so perchè ma mi ero perso l'intervento di Pactolinus, che rende il mio perfettamente inutile.
_________________ Ciao
Carlo
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gcp
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Inviato: 17/03/2011, 23:03 |
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Iscritto il: 25/12/2010, 11:19 Messaggi: 177
Nome: Gian Carlo Patarino
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No,bella gente, non mi sono spiegato. A parte il fatto che nel frattempo mi sono costruito in due ore il pianetto,non come la foto di Velvet Ant,ma funge altrettanto bene.Lo spostamento del pianetto non mi serve per scattare foto micrometricamente per lo stacking.Mi serve per spostare il soggetto e trovare la giusta inquadratura, anche di qualche cm.Poi faccio lo stacking con la slitta a cremagliera. Per fare un pianetto micrometricamente preciso ci vuole un buon meccanico con una certa pratica in lavori di precisione. Saluti, gcp
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Julodis
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Inviato: 18/03/2011, 19:12 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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gcp ha scritto: No,bella gente, non mi sono spiegato. A parte il fatto che nel frattempo mi sono costruito in due ore il pianetto,non come la foto di Velvet Ant,ma funge altrettanto bene.Lo spostamento del pianetto non mi serve per scattare foto micrometricamente per lo stacking.Mi serve per spostare il soggetto e trovare la giusta inquadratura, anche di qualche cm.Poi faccio lo stacking con la slitta a cremagliera. Per fare un pianetto micrometricamente preciso ci vuole un buon meccanico con una certa pratica in lavori di precisione. Saluti, gcp Scusa, ma allora non ne vedo la necessità. Se è per una regolazione "grossolana" della distanza oggetto - obiettivo, non basta usare la cremagliera dello stativo? Perchè immagino che tu usi uno stativo per reggere la fotocamera. Il mio è uno dei più semplici ed economici sul mercato, ma mi permette comunque una escursione di circa 70 cm, solo agendo sulla sua cremagliera. Poi ho 21 cm di escursione della slitta in blocco con il soffietto (un vecchio Practica), con movimento molto più preciso, e se serve uso l'obiettivo fissato sul piano dello stativo per la regolazione più fine (dell'ordine di centesimi di millimetro), con una ulteriore escursione di circa 1 cm. Per la regolazionee laterale, ho semplicemente fissato l'obiettivo che uso come base regolabile su un secondo piano in legno, poggiato sul ripiano dello stativo, e per ampi spostamenti muovo tutto il piano di legno (è abbastanza pesante da non subire spostamenti involontari o vibrazioni). per spostamenti minori, non c'è problema, perchè l'insetto non lo fisso direttamente sull'obiettivo rivoltato, ma su questo ho montato un disco in plastica fissato su un anello adattatore da 72 mm, a sua volta fissato alla filettatura portafiltri dell'obiettivo (da 52 mm). Sotto il disco in plastica ho incollato un piccolo magnete. Sul disco poggio un coperchio di un barattolo di conserva in metallo, in cui ho messo uno strato di 1 cm di plastozote su cui posso fissare lo spillo con l'insetto. Se serve, non faccio altro che spostare o ruotare un po' il coperchio metallico con l'insetto montato, finchè non raggiungo la posizione desiderata, e poi il magnete lo mantiene fisso in quella posizione. Comunque, se vuoi una regolazione precisa, puoi sempre usare un piano da microscopio da laboratorio, con regolazione micrometrica su due direzioni ortogonali. Si trovano facilmente anche usati
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abraxas
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Inviato: 18/03/2011, 21:13 |
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Iscritto il: 20/09/2009, 18:48 Messaggi: 200
Nome: Carlo Morelli
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se può interessare ho trovato questo sito che li ha in catalogo
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Julodis
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Inviato: 18/03/2011, 21:32 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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abraxas ha scritto: se può interessare ho trovato questo sito che li ha in catalogo Molto interessante, e alcuni costano pure poco! C'è pure un articolo che a Loris Colacurcio farebbe sicuramente piacere avere. Peccato sia "un po' caro"!
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abraxas
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Inviato: 18/03/2011, 21:47 |
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Iscritto il: 20/09/2009, 18:48 Messaggi: 200
Nome: Carlo Morelli
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Il setacciatore automatico è un bel giocattolino, ma vuoi mettere l'emozione di setacciare a mano 
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gcp
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Inviato: 20/03/2011, 11:02 |
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Iscritto il: 25/12/2010, 11:19 Messaggi: 177
Nome: Gian Carlo Patarino
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abraxas ha scritto: se può interessare ho trovato questo sito che li ha in catalogo Grazie abrax, era quello che andavo cercando ma oramai me lo sono fatto e sono a posto.Ancora grazie:terrò il link per altre necessità gcp
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Pippistrello
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Inviato: 16/05/2011, 15:09 |
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03 Messaggi: 1214 Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
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Maurizio Bollino ha scritto: gcp ha scritto: Certo, Maurizio, si può.Tieni però conto che la vite che comanda l'alzata del pianetto deve essere metà destrorsa e metà sinistrorsa.
Prendi una vite senza fine, la tagli a metà, capovolgi uno dei due capi e te la fai risaldare in questo modo: avrai una vite senza fine a doppio passo. Abbiamo visto che questa non è la soluzione giusta, tuttavia ce, senza dover ricorrere a una vite difficilmente reperibile. Tanto tempo fa avevo fatto un supporto identico ma, appunto senza questa vite a filetto contrapposto. Ho fatto una ricerca tra i miei disegni tecnici e l'ho trovato e ristampato in pdf. Se dovesse ancora interessare, eccolo.
Tavolino mobile.pdf [22.85 KiB]
Scaricato 69 volte
La soluzione è alquanto semplice, da una parte la barra filettata deve scorrere liberamente e si blocca con dado e controdato, mentre dall'altro estremo la barra filettata (vite) passa in una base filettata. Per assurdo, la regolazione è più fine perchè ad ogni giro della vite il tavolino si alza o abbassa della metà, rispetto ad una vite a filetto contrapposto. Buon lavoro.
_________________ Claudio Deiaco _____________________________________
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Pippistrello
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Inviato: 16/05/2011, 15:14 |
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03 Messaggi: 1214 Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
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Pippistrello ha scritto: Abbiamo visto che questa non è la soluzione giusta, tuttavia ce, senza dover ricorrere a una vite difficilmente reperibile.
 Santo cielo mi sono perso una pagina di risposte ampiamente risolutive..... Scusate 
_________________ Claudio Deiaco _____________________________________
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