Aggiungo qualche altra osservazione o precisazione.
Enotria ha scritto:
Il discorso acquisto obiettivo macro è totalmente separato dalla fotografia allo stereo, non c'entra nulla, uno ha la sua funzione e l'altro una totalmente diversa. Quindi prendi l'obiettivo macro che ti va meglio per le foto fino ad 1:1 ed al resto ci pensa lo stereo.
Per essere ancora più chiari, quel che intendeva Andrea è che sul trinoculare (o binoculare, ma lo stesso vale per un microscopio biologico) la reflex si monta senza obiettivo, innestandola direttamente (con un raccordo apposito) sul terzo tubo o su uno dei due portaoculari. In genere sfrutta uno degli oculari del microscopio stesso, od un sistema di lenti analogo, che può essere incorporato nel raccordo.
Per cui, come ha scritto Andrea, prendi il macro che preferisci per l'uso sul campo, senza preoccuparti d'altro.
alex75 ha scritto:
In secondo luogo, devo capire quale marca e modello di stereoscopio trinuculare devo acquistare che possa essere compatibile con il mio sistema Canon
Con il giusto raccodo, un po' tutti.
alex75 ha scritto:
Circa le caratteristiche dell'oculare ho capito che ci si posiziona sui 10x, un po comune a tutti gli stereomicroscopi, mentre gli obiettivi vanno da 10x a 90x con una estremizzazione in alcuni casi di 180x
L'oculare 10x è quello standard per gran parte dei binoculari in commercio, mentre gli obiettivi, se parliamo di steremicroscopi, e non di microscopi biologici con testa binoculare, che servono per ingrandimenti compresi in genere tra 40x e 1000x, hanno fattori di ingrandimento molto più bassi. Tipicamente, l'obiettivo di uno stereo è da 1x (sostituibile con obiettivi da 0,5x, 2x ed altri valori vicini). Gli ingrandimenti da 10x a 90x che hai citato fanno probabilmente riferimento al valore di ingrandimento totale del microscopio, che è normalmente dato, in uno stereomicroscopio bi o trinoculare, dall'ingrandimento dell'oculare (di solito, 10x) x ingrandimento dato dalle lenti del corpo del microscopio (con zoom o gruppi di lenti ruotabili a revolver, variabili, ad esempio, tra 0,6x e 7x) x ingrandimento dell'obiettivo (standard 1x). Pochi stereo sono privi di lenti nel corpo ed hanno solo le lenti degli oculari e degli obiettivi intercambiabili da 1x, 2x, 4x, ecc., ma sono quasi tutti fuori produzione.
PS - Non ti fidare di valori di ingrandimento da 180x o simili. Si tratta in genere di binoculari che arrivano a 45x, che vengono portati fino a 180x montando oculari da 20x e una lente aggiuntiva 2x che si innesta sotto l'obiettivo.
alex75 ha scritto:
Circa l'illuminazione ,meglio sarebbe un trinoculare con illuminatore aggiuntivo con 2 uscite a fibra ottica
preferirei come stereomicroscopio uno con una base che si illumina cosi da avere illuminazione sia dal basso che dai laterali con le fibre ottiche
Per il tuo uso certamente è meglio uno strumento che possa funzionare anche in luce trasmessa, ovvero con illuminazione da sotto. Molti ce l'hanno, standard o come opzione, ma è comunque facile aggiungerla usando i led, adesso (un sistema l'ha illustrato bene Andrea proprio oggi).
Le fibre ottiche sono ormai superflue. I led costano molto meno e fanno un effetto simile.
alex75 ha scritto:
Leggevo che esiste anche come alternativa il "Macroscopio monocanale", che per me è un grande dubbio in quanto non ci ho mai avuto a che fare e mi manca proprio la percezione di quanto possa essere meglio di uno stereomicroscopio
quindi resta per me una grande incognita ad oggi
Enotria ha scritto:
I microscopi mono canale sono strumenti molto costosi e specializzati per la fotografia a livello professionale. Sono costruiti oggi da Nikon e Leica, ieri il massimo era il Tessovar della Zeiss, ricercatissimo ancora oggi.
Qui parliamo di strumenti fuori portata per i comuni mortali, e non solo per i prezzi esorbitanti, ma anche per gli ingombri, poco adatti ad uno strumento da posizionare magari sulla scrivania.
Comunque, con pochi soldi, una base solida, un soffietto robusto (anche un vecchio modello con attacco a vite), qualche anello adattatore e degli obiettivi (anche obiettivi da ingranditore e da microscopio biologico da poche decine di euro) si ottengono risultati non molto diversi, e comunque molto superiori a quelli che si hanno montando la reflex su uno stereoscopio.
alex75 ha scritto:
Se potete indicarmi una soluzione al problema delle aberrazioni cromatiche (problemi che leggevo nel forum), contestualizzato al mio sistema Canon, sentivo parlare di lenti "acromatiche" e "apocromatiche"
Tutti gli stereoscopi ne soffrono, a causa del passaggio della luce in un unico obiettivo. Si risolve solo con un obiettivo apocromatico, che in genere costa molto più degli altri, se esiste per quel modello di microscopio. Le cose vanno meglio con gli stereoscopi che hanno due obiettivi convergenti, ma normalmente sono modelli di fascia bassa o fuori produzione (che però si possono trovare usati a buon prezzo). Il tipo di reflex usato non incide sul problema. Se invece ti riferisci all'aberrazione cromatica usando la refex col suo obiettivo, si verifica quando ingrandiamo oltre un certo livello, sia coi teleobiettivi che con i macro. Il fenomeno si riduce molto con gli obiettivi apocromatici, non con quelli acromatici, che correggono solo alcune lunghezze d'onda della luce (tutti gli obiettivi fotografici attuali sono almeno acromatici, anche se non c'è scritto).