Forum Entomologi Italiani

Ecco un altro Gyrinidae che non può confondersi con nessuna altra specie italiana.
Si tratta dell'Orectochilus (s. str.) villosus villosus (O. F. Müller 1776), unico rappresentante del genere in tutta Europa, segnalato di tutta Italia, isole maggiori comprese, anche se, incredibilmente, faunaeur lo da assente in Sicilia, malgrado la sua presenza sia nota sull'isola da oltre 100 anni
Comunque si tratta di una specie molto localizzata e, in tanti anni di ricerca, ho avuto modo di incontrarla solo un paio di volte, nei limpidi torrenti delle Madonie, e sempre in tratti laterali e in ombra, dove l'acqua scorreva assai lentamente.
Franciscolo (1979) riporta una notazione di Ghiliani (1887) che mi piace qui ripetere, per il gusto particolare che sempre mi trasmettono queste antiche descrizioni di ambienti, con il loro stile ormai perduto: "...comune nelle acque correnti, gira in riva ai fiumi e si compiace tra le erbe acquatiche, sotto alle cui foglie si nasconde e non di rado vedesi arrampicato sul fusto di esse anche all'altezza di un piede fuori dell'acqua..."
La caratteristica che, più di ogni altra, rende questa specie inconfondibile è, come già ci fa intuire il nome specifico, la presenza di una forte pubescenza eretta su tutta la superficie dorsale.
La parte sternale è sempre testacea.
L'esemplare qui fotografato è stato raccolto sulle Madonie, a quota 800, il 14.VI.1995.
Dimensioni: 6 mm.

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Marcello Romano

Caro Marcello, bellisima specie e belle foto, come sempre!
Quest'anno l'Orectochilus e' uno dei miei obbiettivi. Nella mia regione ci sono varie segnalazioni ma tutte vecchiotte. Una di queste, il fiume Fibbio, che scorre a pochi Km da casa mia, e' obsoleta per motivi che voglio sottolineare. La qualita' delle acque, di sorgiva, e' infatti ancora discreta, pero' purtroppo da anni non vi osservo piu' nessun girinide, a dispetto del fatto che ben tre specie vi erano presenti: oltre alla specie oggetto di questo topic, anche Gyrinus substriatus e urinator. La causa a mio avviso, e' da attribuirsi alla immissione nel Fibbio di trote pronta pesca in quantita'. Le bestiole hanno presumibilmente divorato in qualche anno tutte la larve dei girinidi (gli adulti a quel che so sono indigesti) anche risalendo nei piccoli ruscelli tributari dell'asta principale. Questo serbbe confermato dal fatto che in ambiente analogo, dove pero' non vi sono immissioni di pesce, ho raccolto anche di recente, grandi quantita' di G. substriatus. Invece nei torrenti di collina forse qualcosa ancora si trova poiche', essendo soggetti ad essiccamento estivo, li' di pesci voraci non ce ne dovrebbero essere. Vedremo...

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AleP

Ho raccolto l'Orectochilus villosus nelle anse di torrenti con notevole portata idrica e profondi; i Gyrinidae, tranne le due solite banali specie (substriatus e urinator), hanno "comportamenti" piuttosto strani nel senso che nel medesimo biotopo e con condizioni invariate alcuni anni sono particolarmente abbondanti ed altri del tutto assenti; questo é normale (direi é la regola) per ogni altro tipo di fauna ma quella acquatica si supporrebbe più stabile, invece .....

Saluti

Ciao Nando, per curiosita' in che zona/e d'Italia hai raccolto gli Orectochilus? Potresti dire qualcosa di piu' sul tipo di biotopi, torrenti stabili o soggetti a prosciugamento? Con presenza di trote?
Grazie.

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AleP

Ho raccolto l’ Orectochilus in Abruzzo e tutta l’Italia meridionale e Sicilia; le località le puoi trovare sul mio “Catalogo topografico dei Coleoptera Haliplidae, ecc.” Mem.SEI, 1982, vol.61A: 45-126 e sono sicuramente state riprese da Rocchi nella CKMap. Generalmente erano torrenti stabili ad alveo largo minimo 2 metri, spesso foci di fiumi e torrenti. Trote: non ci ho fatto caso, quando raccolgo riesco a vedere solo Coleotteri e i pesci per me sono tutti uguali e un impiccio nel retino. Ti parlo di raccolte risalenti agli anni ’70 perché negli ultimi 30 mi sono dedicato ad altri ambienti e solo all’estero anche agli Idroadephagi.

Saluti

Caspita, ho capito chi sei, che onore conversare con te sul forum! Il tuo catalogo e' quasi una specie di Bibbia che mi tengo vicino al letto da quando, nel 2007, la passione giovanile per gli idroadefagi e' rinata.
Spero di poter approfittare della tua esperienza per avere consigli nell'organizzare le prossime battute di caccia!
Grazie intanto delle indicazioni sugli ambienti da Orectochilus. Un'ultima domanda, si trattava in generale di torrenti con vegetazione acquatica e corrente moderata o piu' di torrenti veloci a fondo prevalentemente roccioso/ghiaioso?
Un saluto

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AleP