Venerdì 8 e domenica 10, sono andato a fare due uscite entomologiche (e botaniche
) con Matteo Zugno, il nostro Xylotrechus, approfittando del fatto che passava il finesettimana a Sole Sotto (Vetto).Venerdì pomeriggio, ci troviamo verso le 15.00 circa davanti a casa mia, ci presentiamo e andiamo in macchina sotto il ponte sul Torrente Enza, che collega la riva reggiana con quella parmigiana. Lasciamo la macchina e ci incamminiamo sul bel sentiero sopra all'argine, contornato da rovi, iperici, salici, pioppi, rose canine, verbaschi e altre piante tipiche dell'ambiente ripario.
Sentiero
Iniziamo a sfalciare e ombrellare, ma troviamo poco, a parte qualche insettino caduto nell'ombrello, Stenopterus ater e rufus su fiori gialli e una bella Rutpela maculata trovata da Matteo su Rovo.
Stenopterus ater - foto di Matteo
Scendiamo dall'argine per cercare in uno spiazzo pieno di alte leguminose con fiori bianchi, su cui, sfalciando, troviamo molte Agapanthia suturalis. Proviamo ad ombrellare i giovani pioppi nelle vicinanze, ma non esce niente di interessante.
Io mentre sfalcio
Così stiamo per ritornare sull'argine quando ci cade l'occhio (e il naso) su un bell'escremento di cane. Lo ribaltiamo e vi troviamo sotto qualche bell'Onthophagus, stafilini e idrofilidi. Gli Onthophagus mi risultano 6-7 O. taurus e un O. vacca. Intanto metto il resto dell'escremento in un grosso barattolo, con l'intenzione di "lavarlo" al fiume per scovare altri coprofagi nascosti. Riprendiamo il sentiero, sfalciando qua è la, trovando Lixus, Cryptocephalus, una S. cordigera e una C. tenebricosa.
Capnodis tenebricosa - foto di Matteo
Finito il sentiero andiamo giù sul greto dell'Enza. Io lavo l'escremento in riva, non trovando niente, raggiungo Matteo che sta cercando in un'area con erbacee riparie (Verbascum, cardi, bardana, iperici e altre...).
Matteo sul greto
Esaminiamo un tronco arenato (salice?), nel quale troviamo una bella larvetta, forse di Lamiino, ora in allevamento da Matteo, percui asportiamo un pezzo del tronco. Continuiamo in questa area verde, trovando qualche Chlorophorus varius su piante dai fiori rosa. Su una pianta di Verbasco troviamo un bel bruco di Cucullia sp, pronto a impuparsi: ci portiamo a casa anche quello.
Cucullia - Foto di Matteo
Cucullia - foto di Michele
Intanto notiamo come l'acqua del fiume sia limpidissima, non è difficile vedere il fondo anche quando l'acqua è alta, mai vista un'acqua così limpida all'Enza
Ci muoviamo sul greto sassoso, ombrellando acacie, salici, canne e quant'altro, cercando un punto in cui poter passare per ritornare alla macchina. Lo troviamo dopo un bellissimo specchio d'acqua bassa, e dopo la rituale foto dei "cacciatori".
I cacciatori
Io sul greto
Oltrepassato un fitto filare di salici, ci ritroviamo nel precedente spiazzo, in cui abbiamo trovato le Agapanthia. Ci imbattiamo in un nuovo sentiero che porta in una piccola radura, dove sfalciamo, trovando però poco e niente. Ritorniamo sui nostri passi per arrivare alla macchina, e si ferma sul nostro cammino una bella libellula gialla e nera (forse un Gomphus?). Uno scatto col retino ed eccola nel flacone, pronta per i nostri esperti.
Libellula - foto di Matteo
A questo punto, ritornati alla macchina, decidiamo di fare un salto ad una grossa catasta nelle vicinanze. Purtroppo però c'è il proprietario che la sta tagliando pronta per il camino
anche se la catasta era all'ombra, e dubitiamo che avremmo comunque trovato qualcosa.Così torniamo a casa mia, dove illustro a Matteo il mio nido dell'E.I.D e facciamo qualche scambio. Dopo esserci salutati, ci diamo appuntamento per domenica.
-Continua-
In poco tempo ho riempito un flacone 
Purtroppo di coprofagi più grandi neanche l'ombra 
Intanto Matteo ombrella le querce, senza risultati 
Potresti venire assime a Matteo in agosto...