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t_cancellario
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Inviato: 10/11/2017, 18:23 |
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Iscritto il: 22/09/2017, 17:23 Messaggi: 27
Nome: Tommaso Cancellario
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Buonasera a tutti! Chiedo un aiuto per questo riconoscimento.... Vedendo il forum potrebbe essere un Aulonogyrus concinnus, anche se sulla chiave arrivi a Gyrinus. Inoltre potreste darmi qualche consiglio su come conservare e montare questo genere di coleotteri? Grazie a tutti! Un saluto!
_________________ ...Tom...
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Julodis
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Inviato: 12/11/2017, 9:42 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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t_cancellario ha scritto: Vedendo il forum potrebbe essere un Aulonogyrus concinnus Pare anche a me. Vedo che è preparato "all'americana", di traverso su un cartellino triangolare. E' un sistema non molto usato in Europa, probabilmente meno elegante ed ordinato dei notri classici cartellini rettangolari, ma ha il vantaggio che permette di vedere anche parte del ventre e che non ci si deve preoccupare troppo di sistemare le appendici (a volte lo uso per esemplare totalmente impreparabili, così rigidi che è impossibile sistemare le zampe in modo che si possano vedere su un cartellino normale. In questi casi, piuttosto che rischiare di romperli, preferisco spillarli, se grandi, o incollarli così, se piccoli). L'inconveniente di questo sistema, oltre al fatto che gli esemplari sono più esposti ad urti accidentali, è che bisognerebbe usare una colla più forte della solita solubile in acqua, data la piccola superficie di contatto. Una adatta, a presa molto rapida, la si può ottenere sciogliendo del polistirolo espanso in acetato di etile, fino ad ottenerla della viscosità voluta. Se si deve scollare l'insetto basta usare di nuovo l'acetato di etile come solvente.
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togaspain
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Inviato: 12/11/2017, 12:42 |
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Iscritto il: 17/06/2012, 8:30 Messaggi: 398
Nome: Tomasz Gazurek
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Aulonogyrus concinnus (Klug, 1834) Saluti! Tomasz
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t_cancellario
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Inviato: 13/11/2017, 10:31 |
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Iscritto il: 22/09/2017, 17:23 Messaggi: 27
Nome: Tommaso Cancellario
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Julodis ha scritto: t_cancellario ha scritto: Vedendo il forum potrebbe essere un Aulonogyrus concinnus Pare anche a me. Vedo che è preparato "all'americana", di traverso su un cartellino triangolare. E' un sistema non molto usato in Europa, probabilmente meno elegante ed ordinato dei notri classici cartellini rettangolari, ma ha il vantaggio che permette di vedere anche parte del ventre e che non ci si deve preoccupare troppo di sistemare le appendici (a volte lo uso per esemplare totalmente impreparabili, così rigidi che è impossibile sistemare le zampe in modo che si possano vedere su un cartellino normale. In questi casi, piuttosto che rischiare di romperli, preferisco spillarli, se grandi, o incollarli così, se piccoli). L'inconveniente di questo sistema, oltre al fatto che gli esemplari sono più esposti ad urti accidentali, è che bisognerebbe usare una colla più forte della solita solubile in acqua, data la piccola superficie di contatto. Una adatta, a presa molto rapida, la si può ottenere sciogliendo del polistirolo espanso in acetato di etile, fino ad ottenerla della viscosità voluta. Se si deve scollare l'insetto basta usare di nuovo l'acetato di etile come solvente. Grazie mille Julodis! Spiegazione molto chiara! Io studio i macroinvertebrati fluviali, mi potresti dire o consigliare qualche post dove vedere come montare in modo corretto questi insetti (e non)? togaspain ha scritto: Aulonogyrus concinnus (Klug, 1834)
Grazie mille Tomasz
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Julodis
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Inviato: 14/11/2017, 8:18 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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t_cancellario ha scritto: Io studio i macroinvertebrati fluviali, mi potresti dire o consigliare qualche post dove vedere come montare in modo corretto questi insetti (e non)? Se ti riferisci ai Gyrinidae, non mi pare ci sia un post apposito su come si preparano, e forse neanche sui Coleotteri acquatici. Io li preparo in genere come gli altri Coleotteri, incollati su cartellino bianco rettangolare con una colla a base acquosa (ce ne sono diversi tipi in vendita, ma si può usare anche la normale colla liquida per carta, evitando, per quanto mi riguarda, ma c'è chi è di diverso parere, le colle viniliche, che tengono meglio ma sono un problema se si deve staccare e ripulire l'insetto per osservare il lato ventrale). Una cosa di cui tenere conto è che Dytiscidae, Gyrinidae e altri Coleotteri acquatici producono un essudato idrorepellente che li ricopre, inoltre dopo la morte tendono ad ingrassarsi notevolmente, per cui spesso la colla non attacca bene. Per evitare che si stacchino dal cartellino, sarebbe sempre meglio tenerli per un po' in acetone o altro solvente organico per pulirli, prima di prepararli. Per la preparazione delle appendici, i Gyrinidae non sono particolarmente difficili. Le antenne e le zampe mediane e posteriori sono cortissime e spesso già in posizione o quasi. Più difficile sistemare le zampe anteriori, più lunghe e gracili, se l'esemplare è irrigidito (alla peggio, si lascia com'è).
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t_cancellario
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Inviato: 15/11/2017, 10:21 |
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Iscritto il: 22/09/2017, 17:23 Messaggi: 27
Nome: Tommaso Cancellario
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Grazie mille!! Molto interessante, penso che utilizzerò il metodo europeo con una colla a base d'acqua in questo modo posso staccarli in casi eccezionali. Non penso che posso muovere tanto le zampe o le altre appendici, perché questi insetti si trovano in campioni vecchi (anche 10 anni) e fissati in alcool... Quindi sono abbastanza rigidi e come li tocco una volta fatti asciugare si rompono! Proverò e ti posterò qualche foto così potrai correggere gli errori Ancora grazie mille un saluto!
_________________ ...Tom...
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Julodis
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Inviato: 16/11/2017, 8:40 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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t_cancellario ha scritto: Grazie mille!! Molto interessante, penso che utilizzerò il metodo europeo con una colla a base d'acqua in questo modo posso staccarli in casi eccezionali. Non penso che posso muovere tanto le zampe o le altre appendici, perché questi insetti si trovano in campioni vecchi (anche 10 anni) e fissati in alcool... Quindi sono abbastanza rigidi e come li tocco una volta fatti asciugare si rompono! Proverò e ti posterò qualche foto così potrai correggere gli errori Ancora grazie mille un saluto! Il tempo passato non è un problema, semmai lo è il modo in cui sono stati uccisi. Se li hanno buttati direttamente in alcool, allora difficilmente sono preparabili. Se invece sono stati uccisi con l'etere e poi messi in alcool, allora dovrebbero essere ancora preparabili. Semmai, prova a metterli un paio di giorni in aceto, prima di prepararli (se sono secchi, funziona meglio se mescolato con acetone)
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t_cancellario
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Inviato: 16/11/2017, 10:54 |
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Iscritto il: 22/09/2017, 17:23 Messaggi: 27
Nome: Tommaso Cancellario
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Sono stati buttati direttamente in alcool perchè sono campioni per un monitoraggio, non sono uscite mirate per catturare esemplari da collezione!
Proverò a metterli in aceto+acetone e vediamo cosa succede!!
Grazie mille!!!!
_________________ ...Tom...
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Julodis
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Inviato: 17/11/2017, 8:09 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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t_cancellario ha scritto: Sono stati buttati direttamente in alcool perchè sono campioni per un monitoraggio, non sono uscite mirate per catturare esemplari da collezione!
Proverò a metterli in aceto+acetone e vediamo cosa succede!!
Grazie mille!!!! In questo caso, probabilmente ti conviene lasciarli nella posizione in cui stanno, perché in genere è un irrigidimento permanente.
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t_cancellario
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Inviato: 17/11/2017, 9:44 |
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Iscritto il: 22/09/2017, 17:23 Messaggi: 27
Nome: Tommaso Cancellario
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Perfetto, allora non li tocco!
Grazie mille Maurizio!
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