f.izzillo ha scritto:
Ha le zampe "da Aphanisticus" altri caratteri "da Trachys" e altri ancora diversi...
Premetto che secondo me i
Pachyschelus sono, per certi caratteri, più vicini agli Aphanisticini che ai
Trachys e generi vicini. Questo a dispetto della classificazione attuale, che vede i
Pachyschelus nella Tribù Tracheini, insieme appunto a
Trachys,
Habroloma,
Brachys, ecc., mentre gli Aphanisticini sono considerati una tribù separata, seppur prossima (Da considerare, comunque, che gli Aphanisticini sono prevalemtemente a distribuzione paleartica, orientale e africana). Potrebbe essere un caso di convergenza adattativa, oppure no. Non ne ho idea.
A sostegno del fatto che
Pachyschelus possa essere di origine Neotropicale, dopo lo smembramento del supercontinente Gondwana, c'è la ditribuzione degli altri generi componenti la tribù, tutti a distribuzione neotropicale, alcuni con qualche specie neartica, ad eccezione di
Habroloma e
Trachys, che invece vivono più o meno ovunque, eccetto nelle americhe!
Tribe TRACHEINI Gory & Laporte, 1839
(secondo Bellamy) - Subtribe Tracheina Gory &Laporte, 1839
-- Genus Habroloma C. G. Thomson, 1864 [283] PALEARTICO, ORIENTALE, AUSTRALIANO, AFRICANO
-- Genus Neotrachys Obenberger, 1923 [32] NEOTROPICALE
-- Genus Trachys Fabricius, 1801 [637] PALEARTICO, ORIENTALE, AUSTRALIANO, AFRICANO
- Subtribe Brachina Cobos, 1979
-- Genus Brachys Dejean, 1833 [140] NEOTROPICALE E NEARTICO
-- Genus Lius Deyrolle, 1864 [126] NEOTROPICALE
-- Genus Taphroceroides Hespenheide, 2008 [3] NEOTROPICALE
-- Genus Taphrocerus Solier, 1833 [174] NEOTROPICALE E NEARTICO
- Subtribe Leiopleurina Holynski, 1993
-- Genus Callimicra Deyrolle, 1864 [62] NEOTROPICALE
-- Genus Leiopleura Deyrolle, 1864 [151] NEOTROPICALE E NEARTICO
- Subtribe Pachyschelina Böving &Craighead, 1931
-- Genus Hylaeogena Obenberger, 1923 [97] NEOTROPICALE
-- Genus Pachyschelus Solier, 1833 [272] NEOTROPICALE, NEARTICO E ORIENTALE
Teniamo conto anche del fatto che tutta la sottofamiglia Agrilinae, comprendente, tra le varie tribù, anche questa, per quanto si sa è costituita da qualcosa come, ad occhio, 4000-5000 specie, con un gran numero di generi
(*), tutti, per quanto si sa, legati alle angiosperme, sia legnose che erbacee.
L'intero gruppo presenta dei caratteri che permettono di separarlo dagli altri Buprestidi, e per originare una tale varietà di generi e specie deve essere stato necessario un tempo notevole. Ed in questo tempo uno o più rami si sono adattati alla vita larvale all'interno di tessuti vegetali verdi, come fusti di piante erbacee o il parenchima fogliare. Se consideriamo che tutta l'evoluzione degli Agrilinae dovrebbe essersi verificata dopo l'affermazione delle angiosperme, la loro separazione dagli altri Buprestidae dovrebbe essere avvenuta, probabilmente, meno di 150 milioni di anni fa, ed in seguito la differenziazione che ha portato alla situazione attuale. Per cui, mi sembra probabile che i Tracheinae si siano evoluti intorno a 50-60 milioni di anni fa, forse più, in area gondwaniana in fase di frammentazione, restando poi separati in due gruppi principali, uno paleartico-africano-orientale, costituito attualmente da
Habroloma e
Trachys, ed uno neotropicale, con tutti gli altri generi, compreso
Pachyschelus. Poi i vari generi hanno espanso i relativi areali occupando, con un numero vario di specie, Nord America, Australia, ecc.
Del resto, bisogna considerare che qui non stiamo parlando di marsupiali, ma di insetti mediamente di dimensioni piccole o piccolissime, che hanno una certa facilità a diffondersi anche attraverso ampie distese di mare. Senza questa capacità non si spiegherebbe, ad esempio, il fatto che il genere
Agrilus sia onnipresente, perfino in sperdute isole dell'Oceano Pacifico che mai hanno avuto contatti con i continenti, mancando solo nei territori dell'estremo Nord e Sud, dove le condizioni climatiche sono per loro proibitive (o meglio, lo sono per le piante ospiti).
Daniele Maccapani ha scritto:
Mi verrebbe da fare un paragone proprio con la distribuzione dei marsupiali, quasi tutti in Oceania, ma qualcuno anche in Sud America (**), ma senza nessuno in Africa (dove si saranno estinti nel tempo per varie cause); hanno origine Gondwaniana e quindi molto antica, coerentemente col fatto di essere una linea ancestrale dei mammiferi.
La distribuzione dei Marsupiali trova la sua esatta controparte anche in alcuni gruppi di Buprestidi.
Nella sottofamiglia Buprestinae, secondo me una delle più antiche della famiglia, gli Epistomentini comprendono 4 generi australiani ed uno cileno, gli Stigmoderini, 6 generi australiani e 5 sudamericani, i Curini, 3 generi australiani e 4 sudamericani. In questo caso la spiegazione viene trovata in modo diverso da quella accertata per i Marsupiali, non in una estinzione delle specie africane ed indiane, ovvero degli altri frammenti gondwaniani, ma in una espansione di questi insetti lungo la fascia costiera, con clima più mite, nel periodo in cui c'era ancora un collegamento, molto meridionale, tra Sud America, Antartide e Australia. Ci sono alcuni Stigmoderini e Curini che, se non se ne conoscesse la provenienza, potrebbero tranquillamente essere messi tra le specie dell'altro continente.
(*) Tra cui un genere che detiene il singolare primato di essere il primo in ordine alfabetico in tutto il regno animale:
Aaaba Bellamy, 2002
(**) Per quanto ne so, circa 60 specie di opossum!