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Marocco 2023 - cronaca di una spedizione sardo-vicentina



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MessaggioInviato: 06/07/2023, 12:30 
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Nome: Roberto Rattu
Ciao a tutti! Dopo essere rientrati alcune settimane fa raccontiamo la nostra ultima spedizione in Marocco, spedizione composta da me e da Giulio Montanaro. All'inizio avevo preventivato un viaggio in solitaria, così come l'anno scorso, ma poi Giulio si è unito all'ultimo minuto e così siamo riusciti a mettere assieme idee, itinerari e progetti :birra: . Il mio obbiettivo principale erano i cebrionidi ma con ampie concessioni ad altri gruppi (Coleoptera in generale, Chrysidiidae, Mutillidae, Lepidoptera e qualche altro ordine). Giulio invece si è orientato verso i coprofagi ma anche nel suo caso con generosi sconfinamenti verso altri gruppi.
Voliamo da Milano-Bergamo direzione Fez dove atterriamo verso le 13:00. Sbrigato il controllo passaporti, il cambio monetario e il noleggio auto usciamo dall'aeroporto direzione market Marjane per fare un po' di spesa (acqua, cibo, batterie stilo, acetone e altro) e poi Decathlon (tripode da pesca per sostenere le luci uv). Ci sono circa 37° con l'aria condizionata della macchina che non funziona :x . Ma poco male, la voglia di esplorare/raccogliere è talmente tanta che sopportiamo senza problemi. Il market con le sue spezie di ogni tipo, i prodotti sfusi e i profumi sono il primo biglietto da visita:
IMG_20230623_155538.jpg


market 1.jpg


market 2.jpg


market 3.jpg



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MessaggioInviato: 06/07/2023, 12:33 
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Nome: Roberto Rattu
Ci mettiamo in auto, direzione Timahdite dove scarichiamo le valigie all'auberge La Forestiere (appena fuori dalla cittadina). Ci dirigiamo verso l'Aguelmane Sidi Ali. Lì avrei intenzione di fare una caccia al lume per tentare di campionare un'entità che conosco pochissimo ma che è stata raccolta in agosto/settembre (Cebrio mediatlantis rufisternis) e di spostarmi poi, a notte fonda, verso il Col du Zad e poi verso Ait Oufella e poi tornare a Timahdite in hotel per dormire.
Arriviamo all'Aguelmane al tramonto. La strada d'accesso è stata sistemata perché una precedente struttura abbandonata è stata ristrutturata ed è diventata un hotel di lusso. Ma soprattutto in buona parte delle sponde sono presenti lungo il lato N ampi rimboschimenti di giovani pioppi debitamente recintati per sottrarli al pascolo. Ad oggi infatti solamente uno o due pioppi adulti e malandati sono presenti lungo le sponde del lago. - SEGUE...
aguelmane 1.JPG


aguelmane 2.JPG


aguelmane 3.jpg


aguelmane 5.jpg



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MessaggioInviato: 06/07/2023, 12:50 
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Nome: Giovanni Altadonna
Promette di essere un resoconto emozionante e intrigante...attendo le successive puntate :D

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"L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere"
Sir Robert Baden Powell

Giovanni Altadonna


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MessaggioInviato: 06/07/2023, 13:04 
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Nome: Roberto Rattu
Finché c'è ancora luce raccogliamo un po' di tutto ma prevalentemente tenebrionidi e carabidi sotto pietra. Poi, quando la luce solare inizia davvero a scemare sistemo due trappole luminose distanziate da circa 300 m e costituite da una bassa bacinella interrata e riempita di acqua saponata, sormontata da un piccolo treppiede da fotografia che sostiene un led uv da 10W alimentato da una power bank per telefonia (nella foto seguente non è ancora montato il treppiede con il led. L'adesivo rosso è un catarifrangente adesivo che mi permetterà di individuare la trappola in caso di spegnimento accidentale di notte):
sistemazione trappola.jpg


La notte sembra buona: è mite (ci sono circa 20°) e il vento è assente. Arrivano subito alla luce dei Pentodon, afodidi di almeno 3/4 specie, rissemini e acquatici vari, maschi di mutillidae, sfingidi e un sacco di catocala.

IMG-20230623-WA0047.jpg


IMG-20230623-WA0045.jpg


Intanto Giulio controlla al suolo e solleva pietre facendo incetta di Blaps, Morica e pimelini vari. Poi verso le 22 si solleva un vento fastidioso e di botto gli arrivi alla lampada si interrompono. Decidiamo di spostarci verso il Col du Zad e verso Ait Oufella, sono quasi le 24:00. Sistemo una trappola lungo il tragitto che ritirerò al rientro. Arriviamo ad Ait Oufella ma il vento non accenna a placarsi, facciamo dietro front, con un'ulteriore fermata al Col du Zad in mezzo alla foresta di cedro. Posizioniamo telo bianco e lampada ma arriva ben poco. Intanto faccio due passi in mezzo ai cedri con la luce frontale e trovo qualche esemplare di Callidium cedri. È un reperto interessante che contribuisce a perfezionare l'areale marocchino della specie perché nel recentissimo volume di Sama (Atlas of the cerambycidae of Europe and the Mediterranean Area. Vol. 2) l'autore non conosceva reperti del Col du Zad sebbene la presenza fosse attesa:

Callidium cedri.jpg


Di rientro controllo l'ultima trappola luminosa: ci sono solo alcuni maschi di mutillide e degli acquatici.
Intanto si sono fatte quasi le 2 e rientriamo in hotel. Buttiamo giù dal letto il padrone con qualche colpo di clacson per farci aprire il cancello (ci ha espressamente detto lui di fare così) e ci buttiamo a letto.
SEGUE...


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MessaggioInviato: 06/07/2023, 13:10 
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Nome: Roberto Rattu
Giorno due: Dopo una bella dormita (l'auberge La Forestiere è proprio una discreta struttura anche se spartana ma è il bello del viaggio :lov3: ) e una colazione abbondante (in Marocco la colazione è abbondante per davvero)...

auberge la Forestiere.jpg


colazione a. la forestiere.jpg



sistemiamo le catture di ieri, carichiamo i bagagli in macchina e ci spostiamo alla volta del Col du Zad sia per ammirare la località in piena mattina, sia per campionare in alcuni punti In particolare in una valle erbosa che avevo visitato nelle precedenti spedizioni e che aveva sempre dato soddisfazioni:

col du zad 1.jpg


col du zad 2.jpg



Ci sono abbondanti meloidi, Hymenoplia, Sphenoptera, Trichodes, Alleculidi...Giulio si dedica ai coprofagi, io raccolgo un po' di lepidotteri (Zygaena ssp., arginnidi, Melanargia), poi trovo un bel mucchio di pietre con i crisidi che vi si posano e mi installo ad attenderli:

mucchio pietre crisidi.jpg


IMG_20230624_123900.jpg


IMG_20230624_124048.jpg


IMG_20230624_124919.jpg



Dopo diverse ore, ormai soddisfatti e abbronzati, decidiamo di spostarci. Sono ormai quasi le 16 e ci dirigiamo verso Azrou. Lasciamo le valigie in un hotel abbastanza fuori dal centro, in aperta campagna, facciamo una doccia fredda (non c'era acqua calda), sistemiamo le catture del mattino e andiamo in direzione El Hajeb, dove c'è un'estesa lecceta (foret Jouaba). Vorrei posizionare alcune trappole luminose in alcune delle radure che avevo visto su Google Earth, anche per cercare un Cebrio abbastanza particolare noto di un unico esemplare raccolto da Fernando Angelini. Arriviamo al tramonto, c'è una quantità di catocala impressionante. Giriamo un po' alla ricerca di una radura appartata e priva di bestiame al pascolo. Giulio trova i primi Glaphyrus opulentus mesatlanticus e le Perotis:

IMG_20230624_181154.jpg



Dopo aver trovato una radura in decenza accendiamo le lampade. Arrivano subito, com'era anche lecito aspettarsi, tantissime catocala ma anche carabidi, diversi rizotrogini, coleotteri acquatici:

IMG-20230624-WA0077.jpg



I Cebrio purtroppo non si fanno vedere :| e così decido di prendere la frontale e fare un giretto nel sottobosco dove con il favore delle tenebre girano le Alphasida, carabidi di ogni taglia e specie e alcuni sericini sulle fronde di leccio. Intanto abbiamo fatto quasi le 2 anche questa volta e rientriamo in hotel con le provette piene. SEGUE...


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MessaggioInviato: 07/07/2023, 9:25 
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La mattina del terzo giorno, dopo la consueta colazione corazzata, decidiamo di controllare un punto non lontano da Ifrane che avevo visitato anche lo scorso anno, situato in una valle umida con altissimi pioppi, alcuni dei quali morti. È un punto che permette di poter godere di ombra, di cercare xilofagi su tronchi e ceppaie, coprofagi perché in prossimità c'è pascolo, floricoli perché nei punti assolati ci sono varie fioriture. Insomma si può fare un po' di tutto. Trascorriamo lì circa 4 ore raccogliendo buprestidi su ramaglia morta da poco di pioppo, alcuni helopini sotto corteccia, carabidi in mezzo all'erba e sotto pietra, qualche elateride e histeride nei cavi degli alberi, crisidi sui tronchi morti:
SEGUE...

IMG_20230624_154247.jpg


IMG-20230624-WA0046.jpg



IMG_20230625_114723.jpg


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IMG_20230625_123215.jpg


IMG_20230625_124821.jpg



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Ciao Roberto, interessante che tu abbia trovato i Callidium in serie di notte. Erano attivi oppure hai sollevato qualche tronco?

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Plagionotus ha scritto:
Ciao Roberto, interessante che tu abbia trovato i Callidium in serie di notte. Erano attivi oppure hai sollevato qualche tronco?

Attivi sul tronco di un cedro vivo :)
:hi:


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MessaggioInviato: 07/07/2023, 11:23 
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Verso le 17 sbaracchiamo e ci dirigiamo verso Azrou perché vorrei tentare una caccia al lume verso la località di Cèdre Gouraud e campionare in un altro punto non lontanissimo da lì. Il sole è ancora abbastanza alto anche se a tratti oscurato da nubi temporalesche che almeno contribuiscono a rendere le temperature più gradevoli. Cade anche qualche goccia di pioggia ma verso le 19 il cielo si ripulisce:

c. gourad.JPG


c. gourad2.JPG


c. gourad3.JPG



Intanto abbiamo raccolto tenebrionidi, Perotis, clitrini:

IMG_20230625_171526.jpg



Il sole è sempre più basso; ci dirigiamo prima velocemente verso Ifrane per vedere se è in attività un melolontide recentemente descritto, Maghrebotrogus ulianai, che avevo raccolto ormai tre anni fa assieme a Gian Luca Agnoli e che è noto di un'unica località, il piccolo aeroporto di Ifrane. Lo troviamo, vola radente al suolo come suo solito, e ne raccogliamo alcuni:

IMG-20230624-WA0065.jpg



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Poi ci spostiamo verso una piana sconfinata verso Azrou dove qui e lì sono presenti piante di Thymelaea:

DSC_5375.JPG



È un ambiente buono per i cebrionidi e finalmente dopo mezz'ora abbondante di ricerca infruttuosa trovo i primi esemplari :hp: . Alcuni, neosfarfallati, sono immediatamente aggrediti da grosse formiche e se si salvano sono per questo privi di alcune appendici:

IMG_20230625_194538.jpg



Altri invece in condizioni migliori sostano all'apice delle piante. Giulio trova anche un bellissimo pompilide brachittero del genere Clavelia (credo):

IMG_20230625_201630.jpg



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Ormai cala il buio e andiamo verso Cèdre Gouraud dove vogliamo lampadare. Allestiamo il solito e ormai collaudato set di luci: un lenzuolo in orizzontale con treppiede che sostiene un paio di luci a led uv e, più a distanza, due bacinelle con acqua saponata interrate e sovrastate ognuna da un led uv da 10W:

IMG_20230625_211151.jpg



Appena accendiamo arrivano subito i Cebrio, :sma: il solito stuolo di carabidi e acquatici e abbondanti Euserica. Facciamo le 23 e dato che il risultato è raggiunto, anche se non con i numeri che ci aspettavamo, ci spostiamo a Ifrane per controllare una fila di lampioni in periferia che sono sempre stati estremamente efficaci. Non rimaniamo delusi. Li percorriamo avanti e indietro trovando Bolbelasmus, Anoxia, Polyphylla, dei rizotrogini, Oryctes, Phyllognathus, sfingidi, carabidi. Verso l'una decidiamo di fiondarci a letto. SEGUE...

IMG_20230624_231658.jpg


IMG_20230625_084243.jpg


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MessaggioInviato: 07/07/2023, 18:01 
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Nome: Giovanni Altadonna
La Polyphylla è la "nostra" P. fullo?

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Nome: Jan Matějíček
Lucanus tetraodon ha scritto:
La Polyphylla è la "nostra" P. fullo?


In Marocco, Polyphylla (s.str.) fullo macrocera Reitter, 1891

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Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae


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Nome: Giovanni Altadonna
Honza ha scritto:
Lucanus tetraodon ha scritto:
La Polyphylla è la "nostra" P. fullo?


In Marocco, Polyphylla (s.str.) fullo macrocera Reitter, 1891


Grazie Jan. :ok:

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Nome: Roberto Rattu
Giorno 4: oggi ci spostiamo un po' verso sud, verso Khenifra. In particolare vogliamo girare i dintorni di Ain Leuh e del lago Ouiouane, una bella località con tanti punti da controllare. Ci mettiamo in macchina e dopo poco più di un'ora attraversiamo il centro di Ain Leuh dove ne approfittiamo per acquistare acqua e qualcosa da mettere sotto i denti (degli strani biscotti speziati che non sono male). Facciamo una fermata in una piana molto ampia bordata da bosco di cedro. Qui ci dividiamo, con Giulio che cerca coprofagi e rivolta le pietre, io che con il retino controllo fiori e ramaglia di cedro al suolo. C'è un po' di tutto: lepturini, Trichodes, apoidei su fuori di euforbia, molti lepidotteri:

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IMG_20230626_135310.jpg


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Dopo alcune ore ci ritroviamo in prossimità della macchina, mangiamo due cose in fretta e furia e riprendiamo la strada, direzione lago Ouiouane. Il navigatore ci fa fare una strada bianca, all'inizio non in cattive condizioni ma che poi peggiora soprattutto per i profondi solchi che l'acqua piovana ha scavato negli scorsi mesi. In più è stretta e con notevoli pendenze, impossibile fare inversione. Spero solo di non trovare un solco eccessivamente profondo. Stringiamo un po' :dead: :dead: . Dopo un'ora grazie al cielo sbuchiamo in una strada asfaltata e finalmente dopo mezz'ora siamo al lago.
Troviamo una stanza in un hotel che conoscevo, lasciamo i bagagli e anche se sono le 16 chiediamo se ci possono preparare qualcosa. Ci preparano te alla menta, una bella frittata aromatizzata alla curcuma, la spolveriamo in pochi secondi :p :

IMG_20230626_160437.jpg



Poi zainetto in spalla per fare due passi attorno al lago, non prima però di aver concordato la cena per le 19 perché vogliamo avere il tempo di preparare con comodo una caccia alla lampada lì vicino.
Attorno al lago ci sono alti pioppi, alcuni sani, altri sofferenti, altri morti. Questi ultimi due hanno tanti fori di uscita, sicuramente di Eurythyrea. Ci sono anche siepi di rovo fiorite dove Giulio trova alcune Cetonia funeraria e alcuni cardi con grossi megachilidi e Glaphyrus. Non possono mancare gli odonati:

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