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Daniele Sechi
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Inviato: 17/04/2011, 17:56 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5475 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Questi giorni ho voluto fare delle prove facendomi prestare la reflex da mio padre, una Canon EOS 550D con il suo obiettivo un 18-135. Non essendo un obiettivo macro ho comprato su ebay un set di 4 lenti close up +1, +2, +4 e +10. Questo è il risultato di uno stacking di 3 scatti (non avendo un treppiedi adatto né una slitta micrometrica ho dovuto usare il fuoco manuale per avere diversi livelli di fuoco). Ecco il risultato Ho perso molta definizione perché è un crop un po' spinto, ecco uno degli scatti originali Il risultato non mi dispiace, ma volevo chiedere eventuali consigli per migliorare 
_________________  Daniele
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Maurizio Bollino
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Inviato: 17/04/2011, 18:04 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Daniele, qualche consiglio. 1) meglio sovraesporre che sottoesporre 2) diaframmi il più aperti possibile (direi 8 dovrebbe andare bene) 3) luci più vicine, in modo che l'esemplare sia molto illuminato 4) diffusore per ammorbidire le ombre e i riflessi 5) per una bestiolina come questa, servono almeno 25 scatti in sequenza.
_________________ Maurizio Bollino
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Daniele Sechi
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Inviato: 17/04/2011, 18:26 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5475 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Grazie Maurizio, contavo su un tuo consiglio... ecco i dati della foto: tempi 1/50 diaframma 18 esposizione +2/3 ISO 100. E questa è la distanza dei faretti Forse posso avvicinare un po' di più i faretti, ma 25 scatti col fuoco manuale non riesco certo a farli 
_________________  Daniele
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Maurizio Bollino
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Inviato: 17/04/2011, 19:38 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Daniele Sechi ha scritto: Grazie Maurizio, contavo su un tuo consiglio... ecco i dati della foto: tempi 1/50 diaframma 18 esposizione +2/3 ISO 100. E questa è la distanza dei faretti IMG_2497.jpg Forse posso avvicinare un po' di più i faretti, ma 25 scatti col fuoco manuale non riesco certo a farli  Dunque, avvicina i faretti il più possibile, con l'asse dei fasci luminosi il più parallelo possibile al piano dell'insetto, apri i diaframmi (allungando i tempi, e quindi riducendo il micro-mosso) e scaricati Helicon Remote che funziona benissimo con Canon (molto meno bene con Nikon  ). Dopo aver studiato un pò il software, vedrai che riesci, sfruttando il motore dell'autofocus, a fare anche 100 scatti in sequenza su un Cryptocephalus (fidati, l'ho fatto io!!), quindi 25 scatti saranno una bazzecola.
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 17/04/2011, 22:06 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Giusto per non spaventare Daniele, una bestia come quella, a fotogramma pieno, quindi con ingrandimento molto superiore, si può fotografare a diaframma 8 con 6-7 scatti senza problema. Qualche scatto in più non fa male, ma nella maggior parte dei casi 12-15 scatti sono più che sufficienti anche per i soggetti più spessi, di più per specie con corni o antenne molto più in alto del corpo. Solo aprendo ulteriormente il diaframma ne servono di più. Ad esempio, gli Hydroporus di 3-4 mm che ho inviato alcuni giorni fa, fotografati con obiettivo Pentax Cosmicar 50/1.4 tolto a una telecamera da videosorveglianza (quindi certo non un obiettivo nato per la macro), con diaframma 4, hanno necessitato da 12 a 16 scatti, ma poteva bastarne anche qualcuno in meno.
Comunque, devi assolutamente metterci uno schermo diffusore, che sia il solito bicchierino di plastica, un cilindretto di carta o altro (tenete da parte le basi delle uova di Pasqua, di solito in plastica semitrasparente a forma di tronco di cono, che tolto il fondo e rivoltate sono comodissime come diffusori!)
Altro problema: le lenti close-up. Penso di aver capito quali hai preso. Quelle non vanno molto bene, perchè le lenti non sono ben trattate e soffrono di diffusione e aberrazione cromatica (specie la prima), che riducono di molto la qualità delle foto. Le uniche lenti close up veramente valide che io conosca sono prodotte da Nikon e Canon (Nikon 3T e 5T = +1,5, Nikon 4T e 6T = +2,9 - Canon 500D = +2, Canon 250D = +4), hanno un buon trattamento delle lenti e alterano poco o niente la qualità delle lenti dell'obiettivo. Ovviamente, costano più delle altre. Io ho la Canon 500D montata sull'economico Zuiko Digital ED 40-150 mm 1:4.0-5.6 e mi ci trovo piuttosto bene (la uso per le macro in natura).
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clido
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Inviato: 18/04/2011, 11:31 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:16 Messaggi: 6875 Località: Portici (Napoli)
Nome: Claudio Labriola
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Ciao a tutti, volevo aggiungere, come idea per i diffusori, i bicchierini dello yogurt io in genere per attenuare meglio la luce uso un cilindretto di carta lucida (per disegno tecnico) intorno al soggetto e sopra a questo il bicchierino dello yogurt che è un po' più spesso dei bicchierini di plastica.
Per quanto riguarda le lenti addizionali, come giustamente ha detto Maurizio Gigli devono essere di ottima qualità per evitare problemi di aberrazioni con conseguente perdita di qualità. Io preferisco usare i tubi di prolunga che inseriti tra l'obiettivo ed il corpo macchina riducono la distanza di messa a fuoco del soggetto avendo come conseguenza l'ingrandimento di quest'ultimo mantenedo la qualità dell'obiettivo dato che non viene interposta nessuna lente addizionali. Si perde un po' di luminosità ma si può compensare aprendo un po' più il diaframma oppure diminuendo i tempi di scatto. Io posseggo il set della kenko composto da tre tubi da 12mm, 20mm e 36mm che possono essere usati singolarmente, abinati a due a due oppure addirittura tutti e tre, più tubi si usano più aumenta l'ingrandimento.
_________________ Claudio LabriolaBuona Vita!!!!
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