Per completare il quadro dei Coleotteri Adefagi acquatici, indicati anche col termine convenzionale di "Idroadefagi", mancava ancora, sul Forum, un'intera Famiglia!
Sono infatti già presenti quattro (Haliplidae, Hygrobiidae, Dytiscidae e Gyrinidae) delle cinque Famiglie che, a livello europeo, costituiscono questo raggruppamento: c’è, a dire il vero, una sesta Famiglia, Amphizoidae, con pochi rappresentanti paleartici e neartici, di cui Maurizio (
Julodis) ci ha proposto tempo fa
qui un rappresentante.
Mancava ancora un rappresentante dei Noteridae, piccola Famiglia (quattro specie divise in due generi, a livello europeo) fino ad alcuni anni fa considerata una sottofamiglia di Dytiscidae (vedi, per es., Franciscolo, 1979).
Colmiamo subito questa lacuna.
Inizio col fotografare il
Noterus laevis Sturm, 1834, una specie presente in Sicilia e Sardegna (esistono antiche citazioni, non confermate, per alcune stazioni nell’Italia settentrionale).
La sua forma generale, fortemente convessa e a margini laterali continui, senza un angolo fra pronoto ed elitre (comune agli altri Noteridae) è assai caratteristica e permette di identificarlo subito a livello di Famiglia.
I maschi di questa specie (come quello fotografato) si riconoscono a vista per la forma veramente singolare delle antenne, con il quinto antennomero del doppio più largo e quasi tre volte più lungo del quarto e gli antennomeri successivi (dal sesto al decimo) assai più larghi che lunghi.
Ho sempre incontrato il
N. laevis, in Sicilia, in acque stagnanti, anche retrodunali, con fitta vegetazione.
Dimensione: 4,4 mm
Devo dire che, in questa specie, risulta molto più fotogenica (e più facilmente fotografabile) la superficie ventrale.
Infatti le elitre sono estremamente lucide in quanto punteggiate molto superficialmente e quasi totalmente lisce all’apice, cosa che, insieme all’accentuata convessità, rende estremamente complesso fotografare queste bestiole dal dorso
Invece la superficie ventrale è scura, molto "movimentata" ed estremamente ricca di particolari, alcuni di diagnosticamente importanti, come, in questo caso, la presenza di quel ciuffo di setole dorate ben evidenti, distalmente sui metafemori, che sono un carattere diagnostico utilissimo per riconoscere
N. laevis dalle altre specie congeneri.
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