Era un po' che volevo aprire questa discussione, ma poi non ne ho avuto il tempo. Volevo condividere con voi queste riflessioni perchè sul forum si è parlato molto di tecniche di illuminazione e vari metodi per ottenerli, ma forse in maniera sparsa, e non "sistematicamente". Comunque ecco qua: è un po' di tempo che penso a come debba essere l'illuminazione "corretta" quando fotografiamo i nostri insetti da determinare o da inserire in qualche articolo. Ovviamente ho fatto molte prove.
Prima di partire a fare le foto, ho considerato due fattori principali:
1) L'illuminazione che diamo ai nostri soggetti deve essere il più possibile efficace per far risaltare i particolari degli insetti e per renderne le proporzioni e i colori in maniera fedele. Di conseguenza non deve essere cruda, ma non deve essere troppo riflessa e diffusa, pena una foto piatta e poco realistica.
2) Non deve produrre un effetto troppo diverso da quello che si potrebbe avere guardando l'insetti in luce ambiente, altrimenti una bestia fotografata e una bestia guardata sotto la lente sembrerebbero quasi due cose diverse!
Ma partiamo con qualche prova. il soggetto l'ho scelto nè metallico nè eccessivamente opaco per rientrare in caratteristiche "medie". Gli stacking sono di poche foto, ed è probabile che ci sia qualche banda di de-focus, ma ciò su cui dobbiamo concentrarci è l'illuminazione.
Sono partito da un'illuminazione semplicissima: flash anulare montato sull'obiettivo e foto fatta "brutalmente" senza interporre nessun diffusore nè superificie riflettente. A mio avviso il risultato che se ne ha non è da buttar via, tuttavia ci sono un po' troppi riflessi sul dorso dell'animale, che parzialmente vengono tolti dalla base bianca su cui è lo spillo.
Il passo successivo è stato mettere un semplicissimo cilindro di cartoncino attorno al flash, per diffondere la luce, ma ho lasciato il flash anulare sull'obiettivo per consentire a un po' di luce di raggiungere direttamente il soggetto senza diffusione e quindi di creare un po' di ombre e riflessi, che danno profondità. Il risultato è buono, ma forse la luce è troppo diffusa, e per ovviare a questo si può semplicemente praticare un piccolo foro su entrambi i lati del diffusore.
Passo successivo: per provare a schermare la luce ancora di più, ho messo il flash anulare sul fondo di plastozote, rivolto verso l'altro, l'ho circondato con il diffusore di prima, e poi sopra ho inserito una "ciambella" di cartoncino bianco schermata con plastica nera dalla parte del fotografo. In questo modo la luce proviene dal basso, viene riflessa dal diffusore e dalla ciambella e nuovamente dal diffusore. Il rosultato come vedete è estremamente piatto e privo di profondità, oltre ad avere uno sfondo rosino che fa veramente pietà
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Altre prove di questo metodo evidenziano gli stessi problemi.
Poi ho lasciato il flash anulare per usare il lampeggiatore elettronico, come è chiamato tradizionalmente, ovvero il flash esterno. Prima l'ho usato da solo di fianco al soggetto, e chiaramente i risultati...
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Ultimo passo: al flash ho montato un diffusore portatile di 20x15cm circa, messo il flash in alto a 45 gradi dal terreno e 45 gradi dall'asse del cavalletto e un foglio di cartoncino leggermente sagomato dalla parte opposta rispetto al flash per filettere la luce che viene dal flash. Poi ho posizionato un foglio di cartoncino per metà in piano e per metà formante una curva dolce fino ad arrivare perpendicolare alla base d'appoggio con il pezzo di plastozote con l'insetto sulla parte piana, in modo da simulare un set da still life. Attorno all'insetto un bicchierino di plastica con due fori ai lati. Ecco il risultato, a mio parere molto soddisfacente. Più tardi metterò anche la variante in cui la luce flash arriva non di lato al soggetto ma di fronte, un po' meglio perchè non c'è il riflesso asimmetrico sull'elitra.