Benvenuto Ospite | Iscriviti

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 26/04/2024, 2:38

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Canthydrus diophthalmus (Reiche & Saulcy 1855) - Noteridae

V.1882 - ITALIA - Sicilia - SR, Biviere di Lentini, Luigi Failla Tedaldi leg.


nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 13 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 03/04/2011, 16:24 
Amministratore
Avatar utente

Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
Messaggi: 7073
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Mancava, sul Forum, solo un ultimo genere, per completare il quadro, a livello generico, degli Idroadefagi italiani: Canthydrus Sharp, 1882 (Noteridae).
Si tratta di un genere che conta oltre un centinaio di specie, prevalentemente a distribuzione etiopico-orientale.
Una di queste, presente nell'Africa centrale, ha raggiunto quella settentrionale e colonizzato alcune stazioni fra loro molto isolate nell'estremo meridione dell'Europa.
Per mostrarvela ho fotografato l'unico esemplare presente nella mia collezione, raccolto in Sicilia più di un secolo fa, non da me, naturalmente ;)
Si tratta del Canthydrus diophthalmus (Reiche & Saulcy 1855) (Noteridae), una specie che personalmente non ho mai trovato sull'isola, malgrado lunghe ricerche e le cui ultime catture nell'unica località nota per la Sicilia risalgono all'ottobre del 1948, quando, come riferisce Franciscolo (1979): "...Nino Sanfilippo lo raccolse al Biviere di Lentini (SR), prima della sua bonifica..."
Da questa stessa località provenivano gli esemplari delle collezioni storiche siciliane che ho avuto modo di esaminare.
In particolare Enrico Ragusa, nel 1882, scriveva: "...negli ultimi giorni di maggio scorso, avendo fatte diverse escursioni al lago di Lentini assieme al mio amico Sig. Luigi Failla, riuscimmo in poche ore, passando la retina sulle sponde del lago, di catturare questo insetto in quantità. E' la sola località in Sicilia ove l'ho trovato, ed è difficile il prenderlo, avendo l'insetto l'istessa proprietà saltatoria delle Altiche..."
L'esemplare che oggi ho fotografato è proprio uno di quelli della serie raccolta dal Failla nel maggio del 1882 insieme all'amico Ragusa.
Intorno al 1940 il Principe Raniero Alliata di Pietratagliata (1887-1979), grande entomologo siciliano che ho avuto l'onore di conoscere personalmente, acquistò dagli eredi una parte della collezione di Luigi Failla Tedaldi.
Fu lo stesso Alliata a donarmene un esemplare, quando, ancora ragazzino, andavamo a trovarlo, mio padre ed io, nella sua (allora) splendida e per me “magica” Villa, dove custodiva la sua magnifica collezione.
Oltre che di Sicilia, la specie è nota anche dell'isolotto della Vacca (Sardegna) e della Foce del Rio Pula (CA), su segnalazione del 1991 del compianto Carlo Meloni.
Dimensioni: 3,4 mm
Porta discretamente bene i suoi anni!


Canthydrus_notula_web.jpg


_________________
:hi: Marcello Romano


Top
profilo
MessaggioInviato: 03/04/2011, 20:02 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Ho capito bene? Questa bestia salta? :?

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 03/04/2011, 23:28 
Amministratore
Avatar utente

Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
Messaggi: 7073
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Non ho, (purtroppo) un'esperienza diretta in questo senso, ma ti posso dire che anche Franciscolo (1979), nel riportare quest'osservazione del Ragusa (già riferita anche dal Porta nel 1923), scriveva: "...l'indicazione del Ragusa a proposito del salto meriterebbe uno studio morfologico; effettivamente i femori dei Canthydrus sono fortemente sviluppati rispetto alle dimensioni del corpo; per ottenere un salto del tipo di quello delle Altiche, dovrebbe esistere qualche meccanismo di "armamento" degli artri metatoracici..."
Fra i Dytiscidae questa capacità "saltatorie" sono presenti fra i rappresentanti del genere Laccophilus: quando si pescano, cominciano a saltare dentro al retino e più di una volta, specialmente col retino più piccolo, mi è capitato di vederli fare un salto col quale sono riusciti a svignarsela :o

_________________
:hi: Marcello Romano


Top
profilo
MessaggioInviato: 04/04/2011, 8:34 
Avatar utente

Iscritto il: 26/03/2010, 14:55
Messaggi: 5900
Località: Romania
Nome: Cosmin-Ovidiu Manci
Velvet Ant ha scritto:
Fra i Dytiscidae questa capacità "saltatorie" sono presenti fra i rappresentanti del genere Laccophilus: quando si pescano, cominciano a saltare dentro al retino e più di una volta, specialmente col retino più piccolo, mi è capitato di vederli fare un salto col quale sono riusciti a svignarsela :o


anche a me questo successo e mi ha lasciato con :sh:

_________________
Cosmin-Ovidiu Manci
**********************
cosmln's place - my blog
just insects
Dragonflies of Romania


Top
profilo
MessaggioInviato: 04/04/2011, 8:45 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Nel retino è successo più volte anche a me, ma non è un saltare come quello degli alticini. Sembra piuttosto un agitarsi frenetico con colpi delle zampe posteriori, simili a quelli che danno per nuotare, col risultato che spesso finiscono fuori del retino. Deve essere un adattamento sviluppato per tornare velocemente in acqua quando si trovano fuori a causa di un'onda o qualche altra causa accidentale, oppure per disorientare i predatori (terrestri), un po' come i salti degli elateridi.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 08/07/2011, 23:40 
Avatar utente

Iscritto il: 08/07/2011, 11:32
Messaggi: 536
Località: Brescia
Nome: Mario Toledo
Che mi risulti i Canthydrus non saltano. Non ne ho mai raccolto nessuno personalmente, ma conosco tanta gente che ne ha raccolti diversi in giro per il mondo e nessuno mi ha mai accennato al fatto che saltano.
Se Marcello non me ne vuole mi sento in dovere di puntualizzare che la specie africana è C. notula, molto simile a diophthalmus ma che presenta caratteri distintivi dell'edeago. C. Diophthalmus è specie mediterranea e mediorientale: Europa meridionale (molto raro), N. Africa, Turchia, Golfo Persico, Siria, Libano, Israele, ecc...

Scusa Marcello, spero proprio di non averti scocciato con questa mia osservazione ;)


Top
profilo
MessaggioInviato: 08/07/2011, 23:53 
Amministratore
Avatar utente

Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
Messaggi: 7073
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Limnebius ha scritto:
...Se Marcello non me ne vuole mi sento in dovere di puntualizzare che la specie africana è C. notula, molto simile a diophthalmus ma che presenta caratteri distintivi dell'edeago. C. Diophthalmus è specie mediterranea e mediorientale: Europa meridionale (molto raro), N. Africa, Turchia, Golfo Persico, Siria, Libano, Israele, ecc...

Scusa Marcello, spero proprio di non averti scocciato con questa mia osservazione ;)


Non posso che ringraziarti, caro Mario, per queste tue precisazioni :ok:
Come tu ben sai, a livello di idroadefagi, i miei sono ricordi "giovanili", mentre tu sei ben più aggiornato di me :)
Ti prego anzi di rivedere tutte le mie precedenti determinazioni e aggiungere le tue osservazioni ogni qual volta tu lo ritenga necessario.
Ho pensato a questo forum come spazio per accrescere le nostre reciproche conoscenze confrontandoci e correggendoci a vicenda, quando necessario: quindi vai pure tranquillo :lov2:
Sulle capacità saltatorie del C. notula non ho, ovviamente esperienza diretta, ma devo dire che Enrico Ragusa era osservatore molto attento, preciso e scrupoloso e solitamente non esagerava fatti cui aveva assistito.
Comunque chiederò ad un amico che in Sardegna ha recentemente raccolto la specie se ha potuto fare o meno analoghe osservazioni.

_________________
:hi: Marcello Romano


Top
profilo
MessaggioInviato: 09/07/2011, 3:16 
Avatar utente

Iscritto il: 08/07/2011, 11:32
Messaggi: 536
Località: Brescia
Nome: Mario Toledo
Sulle capacità saltatorie del C. notula non ho, ovviamente esperienza diretta, ma devo dire che Enrico Ragusa era osservatore molto attento, preciso e scrupoloso e solitamente non esagerava fatti cui aveva assistito.
Comunque chiederò ad un amico che in Sardegna ha recentemente raccolto la specie se ha potuto fare o meno analoghe osservazioni.[/quote]


Fami sapere, la cosa mi incuriosisce. Non appena avrò la possibilità chiederò a qualcuno che li ha raccolti in Africa o in Asia.

:hi:


Top
profilo
MessaggioInviato: 16/11/2022, 0:13 
Avatar utente

Iscritto il: 08/07/2011, 11:32
Messaggi: 536
Località: Brescia
Nome: Mario Toledo
Ciao a tutti

Approfitto di questo vecchio post per introdurre la notizia. Da oggi le specie di Canthydrus nel bacino del Mediterraneo sono due invece che una sola; dico da oggi perchè proprio oggi è uscita la pubblicazione :lol:

Infatti C. diophthalmus sarebbe la specie presente nel Mediterraneo orientale, dall'Egitto passando per Cipro, il medio Oriente, Iran, Iraq, fino ad un dato - piuttosto inaspettato - di Samarkanda.

La specie del Mediterraneo occidentale, dall'Egitto (in cui convivrebbe con diophthalmus) fino alle coste atlantiche del Marocco, comprendente anche le popolazioni europee in Sicilia (estinto), Sardegna e Spagna, il "nostro" Canthydrus insomma, adesso è C. siculus (Ragusa, 1882).

Le due specie si distinguono principalmente per le fattezze dell'edeago. Chi fosse interessato a ricevere il pdf del lavoro mi mandi un messaggio privato. Purtroppo non so come si fa a linkare un pdf su questa piattaforma :hi:


Top
profilo
MessaggioInviato: 16/11/2022, 0:29 
Avatar utente

Iscritto il: 22/05/2009, 21:00
Messaggi: 2639
Località: Pergine Valsugana (TN)
Nome: Andrea Carlin
:lov3: Fantastica bestiolina e interessantissima la notizia di Mario! :birra: Complimenti :ok:
Se fosse possibile avere la copia del lavoro te ne sarei molto grato.
:lov2:

_________________
Andrea Carlin, Pergine Valsugana (TN) carlin.andrea(AT)gmail.com

Nota: tutti gli esemplari inseriti nelle discussioni aperte da me sono da ritenere "Andrea Carlin legit" se non diversamente specificato.


Top
profilo
MessaggioInviato: 16/11/2022, 11:30 
Avatar utente

Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
Messaggi: 5005
Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Limnebius ha scritto:
Purtroppo non so come si fa a linkare un pdf su questa piattaforma

Ciao Mario, ecco fatto: QUI il collegamento al supplemento

_________________
L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


Top
profilo
MessaggioInviato: 16/11/2022, 16:52 
Avatar utente

Iscritto il: 08/07/2011, 11:32
Messaggi: 536
Località: Brescia
Nome: Mario Toledo
Livio ha scritto:
Limnebius ha scritto:
Purtroppo non so come si fa a linkare un pdf su questa piattaforma

Ciao Mario, ecco fatto: QUI il collegamento al supplemento


Sei un grande Livio! ...però bisogna che mi si spieghi come si fa per evitare altre figure di m... in futuro :lol: :lol:


Top
profilo
MessaggioInviato: 16/11/2022, 19:35 
Avatar utente

Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
Messaggi: 5005
Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Ciao Mario, ti mando informazioni per w-app, senza andare O.T. qui

_________________
L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 13 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: