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Lysandra coridon (Poda, 1761)



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 Oggetto del messaggio: Lysandra coridon (Poda, 1761)
MessaggioInviato: 27/04/2025, 15:03 
 

Iscritto il: 21/01/2024, 16:50
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Località: Montecosaro
Nome: Nicolò Beruschi
La Lysandra coridon (Poda, 1761) o anche Polyommatus coridon è un lepidottero diurno appartenente alla famiglia dei Lycaenidae e sottofamiglia Polyommatinae. La sua distribuzione, limitata alle praterie calcaree e gessose d'Europa centro-meridionale tra i 100 e i 2.000 metri di quota, riflette una storia evolutiva legata ai rifugi glaciali mediterranei. Dopo l'ultima glaciazione, la specie si espanse dai Balcani e dall'Italia lungo due rotte principali, una settentrionale verso l'Europa centrale e una alpina attraverso le Prealpi, generando popolazioni geneticamente distinte, oggi separate da barriere geografiche come i Carpazi. È opportuno ricordare che una limitata variabilità nel numero dei cromosomi non è indicativa di speciazione: esperimenti dimostrano che l'incrocio di individui appartenenti a popolazioni che hanno un numero di cromosomi leggermente diverso accade con facilità e produce una discendenza fertile; il processo di fecondazione (fusione dei gameti) implica l'incrocio di elementi cromosomici, con esclusione delle componenti sovranumerarie. Sebbene sembri che parte dell'informazione genetica vada necessariamente perduta in questo processo, l'incrocio cromosomico durante la fecondazione probabilmente non è casuale, e questo suggerisce che, se ci sono perdite, queste sono selettive e di piccola o nulla conseguenza materiale, come dimostra la vitalità della progenie. È noto che per molte specie, molti geni portati dai cromosomi sono essenzialmente ridondanti, persistendo solo come un'eredità della storia evolutiva, come per la Lysandra coridon Poda. Il maschio di Lysandra coridon ha come colore di fondo nella psa molto variabile localmente e/o regionalmente che verte sul blu-giallastro molto tenue. Nelle Alpi Giulie il maschio, nella psa ha decisamente più blu della forma nominale e senza riflessi giallastri. In Grecia il maschio, nella psa risulta più opaco, di colore blu-grigiastro con riflessi giallastri; una forma simile è presente sugli Appennini, come quelle nelle foto presenti. Anche il colore di fondo della pia e lo sviluppo dei disegni variano da regione a regione, con forme più chiare e dai disegni meno marcati predominanti nelle regioni mediterranee. Le femmine nella psa sono di colore marrone con qualche sfumatura blu-petrolio, i vari gradi di sfumatura blu sono molto rari in gran parte delle popolazioni, ma frequenti in altre. Nelle ap della psa del maschio e nella femmina, rispettivamente alla fine degli spazi delle venature s6 (poco visibile) e nelle venature s5, s4, s3, s2 e nella venatura s1 troviamo una doppia macchia nera; nella femmina queste macchie sono bordate da una leggera sfumatura arancio. Le macchie nere sono situale nell’area sub marginale con sfumature nere; nell’area marginale è presente un bordo bianco sia nell’ap che nell’aa. Nelle ap della pia del maschio e della femmina troviamo delle macchie nere rispettivamente negli spazi delle venature s1b, s1, s6, s5 rispettivamente nell’area discale. Una macchia tipica della specie la troviamo nella pia dell’ap dalla venatura v6 alla venatura v4 convergendo in una macchia nera proprio nello spazio s4, sia nell’esemplare maschio che nell’esemplare femmina. Nell’area submarginale dell’aa e dell’ap sia nel maschio che nella femmina troviamo delle macchie nere marginali con delle mezzelune nere-arancio (nella femmina sfumature arancio più diffuse) come degli ocelli che si trovano rispettivamente in ogni spazio tra le venature. L’area basale della pia dell’esemplare maschio risulta più blu rispetto all’esemplare femmina. Gli esemplari femmina di L. coridon nella pia hanno colori più scuri, tendenti al marrone con sfumature giallastre. La Lysandra coridon (Poda, 1761) compie in media una generazione annua, nei mesi più caldi: intorno giugno-agosto, questo varia a seconda delle condizioni climatiche dell’annata e della località in cui si trova l’esemplare. Questa come specificato prima predilige ambienti secchi, cespugliosi, fioriti e con erba bassa, con terreni calcarei. Le analisi genetiche rivelano che le popolazioni italiane, derivate da antichi rifugi glaciali, conservano una diversità allelica cruciale per il rafforzamento delle popolazioni nord-europee, sottolineando l'importanza di strategie transnazionali nella conservazione. Fenologicamente, i cambiamenti climatici stanno anticipando lo sfarfallamento a giugno nelle regioni meridionali, con impatti ancora non del tutto compresi sulla sincronia tra ciclo larvale e disponibilità della pianta ospite. Il ciclo vitale del Polyommatus coridon è strettamente legato a Hippocrepis comosa, pianta ospite esclusiva delle larve, e a formiche del genere Myrmica, Lasius e Formica, con cui instaura una simbiosi obbligata. Le larve secernono sostanze zuccherine da ghiandole specializzate (ghiandole di Newcomer) per attirare le formiche, ricevendo in cambio protezione dai parassitoidi. Questo rapporto mutualistico, unito alla monofagia estrema, rende la specie particolarmente sensibile alle alterazioni ambientali. L'abbandono del pascolo estensivo, l'eutrofizzazione dei suoli e la frammentazione degli habitat stanno causando un declino sia delle popolazioni di farfalle che delle formiche simbionti, con effetti a cascata sull'intero ecosistema. I maschi utilizzano superfici rocciose per il basking, raggiungendo temperature toraciche di 30-35°C necessarie per il volo nuziale, mentre le femmine adottano strategie criptiche durante l'ovideposizione, posizionando uova singole alla base delle foglie basali per evitare predatori. La pigmentazione delle ali, ricca di cristalli di guanina, svolge un duplice ruolo nella termoregolazione e nella comunicazione visiva tramite riflessi UV. Molte sottospecie, sempre univoltine di Lysandra coridon possono subire notevoli variazioni cromatiche che possono cambiare di molto le intensità cromatiche; nel nord della Grecia troviamo alcune sottospecie che subiscono notevoli variazioni cromatiche nell’esemplare femminile anche arrivando a colorazioni blu intense o blu petrolio. La deposizione delle uova sulle foglie favorisce la simbiosi con le formiche del genere Myrmica che accudiscono la larva fino a farla svernare nel formicaio.


Lysandra coridon_femmina.jpeg

Lysandra coridon_maschio.jpeg

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