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Apoderus
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Inviato: 15/04/2010, 19:45 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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E oggi, sempre dintorni del Lago di Fimon, i primi sigari della stagione Da notare che si trovavano lungo un sentiero, sotto una volta di carpini. La situazione mi ricorda un po' quella caratteristica della foresta pluviale tropicale, quando si ha l'impressione che ci siano innumerevoli insetti, ma tutti sulle chiome degli alberi, a decine di metri di altezza. Anche qui, non ho trovato traccia di sigari sui rami bassi dei carpini, ma la presenza a terra testimonia l'attività in corso più in alto. 
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Silvano
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Hemerobius
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Inviato: 15/04/2010, 19:58 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Abbi pazienza con me Silvano. Sicuro fossero carpini? Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Apoderus
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Inviato: 15/04/2010, 20:02 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Oddio  , direi proprio di sì. Perchè?
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Silvano
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Hemerobius
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Inviato: 15/04/2010, 20:04 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Per le samare, i semi di olmo. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Apoderus
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Inviato: 15/04/2010, 20:09 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Ho capito. Nella foto c'è anche una foglia di quercia, ed essendo un bosco misto di latifoglie non è strano. Non ho mai visto un sigaro di Deporaus betulae su foglie di olmo, ma non si sa mai 
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Silvano
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Hemerobius
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Inviato: 15/04/2010, 20:19 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Guardando bene, effettivamente, le foglie sembrano (sono) di carpino. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Apoderus
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Inviato: 15/04/2010, 20:23 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Apoderus
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Inviato: 19/04/2010, 22:15 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Sabato scorso, 17 aprile, ero ancora in giro per i Berici, ad osservare l'attività di Deporaus. Qua e là esemplari intenti a nutrirsi e a costruire sigari. Ad un certo punto arrivo davanti ad un carpino letteralmente gremito di insetti, ogni foglia, o quasi, con uno o due individui. Dopo aver fatto un po' di foto, faccio qualche passo indietro ed osservo l'albero in questione: L'albero è spezzato ad una certa altezza e probabilmente destinato a non sopravvivere a lungo. Questo fatto mi induce ad una considerazione che, sebbene certamente non originale, mi sembra di qualche interesse. Perchè questi coleotteri tra tante piante presenti scelgono di utilizzare proprio un albero morente?
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Silvano
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Apoderus
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Inviato: 19/04/2010, 22:32 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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La risposta che mi do fa riferimento alle operazioni che ho illustrato più sopra ed anche al comportamento di altre specie di questa famiglia: le femmine che costruiscono i sigari spesso si interrompono per mordere ripetutamente le nervature. Lo scopo è di indebolire la pianta e di attenuare il flusso di linfa che arriva alle foglie. In questo modo i tessuti sono meno turgidi e possono essere manipolati e utilizzati più facilmente. Quindi è chiaro che una pianta già indebolita o addirittura morente si presta di più agli scopi del sigaraio. E' forse possibile che, come avviene per gli scolitidi, la pianta malata risulti attrattiva per gli insetti ed, in qualche modo, li richiami. Per completare, un'osservazione che non so se e come collegare all'ipotesi precedente. I sigari degli individui sull'albero in questione risultavano numerosissimi, ma più piccoli e peggio confezionati rispetto al solito: Osservate che quello a sinistra nella foto è addirittura lasciato a metà, mentre quello in basso è molto "aperto" rispetto alla forma standard (che potete vedere negli interventi precedenti di questa discussione). Alle prossime osservazioni 
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Silvano
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Julodis
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Inviato: 20/04/2010, 7:33 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Apoderus ha scritto: .... Lo scopo è di indebolire la pianta e di attenuare il flusso di linfa che arriva alle foglie. In questo modo i tessuti sono meno turgidi e possono essere manipolati e utilizzati più facilmente. Quindi è chiaro che una pianta già indebolita o addirittura morente si presta di più agli scopi del sigaraio. E' forse possibile che, come avviene per gli scolitidi, la pianta malata risulti attrattiva per gli insetti ed, in qualche modo, li richiami. Quel che dici è sicuramente vero per gli xilofagi. Non solo piante malate o con traumi fisici (rami tagliati, parti di corteccia asportate, ecc.) ma anche quelle sofferenti per deficit idrico, sono quelle preferite da molti xilofagi, in particolare dai Buprestidi. Per i tuoi potrebbe anche esserci un altro motivo: una pianta in quelle condizioni concentra tutta la sua capacità di crescita nella parte di fusto sottostante la rottura e, mantenendo un apparato radicale a questo punto surdimensionato rispetto alla parte aerea, probabilmente ha una crescita delle foglie più rapida e forse anche anticipata, in ogni caso un po' diversa dal normale. Questo potrebbe attirare lì un maggior numero di individui, almeno in un certo momento della stagione. Mi è capitato di fare osservazioni analoghe sui rami di quercia (roverella) anellati ed uccisi dal Coraebus fasciatus. Ad inizio primavera sono spesso i primi a far spuntare le foglie, subito prima dell'anello, nella parte rimasta viva, e vi si concentrano i fitofagi. Lo stesso vale per i cedui di quercia e/o castagno. Nei tratti disboscati, i polloni che spuntano dai ceppi sono invasi da molti più fitofagi dei rami delle piante che non sono state tagliate. (Chrysomelidae, Curculionidae s. l., Agrilus, ecc.) Nel tuo caso forse c'è anche un'altra ragione, che emerge da quanto tu stesso hai osservato in precedenza: Apoderus ha scritto: La situazione mi ricorda un po' quella caratteristica della foresta pluviale tropicale, quando si ha l'impressione che ci siano innumerevoli insetti, ma tutti sulle chiome degli alberi, a decine di metri di altezza. Anche qui, non ho trovato traccia di sigari sui rami bassi dei carpini, ma la presenza a terra testimonia l'attività in corso più in alto. La rottura del tronco ha abbassato l'altezza della chioma di questa pianta, consentendoti di trovare ad altezza minore ciò che probabilmente negli altri alberi si verifica metri più in alto.
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Apoderus
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Inviato: 20/04/2010, 14:55 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Grazie per le stimolanti osservazioni 
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Silvano
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Apoderus
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Inviato: 11/05/2014, 9:35 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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