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Pachyschelus sp. - Buprestidae

V.2012 - POPOLARE DEL LAOS, REPUBBLICA - EE, Huaphanne, Mt. Phu Pane


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Pagina 1 di 1 [ 13 messaggi ]
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 Oggetto del messaggio: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 08/01/2016, 19:31 
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Pachyschelus sp.

Il genere Pachyschelus, l'ultimo in ordine tassonomico della famiglia Buprestidae, comprende attualmente 274 specie, che oltre all'aspetto insolito per la famiglia, presentano una stranissima distribuzione geografica. Infatti, 260 specie si trovano nelle Americhe, dal Canada alla Patagonia, con la massima diversità nell'area intertropicale. Però sono note 14 specie che stranamente vivono nella Regione Orientale, dall'India alla Cina, all'Indonesia.
Del Laos è nota solo una specie Pachyschelus bedeli Obenberger, 1921, che non so che aspetto abbia, Vi sono anche almeno altre 3 o 4 specie dell'Indocina, che potrebbero vivere anche nel Laos, ed anche queste non so come siano fatte. Senza contare le altre, probabilmente esistenti, ma ancora non descritte.
Lea antenne non sono visibili perché incastrate in due scanalature del lato inferiore del protorace ed impossibili da estrarre.

Laos, Huaphanne, Mt. Phu Pane, 18.V - 2.VI.2012, St. Jakl & Lao collectors legit

3,4 mm
Pachyschelus_Laos_Hua-Phan_Mt-Phu-Pane_18-V-2-VI-2012_Jakl_3,4mm_grey.jpg



Un particolare della curiosa scultura elitrale

Pachyschelus_Laos_Hua-Phan_Mt-Phu-Pane_18-V-2-VI-2012_Jakl_3,4mm.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 08/01/2016, 20:22 
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Bestia veramente curiosa, solo non capisco cosa tu intenda con
Julodis ha scritto:
l'ultimo in ordine tassonomico della famiglia Buprestidae

Intendi dire che è l'ultimo genere ad essere stato descritto?

Julodis ha scritto:
una stranissima distribuzione geografica. Infatti, 260 specie si trovano nelle Americhe, dal Canada alla Patagonia, con la massima diversità nell'area intertropicale. Però sono note 14 specie che stranamente vivono nella Regione Orientale, dall'India alla Cina, all'Indonesia.

Una distribuzione simile si osserva nel genere di Vespidi Zethus, il più grande dell'intera famiglia, che conta oltre 200 specie note e tantissime altre da descrivere in America, soprattutto nella zona intertropicale, e meno di una ventina di specie in Asia, ma conta anche una quindicina di specie nell'Africa sub-sahariana.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 08/01/2016, 20:36 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
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Andricus ha scritto:
Bestia veramente curiosa, solo non capisco cosa tu intenda con
Julodis ha scritto:
l'ultimo in ordine tassonomico della famiglia Buprestidae

Intendi dire che è l'ultimo genere ad essere stato descritto?

Julodis ha scritto:
una stranissima distribuzione geografica. Infatti, 260 specie si trovano nelle Americhe, dal Canada alla Patagonia, con la massima diversità nell'area intertropicale. Però sono note 14 specie che stranamente vivono nella Regione Orientale, dall'India alla Cina, all'Indonesia.

Una distribuzione simile si osserva nel genere di Vespidi Zethus, il più grande dell'intera famiglia, che conta oltre 200 specie note e tantissime altre da descrivere in America, soprattutto nella zona intertropicale, e meno di una ventina di specie in Asia, ma conta anche una quindicina di specie nell'Africa sub-sahariana.

Non parlatene troppo di ste robe altrimenti qualcuno si sveglia e ne fa generi nuovi in ogni area (se già non esistono sbgnn per esse) :twisted: .
Se ho ben capito questo genere sarebbe il più "evoluto" tra i buprestidi :hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 08/01/2016, 22:22 
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Nome: Maurizio Gigli
Andricus ha scritto:
Intendi dire che è l'ultimo genere ad essere stato descritto?

No, una cosa molto più stupida, ovvero che nei cataloghi è il genere che viene trattato per ultimo.

Chalybion ha scritto:
Se ho ben capito questo genere sarebbe il più "evoluto" tra i buprestidi :hi:

Forse non il più evoluto in assoluto, ma certamente uno dei più evoluti, nel senso che gli Aphanisticini e i Tracheini (nome attuale bruttissimo, che ha preso il posto dei precedenti Trachini, Trachiini, Trachydini, Trachysini e non so quali altri) sono quelli che più si sono modificati rispetto ai probabili Buprestidi ancestrali, anche a causa del loro sviluppo larvale in piante erbacee o nelle foglie. E sotto questo aspetto è naturale che siano posti in fondo alla famiglia nella sistematica dei Buprestidi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 08/01/2016, 22:41 
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Chalybion ha scritto:
Non parlatene troppo di ste robe altrimenti qualcuno si sveglia e ne fa generi nuovi in ogni area (se già non esistono sbgnn per esse)


Spero che a nessuno venga in mente di separare in generi diversi specie come queste:


ImmagineImmagine
Pachyschelus sp. - LaosPachyschelus sp. - Bolivia

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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 08/01/2016, 23:02 
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Chalybion ha scritto:
Non parlatene troppo di ste robe altrimenti qualcuno si sveglia e ne fa generi nuovi in ogni area (se già non esistono sbgnn per esse) :twisted: .


Non so i Pachyschelus, ma gli Zethus sono attualmente divisi in 4 sottogeneri:
-Zethus presente in America, Africa continentale e Asia;
-Zethusculus e Zethoides endemici del Sud America;
-Madecazethus endemico del Madagascar con appena due specie.
In questo caso è opinione comune che i sottogeneri rispecchino anche l'albero filogenetico di questo genere, inoltre sono tutti differenziati da caratteri ben definiti e costanti, quali lo sviluppo e la forma delle lamelle dei tergiti II e III e la forma delle antenne dei maschi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 09/01/2016, 0:11 
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Julodis ha scritto:
presentano una stranissima distribuzione geografica...............si trovano nelle Americhe, dal Canada alla Patagonia.....Però ..........14 specie ........vivono nella Regione Orientale, dall'India alla Cina, all'Indonesia.


Julodis ha scritto:
Forse non il più evoluto in assoluto, ma certamente uno dei più evoluti


Lungi da me suggerire ciò che avete paventato (la suddivisione in generi o sottogeneri diversi), però mi dovete allora spiegare come si possa conciliare l'estrema evoluzione (che suggerirebbe una differenziazione molto recente) con una corologia così disgiunta (che invece farebbe supporre una origine molto antica)

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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 09/01/2016, 0:20 
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Per la distribuzione degli Zethus potrei ipotizzare due possibili origini:
1 - potrebbe essere un gruppo di origine gondwaniana, più probabilmente del Cretaceo, in un periodo in cui ancora si manteneva un parziale contatto tra Sud America, Africa, Madagascar ed India, mentre già l'Australia si era allontanata. In seguito, con la formazione del Centro America, avrebbero raggiunto il Nord America, e dall'India, entrata in contatto con l'Asia, si sarebbero diffusi nel Sud Est asiatico.
2 - potrebbero essersi originati più di recente, in Sud America, aver colonizzato il Nord America e da qui, passando per la fascia costiera dell'Alaska e Siberia orientale, aver raggiunto l'Asia tropicale e da qui l'Africa. Ed infine il Madagascar, quando era più vicino alla costa africana (si ipotizza che in quella situazione anche le correnti marine andassero dall'Africa al Madagascar, e forse anche i venti erano differenti). Quest'ultima ipotesi, sebbene possa sembrare fantasiosa, sarebbe rafforzata dalla presenza di tre sottogeneri in Sud America, di cui solo uno si sarebbe diffuso negli altri continenti. La presenza di un sottogenere endemico in Madagascar si accorda con la forte differenziazione che si osserva in molti gruppi zoologici malgasci.

Per quanto riguarda i Pachyschelus, che non sono divisi in sottogeneri, la distribuzione è più strana.
Non dovrebbero essere di origine gondwaniana, sia perché dubito che questo genere possa essere così antico, sia perchè mancano completamente in Africa e Australia (anche se potrebbero essersi estinti in seguito in questi continenti). Inoltre le specie asiatiche diminuiscono andando dall'Indocina verso l'India, mentre nell'ipotesi di un'origine gondwaniana dovrebbero aver occupato l'Asia a partire dall'India.
La diversità di specie, molto superiore in Sud e Centro America, mi fa supporre che il genere si sia originato in Sud America, sia risalito verso Nord dopo la formazione del Centro America, raggiungendo il Nord America e originando specie adattate a climi temperati e freschi, che potrebbero aver raggiunto la Siberia orientale, e quindi essere scesi verso l'Asia Sud-orientale. Ed in seguito, per variazioni climatiche od altro, si sarebbero estinte le specie delle zone temperate asiatiche, creando questo areale disgiunto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 09/01/2016, 13:37 
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Rispondo solo per gioco, nel senso che non sono preparato su questi gruppi ma è comunque un argomento che mi intriga :D

Julodis ha scritto:
Forse non il più evoluto in assoluto, ma certamente uno dei più evoluti, nel senso che gli Aphanisticini e i Tracheini (nome attuale bruttissimo, che ha preso il posto dei precenti Trachini, Trachiini, Trachydini, Trachysini e non so quali altri) sono quelli che più si sono modificati rispetto ai probabili Buprestidi ancestrali
Maurizio Bollino ha scritto:
come si possa conciliare l'estrema evoluzione (che suggerirebbe una differenziazione molto recente) con una corologia così disgiunta (che invece farebbe supporre una origine molto antica)
Julodis ha scritto:
Non dovrebbero essere di origine gondwaniana, sia perché dubito che questo genere possa essere così antico

Se ho ben capito, interpretate le grandi differenze fra questi generi e tutti gli altri buprestidi come una prova del fatto che sono un gruppo molto "evoluto" (espressione non corretta, ma rende bene l'idea :D ) e quindi recente. Non potrebbero essere invece il risultato di una linea evolutiva molto antica che si è separata molto precocemente da quella dei predecessori di tutti gli altri? Un po' come i Prototeri e i Metateri fra i mammiferi insomma...
Mi verrebbe da fare un paragone proprio con la distribuzione dei marsupiali, quasi tutti in Oceania, ma qualcuno anche in Sud America, ma senza nessuno in Africa (dove si saranno estinti nel tempo per varie cause); hanno origine Gondwaniana e quindi molto antica, coerentemente col fatto di essere una linea ancestrale dei mammiferi. Se qualcuno però interpretasse la loro diversità come se fossero un gruppo molto "evoluto" e quindi recente, la loro distribuzione sarebbe difficilmente spiegabile proprio come nel caso di questo genere di Buprestidi.
Cosa ne Pensate?

Julodis ha scritto:
Spero che a nessuno venga in mente di separare in generi diversi specie come queste:

Generi diversi no, sarebbe assurdo, ma magari sottogeneri... :to:

:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 09/01/2016, 13:56 
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Ha le zampe "da Aphanisticus" altri caratteri "da Trachys" e altri ancora diversi...

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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 09/01/2016, 17:02 
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f.izzillo ha scritto:
Ha le zampe "da Aphanisticus" altri caratteri "da Trachys" e altri ancora diversi...

Premetto che secondo me i Pachyschelus sono, per certi caratteri, più vicini agli Aphanisticini che ai Trachys e generi vicini. Questo a dispetto della classificazione attuale, che vede i Pachyschelus nella Tribù Tracheini, insieme appunto a Trachys, Habroloma, Brachys, ecc., mentre gli Aphanisticini sono considerati una tribù separata, seppur prossima (Da considerare, comunque, che gli Aphanisticini sono prevalemtemente a distribuzione paleartica, orientale e africana). Potrebbe essere un caso di convergenza adattativa, oppure no. Non ne ho idea.

A sostegno del fatto che Pachyschelus possa essere di origine Neotropicale, dopo lo smembramento del supercontinente Gondwana, c'è la ditribuzione degli altri generi componenti la tribù, tutti a distribuzione neotropicale, alcuni con qualche specie neartica, ad eccezione di Habroloma e Trachys, che invece vivono più o meno ovunque, eccetto nelle americhe!

Tribe TRACHEINI Gory & Laporte, 1839 (secondo Bellamy)

- Subtribe Tracheina Gory &Laporte, 1839
-- Genus Habroloma C. G. Thomson, 1864 [283] PALEARTICO, ORIENTALE, AUSTRALIANO, AFRICANO
-- Genus Neotrachys Obenberger, 1923 [32] NEOTROPICALE
-- Genus Trachys Fabricius, 1801 [637] PALEARTICO, ORIENTALE, AUSTRALIANO, AFRICANO

- Subtribe Brachina Cobos, 1979
-- Genus Brachys Dejean, 1833 [140] NEOTROPICALE E NEARTICO
-- Genus Lius Deyrolle, 1864 [126] NEOTROPICALE
-- Genus Taphroceroides Hespenheide, 2008 [3] NEOTROPICALE
-- Genus Taphrocerus Solier, 1833 [174] NEOTROPICALE E NEARTICO

- Subtribe Leiopleurina Holynski, 1993
-- Genus Callimicra Deyrolle, 1864 [62] NEOTROPICALE
-- Genus Leiopleura Deyrolle, 1864 [151] NEOTROPICALE E NEARTICO

- Subtribe Pachyschelina Böving &Craighead, 1931
-- Genus Hylaeogena Obenberger, 1923 [97] NEOTROPICALE
-- Genus Pachyschelus Solier, 1833 [272] NEOTROPICALE, NEARTICO E ORIENTALE

Teniamo conto anche del fatto che tutta la sottofamiglia Agrilinae, comprendente, tra le varie tribù, anche questa, per quanto si sa è costituita da qualcosa come, ad occhio, 4000-5000 specie, con un gran numero di generi(*), tutti, per quanto si sa, legati alle angiosperme, sia legnose che erbacee.
L'intero gruppo presenta dei caratteri che permettono di separarlo dagli altri Buprestidi, e per originare una tale varietà di generi e specie deve essere stato necessario un tempo notevole. Ed in questo tempo uno o più rami si sono adattati alla vita larvale all'interno di tessuti vegetali verdi, come fusti di piante erbacee o il parenchima fogliare. Se consideriamo che tutta l'evoluzione degli Agrilinae dovrebbe essersi verificata dopo l'affermazione delle angiosperme, la loro separazione dagli altri Buprestidae dovrebbe essere avvenuta, probabilmente, meno di 150 milioni di anni fa, ed in seguito la differenziazione che ha portato alla situazione attuale. Per cui, mi sembra probabile che i Tracheinae si siano evoluti intorno a 50-60 milioni di anni fa, forse più, in area gondwaniana in fase di frammentazione, restando poi separati in due gruppi principali, uno paleartico-africano-orientale, costituito attualmente da Habroloma e Trachys, ed uno neotropicale, con tutti gli altri generi, compreso Pachyschelus. Poi i vari generi hanno espanso i relativi areali occupando, con un numero vario di specie, Nord America, Australia, ecc.

Del resto, bisogna considerare che qui non stiamo parlando di marsupiali, ma di insetti mediamente di dimensioni piccole o piccolissime, che hanno una certa facilità a diffondersi anche attraverso ampie distese di mare. Senza questa capacità non si spiegherebbe, ad esempio, il fatto che il genere Agrilus sia onnipresente, perfino in sperdute isole dell'Oceano Pacifico che mai hanno avuto contatti con i continenti, mancando solo nei territori dell'estremo Nord e Sud, dove le condizioni climatiche sono per loro proibitive (o meglio, lo sono per le piante ospiti).

Daniele Maccapani ha scritto:
Mi verrebbe da fare un paragone proprio con la distribuzione dei marsupiali, quasi tutti in Oceania, ma qualcuno anche in Sud America (**), ma senza nessuno in Africa (dove si saranno estinti nel tempo per varie cause); hanno origine Gondwaniana e quindi molto antica, coerentemente col fatto di essere una linea ancestrale dei mammiferi.

La distribuzione dei Marsupiali trova la sua esatta controparte anche in alcuni gruppi di Buprestidi.
Nella sottofamiglia Buprestinae, secondo me una delle più antiche della famiglia, gli Epistomentini comprendono 4 generi australiani ed uno cileno, gli Stigmoderini, 6 generi australiani e 5 sudamericani, i Curini, 3 generi australiani e 4 sudamericani. In questo caso la spiegazione viene trovata in modo diverso da quella accertata per i Marsupiali, non in una estinzione delle specie africane ed indiane, ovvero degli altri frammenti gondwaniani, ma in una espansione di questi insetti lungo la fascia costiera, con clima più mite, nel periodo in cui c'era ancora un collegamento, molto meridionale, tra Sud America, Antartide e Australia. Ci sono alcuni Stigmoderini e Curini che, se non se ne conoscesse la provenienza, potrebbero tranquillamente essere messi tra le specie dell'altro continente.

(*) Tra cui un genere che detiene il singolare primato di essere il primo in ordine alfabetico in tutto il regno animale: Aaaba Bellamy, 2002
(**) Per quanto ne so, circa 60 specie di opossum!

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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 09/01/2016, 18:11 
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Nome: Marco Villani
Una diffusione simile si osserva anche nei Choeradodini (mantidi): il genere Choeradodis è proprio dell'America tropicale mentre il genere Asiadodis è diffuso in Cina, India e zone limitrofe. E ancora nei Mellierini, dove alcuni sono presenti in America a contrario di altri diffusi in Australia e Papua. Non è da escludere che questo tipo areale si sia sviluppato in modo analogo ai marsupiali che hanno usato come passaggio l'Antartide, che a quai tempi poteva avere ancora un clima accettabile per una mantide (o per un buprestide, un vespide, ecc...). Poi gli areali si sono ristretti quando la terra del fuoco si è staccata dall'Antartide ed il clima ha iniziato a cambiare drasticamente.
:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Pachyschelus sp. - Buprestidae
MessaggioInviato: 09/01/2016, 19:22 
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Nome: Maurizio Gigli
marco villa ha scritto:
in modo analogo ai marsupiali che hanno usato come passaggio l'Antartide,

Per quanto riguarda i Marsupiali, il discorso è diverso. Erano diffusi in tutti i continenti, compresa l'Eurasia, ma si sono estinti ovunque, eccetto Australia (ed isole vicine) e Sud America. Probabilmente per la mancanza (in Australia) e la minor presenza, o almeno la presenza di gruppi "meno evoluti", comunque meno competitivi (in Sud America), dei Mammiferi placentati.

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