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Gynecaptera bimaculata (André, 1898), ♀ - Bradynobaenidae Apterogyninae

23.VIII.2002 - SPAGNA - EE, Andalusia: Canyon del Rio Guadalfeo (Salobrena), M. Berra leg.


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MessaggioInviato: 14/08/2011, 16:40 
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Una nuova famiglia di Imenotteri per il Forum :)
Si tratta dei Bradynobaenidae (Hymenoptera Vespoidea), famiglia molto prossima a quella dei Mutillidi.
Formata da quattro sottofamiglie di cui solo una, Apterogyninae, è presente nella regione paleartica e nel "vecchio mondo": le altre tre comprendono specie viventi nel "nuovo mondo".
Come avviene nella maggior parte dei Mutillidi, anche questi imenotteri presentano un accentuato dimorfismo sessuale, con maschi alati e femmine attere e differenze morfologiche assai marcate nei due sessi.
In Europa sono note solo cinque specie, divise in due generi.
Il genere Apterogyna che conta quattro specie, di cui una (A. dorsostriata) è una specie nordafricana, rientrante nella fauna europea per la sua presenza a Lampedusa, dove la rinvenni nell’ormai lontano 1981.
Il secondo genere, Gynecaptera, comprende una sola specie europea: Gynecaptera bimaculata (André, 1898), che vive in Nordafrica e, in Europa, è nota solo della Spagna.
Da questa regione proviene la femmina che ho fotografato.
Dimensione: 5 mm

Ginecaptera_bimaculata_web_small.jpg



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MessaggioInviato: 14/08/2011, 16:49 
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Si differenziano dai Mutillidi per quello strano addome?

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MessaggioInviato: 14/08/2011, 17:04 
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Julodis ha scritto:
Si differenziano dai Mutillidi per quello strano addome?


Si, la principale differenza fra le due famiglie risiede nella forma dell'addome.
Nei Mutillidi tra il primo e secondo segmento del metasoma (addome) esiste al massimo una lieve incisione, mentre nei Bradinobenidi, fra il I ed il II (e, in misura minore, fra il II e III) urite questa incisione è molto profonda.
Un'altra caratteristica distintiva è l'area pigidiale (all'estremità dell'addome) che nei Bradinobenidi Apteroginini è dentellata all'esterno (vedi immagine ingrandita), mentre non lo è mai nei Mutillidi.

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MessaggioInviato: 14/08/2011, 17:09 
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Grazie Marcello. Diciamo che sono dei "Mutillidi strani" :gh:

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MessaggioInviato: 14/08/2011, 18:25 
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ciao marcello

vedo anche che il protorace è articolato (non so se sia un'articolazione mobile o una sutura) con il mesotorace, anziché essere fuso senza suture visibili come nei "veri" mutillidi; è articolato in quelli che una volta erano Myrmosidae... e che io continuo a non essere persuaso che siano solo una sottofamiglia dei mutillidi

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MessaggioInviato: 14/08/2011, 20:18 
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Nome: Marcello Romano
gomphus ha scritto:
ciao marcello

vedo anche che il protorace è articolato (non so se sia un'articolazione mobile o una sutura) con il mesotorace, anziché essere fuso senza suture visibili come nei "veri" mutillidi; è articolato in quelli che una volta erano Myrmosidae... e che io continuo a non essere persuaso che siano solo una sottofamiglia dei mutillidi


In effetti i Bradinobenidi condividono con i Mirmosini, nel sesso femminile, la presenza di un mesosoma con pronoto separato e mobile (vedi qui un esempio) rispetto agli altri segmenti (che sono fusi tra di loro), mentre negli altri Mutillidi tutti i segmenti del mesosoma formano un unico blocco.
Sul considerare i Myrmosinae una sottofamiglia dei Mutillidae o una famiglia a parte, come avveniva in passato, difficile stabilire dove stia "il vero". Indubbiamente questo gruppo presenta caratteri peculiari che lo separano abbastanza nettamente dalle altre sottofamiglie (p. es., oltre al pronoto mobile, la presenza, in entrambe i sessi di setole sugli occhi).
La domanda alla quale non so rispondere, però, è sempre la stessa: esistono dei criteri generali che ci consentano di stabilire univocamente, in tutti gli insetti, il confine superato il quale, l'entità delle differenze morfologiche riscontrate fra due gruppi è tale che non possano più essere considerati solo come sottofamiglie di un'unica famiglia, ma come famiglie separate?

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MessaggioInviato: 14/08/2011, 20:54 
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ciao marcello

a quel che ho osservato, i mirmosi*i :D , rispetto ai mutillidi "veri", fra le altre caratteristiche, presentano le seguenti:

mentre nei mutillidi il primo segmento addominale (apparente ;) ) è molto piccolo e il secondo, il più largo e sviluppato di tutti, forma in effetti la base dell'addome, nelle mirmose è il primo, largo e quadrangolare, a formarla

i maschi delle mirmose, contrariamente a quelli dei mutillidi, hanno ali con venature longitudinali che raggiungono tutte il margine distale dell'ala; carattere, incidentalmente, non frequente negli aculeati

sempre i maschi (non so le femmine, è da anni che non ne vedo una viva) hanno una struttura dell'addome differente da quelli di mutille; questi ultimi, se afferrati, come di consueto fra gli aculeati ripiegano l'addome in basso simulando di voler pungere, invece i maschi di mirmosa, afferrati, lo ripiegano verso l'alto, come farebbe una forficula o uno stafilino

a parte che, incidentalmente, le mirmose non hanno i disegni formati da ciuffi di peli chiari, abituali nelle varie sottofamiglie di mutillidi "veri"

in conclusione, la mia impressione è che non solo i mirmosidi siano una famiglia a sé... ma che in realtà con i mutillidi non c'entrino più di tanto, e che l'apparente somiglianza sia dovuta semplicemente a convergenza fra insetti con modo di vita simili, e per quanto riguarda la colorazione, probabilmente anche a catene mimetiche mülleriane

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gomphus ha scritto:
in conclusione, la mia impressione è che non solo i mirmosidi siano una famiglia a sé... ma che in realtà con i mutillidi non c'entrino più di tanto, e che l'apparente somiglianza sia dovuta semplicemente a convergenza fra insetti con modo di vita simili, e per quanto riguarda la colorazione, probabilmente anche a catene mimetiche mülleriane


Ma un'analisi molecolare non risolverebbe il dilemma?!?! :roll: :roll:

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Saluti :hi: Mimmo


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più che altro, una lunga serie di analisi molecolari... si tratterebbe di verificare se tutte le sottofamiglie, controllando il maggior numero possibile di generi, di mutillidi "classici" sono o no più vicine fra loro di quanto non siano ai mirmosi*i, magari verificando pure qual è in tutto ciò la posizione dei bradinobenidi

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Infatti, per analisi molecolare intendevo capire le parentele dell'intero gruppo. :)

Questo gruppo di imenotteri mi sta affascinando sempre più! :)

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Saluti :hi: Mimmo


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