Forum Entomologi Italiani

Una foto di una femmina di Orussus abietinus, il più diffuso e il più spettacolare degli Orussidi della fauna italiana (le femmine sono lunghe un paio di cm). Di solito gli orussidi si incontrano raramente, ma sabato scorso questa specie brulicava su alcuni faggi morti (ma ancora in piedi) al limite del bosco. Soprattutto i maschi erano abbondanti e percorrevano freneticamente i tronchi in cerca delle femmine. Non so nulla di preciso sulla biologia di questa specie, ma immagino che come altre della famiglia (gli orussidi sono gli unici imenotteri sinfiti parassitoidi) si sviluppi a spese di insetti xilofagi.
Sugli stessi tronchi ho preso anche esemplari di Orussus moroi Guiglia, molto più raro ma anche molto meno "bello" dell'abietinus (e anche troppo piccolo per essere fotografabile con le mie rudimentali tecniche...!).
Ciao!
Maurizio

SEMPLICEMENTE SPLENDIDA!!!!!

_________________
"Stay hungry, stay foolish".
Steve Jobs, 2005
___________________
jjuniper8(at)gmail.com
Twitter: @weevil_forbix
cell. 339/5275910
___________________

Veramente una magnifica specie
Mi piacerebbe sapere se esiste dimorfismo fra i sessi, anche se immagino che il maschio possa essere meno appariscente.

_________________
Marcello Romano

Per rispondere a Marcello, ecco una foto di una femmina (la stessa di prima) e di un maschio (a destra). Il dimorfismo in questa specie almeno non è molto grande, qualche dettaglio nella colorazione e, soprattutto, la diversa forma delle antenne...
Ciao!
maurizio

ciao maurizio

splendido , a quanto ne so in italia è alquanto raro; in grecia non è così, in montagna dove ci sono alberi morti in piedi, bucherellati e senza più corteccia (quelli che io vado a cercare per i crisidi), di solito pochi o tanti se ne vedono


davvero ???

_________________
*****************
maurizio

Bellissimo Maurizio!!!
...e tu fotografalo lo stesso e faccelo vedere!!! Te lo dice uno che se ne intende di Macrosfotografie

_________________
O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani
(InfeRRno - canto IX - vv. 61-63)