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Cynips quercus (Geoffroy, 1785) (cf.) – Cynipidae

22.IX.2012 - ITALIA - Lombardia - LC, Perego


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Pagina 1 di 1 [ 8 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 22/09/2012, 14:08 
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Iscritto il: 30/05/2011, 21:44
Messaggi: 374
Nome: emma silviana mauri
Credo possa trattarsi di Cynips quercus, simile a Cynips quercusfolii, che nella generalità dei casi parassita roveri e farnie. La specie in questione è stata rilevata sulla Roverella (Quercus pubescens Willd. S.l.) ed è decisamente più piccola e più consistente della sua simile. Che ne dite?
:hi: :hi: :hi:
Silviana


Cynips_quercus - Roverella.jpg

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MessaggioInviato: 22/09/2012, 14:28 
 

Iscritto il: 31/08/2012, 17:13
Messaggi: 21
Nome: Davide Barberis
Foto bellissime!!! :D Anche a Barolo le trovo spesso sulle Q. pubescens, mai sulle Q. robur


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MessaggioInviato: 23/09/2012, 21:40 
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Iscritto il: 15/02/2009, 2:13
Messaggi: 203
Località: Cinisello Balsamo
Nome: salvatore sottile
Ciao Silviana,
confermo la determinazione per le caratteristiche della galla, anche se con riserva. Potrebbe trattarsi della quercusfolii “sottosviluppata”. Giusto ieri ho raccolto la stessa specie nel parco fluviale del Taro (post Entomodena) e il dubbio che possa trattarsi di quercusfolii sofferenti per la stagione siccitosa mi è venuto!! Attenderò fiducioso lo sfarfallamento degli insetti per chiarire ogni dubbio. Se ne hai altre prova ad allevarle e confermiamo in gennaio – febbraio del prossimo anno.
:hi: Salvo

_________________
Salvatore Sottile


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MessaggioInviato: 24/09/2012, 16:18 
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Iscritto il: 30/05/2011, 21:44
Messaggi: 374
Nome: emma silviana mauri
Ciao Salvo,
mi sono ripromessa di farlo, anche se non posso garantire il risultato.
In base a quanto scritto nel libro di José Luis Nieves-Aldrey sugli Hymenóptera: Cynipidae, Volume 16 - che cercherò di acquistare al più presto - la morfologia della forme agamiche e quelle gamiche della specie sono molto difficili da differenziare dalla specie affine Cynips quercusfolii (stesso discorso vale per C. longiventris). Afferma che sono le galle della forma agamica (questa suppongo!) sono morfologicamente diverse, tanto da asserire che non si possono confondere. Pur facendo riferimento alla fauna iberica, associa la prima a Q pyrenaica, faginea e humilis (pubescens) e l’altra quasi esclusivamente a Q petraea e robur. Non so se conosci il testo, ma credo che sia molto affascinante.
Nei prossimi giorni invierò alcune galle di quercia per un confronto, perché il Diorama che ho allestito è pronto, ma su alcune galle ho delle perplessità.
Ciao! Ti ringrazio per la tua disponibilità
Silviana
:hi: :hi: :hi:
Ps per dardi un’idea, allego una foto del mio albero immaginifico- Potrebbe essere un'idea anche per il vostro museo


alber_delle_galle.jpg



Ultima modifica di silviana il 24/09/2012, 16:29, modificato 1 volta in totale.
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MessaggioInviato: 24/09/2012, 16:28 
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Iscritto il: 30/05/2011, 21:44
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Nome: emma silviana mauri
Ho scordato di salutare e ringraziare Davide.
:hi: :hi: :hi: :hi: :hi: :hi:
Silviana


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MessaggioInviato: 24/09/2012, 17:27 
 
ammazza che albero meraviglioso..complimenti


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MessaggioInviato: 25/09/2012, 0:22 
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Iscritto il: 15/02/2009, 2:13
Messaggi: 203
Località: Cinisello Balsamo
Nome: salvatore sottile
Ciao Silviana,
anzitutto volevo esprimere tutto il mio stupore e incanto per il diorama galligeno che hai allestito: complimentissimi… Credo che ti ruberò l’idea per fare qualche imitazione… anche espositiva per il museo di Lentate come suggerisci. L’invito a conoscere questa realtà è sempre valido...
Conosco il volume 16 della fauna iberica e fortunatamente ne sono in possesso. Nonostante le imperfezioni rimane la più completa e recente monografia sui Cynipidae.
Quanto affermi è documentato dall’autore spagnolo ma che le galle di queste specie (generazione agamica) siano inconfondibili mi pare un poco esagerato! Forse, se non ci fossero nella realtà della natura galle “abortite”, parassitate, o semplicemente sottosviluppate per condizioni ambientali avverse. Se hai modo di allevarle ti consiglierei di ricostruire il più possibile condizioni simili al suolo umido dove la galla supera i mesi invernali. Condizioni più artificiali per la mia esperienza hanno dati risulti negativi al fine di ottenere lo sfarfallamento dell’insetto. Spesso per recuperare il Cynipide ho ricorso al sezionamento del cecidio e nel loculo ho trovato esanime il piccolo imenottero verosimilmente per “carenza di umidita”.
Attendo le altre galle...
:hi: Salvo

_________________
Salvatore Sottile


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MessaggioInviato: 27/09/2012, 19:06 
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Iscritto il: 30/05/2011, 21:44
Messaggi: 374
Nome: emma silviana mauri
Ti ringrazio!
CIAO!
Silviana


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