Pactolinus ha scritto:
Cari amici, per quanto riguarda l'illuminazione ci sarebbe un sistema
oserei dire "definitivo" per ottenere il miglior risultato.
Premetto che non è farina del mio sacco: questo tanto ingegnoso
quanto semplice sistema mi è stato mostrato da Fabio Penati.
Ho visto che più o meno tutti utilizzate delle "camere di illuminazione"
di forma cilindrica. questo però non permette di avvolgere il soggetto
con una luce omogenea in qualunque punto, cosa che invece si ottiene
con una SEMISFERA.
Una calotta verniciata internamente con bianco opaco; lungo il perimetro
"equatoriqale" interno una cintura di led e sulla sommità un foro sufficiente
a far passare l'ottica che stiamo usando.
Il soggetto da riprendere si troverà all'interno di questa cupola completamente
ed omogeneamente avvolto dalla luce.
La cintura di led può anche essere sostituita da un classico anello a led ma in
questo caso la cupola risulterebbe un po' piccola.
Io ho gettato il sasso nello stagno...

: per tutti i dettagli (dove acquistare
i led in striscia, particolari vari e un sito con foto strepitose chiedete a Fabio!
Un caro saluto a tutti!

Sistema già provato, con calotte di varie dimensioni. Funzionava bene con la Coolpix 4500, che ha un obiettivo molto piccolo e si può fotografare attraverso un foro della calotta veramente esiguo, ma usando la reflex bisogna fare un foro più grande (a meno di usare un obiettivo da microscopio a luce trasmessa, che però per la sua stessa struttura, con la lente frontale molto esposta, subisce l'ingresso di luci parassite provenienti dalla calotta col risultato di un'immagine sbiadita e poco definita) e si ripresenta il solito problema del dorso più scuro.
Ho fatto le prove con calotte di varie dimensioni (di solito riciclo i contenitori ovali semiopachi in due pezzi delle sorprese delle uova di Pasqua. Con ogni contenitore si fanno due schermi, uno più alto e uno più basso). Si ottengono risultati decenti facendo un foro di un paio di cm e fotografando insetti di 1 cm o meno. Per insetti più grandi preferisco l'illuminatore anulare schermato e posto sull'obiettivo, e un grosso bicchiere bianco da yogourt col fondo tagliato e messo dritto intorno all'insetto. L'illuminazione è buona, nè troppo contrastata nè troppo diffusa (se esageriamo con la luce diffusa, non abbiamo più ombre e spariscono alcuni particolari della scultura delle elitre e del protorace) e il fondo è ben illuminato, tanto da non richiedere di scontornare l'immagine o schiarire lo sfondo in seguito. In alternativa, bicchierino di plastica o cupoletta della sorpresa pasquale, con illuminazione fluorescente sui quattro lati.
Il risultato migliore si ottiene con un sistema o con l'altro a seconda del tipo di insetto (forma e lucidità dei tegumenti).