Oggi avevo in programma una bella escursione con l'Izzillo al confine tra Lazio, Campania e Molise, ma è saltata poichè sono stato male tutta la settimana. Stamattina ero ancora mezzo scassato, ma non sono riuscito ugualmente a restare a casa nell'unica mia mattinata libera, vista la giornata bellissima. Quindi me ne sono andato due o tre ore a farmi una tranquilla passeggiata a San Vittorino, a 20 minuti di auto da casa, alla base delle colline che costituiscono i primi contrafforti appenninici, in una zona che conosco molto bene, ed in cui negli anni ho raccolto oltre 60 specie di Buprestidi. Non tanto per raccogliere qualcosa, ma più che altro per fare un po' di foto e vedere se uscendo un po' riuscivo a rimettermi in sesto.
L'ambiente è piuttosto vario, anche se fondamentalmente alterato. In pratica si tratta di un'alternanza di campi coltivati, frutteti in stato di semiabbandono, oliveti in vario stato di degrado, boschetti di quercia, carpino, bagolaro, storace, rosacee varie, garighe xeriche, ginestreti, ecc.
Sul Forum credo siano già presenti foto dell'ambiente, quindi mi limito a inserire le foto delle specie di Buprestidi che ho osservato nel giro di un paio d'ore (eccetto un Agrilus indeterminato che mi è volato prima che riuscissi a fotografarlo).
Premetto che sono tutte specie comuni, senza niente di particolarmente interessante.
Appena arrivato, ecco una Anthaxia nitidula, stranamente su un fiore di ranuncolo, invece che su Rosa canina, come al solito
Dove ci sono prugnoli o, come in questo caso, Crataegus, difficilmente manca Capnodis tenebrionis
Tra le specie di un certo interesse presenti a san Vittorino possiamo inserire Anthaxia suzannae, specie la cui distribuzione in Italia è tutta da definire
Una Anthaxia del gruppo funerula. Probabilmente, dato il periodo, si tratta di Anthaxia chevrieri (qui è molto più comune A. mendizabali, che però si trova a luglio-agosto), ma è difficile dire cosa sia, anche perchè è una femmina
Un'altra Anthaxia suzannae, dove si vede un po' meglio la macchia scutellare
Anthaxia thalassophila. Un esemplare piuttosto scuro di una specie comunissima
Eccone uno più chiaro
Un maschio di Anthaxia hungarica. Ve ne sono di verdi, ed altri dorati come questo
Ed ecco una femmina, di solito col dorso più tendente al blu (oltre alla parte inferiore rossa)
Un'altra Anthaxia nitidula
Una Anthaxia scutellaris, sempre su fiore di ranuncolo, uno dei più frequentati dai Buprestidi floricoli, tanto che pochi secondi dopo ...
... sparisce la scutellaris e arriva una Anthaxia salicis! Si riconosce anche in foto dalla suzannae per la macchia scutellare emisferica, non triangolare, inoltre è di dimensioni mediamente maggiori
Quest'altro esemplare ha la macchia più definita
Su piccole cataste di legname tagliato da poco giravano alcuni Chrysobothris affinis, una delle poche specie che si trovano sulle cataste nelle zone di bassa quota del lazio.
Questo è un esemplare con colorazione più vivace del solito
Sui cespugli di rovo non poteva mancare Agrilus viridicaerulans rubi
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