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Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=412&t=46581 |
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Autore: | Julodis [ 01/08/2013, 7:35 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Che cosa strana! Quindi il maschio entra proprio all'interno del bozzolo della femmina, senza limitarsi magari a fecondarla restando aggrappato all'esterno del bozzolo? E la femmina depone dentro il suo stesso bozzolo? Da cui magari in seguito escono i bruchi al primo stadio, appena usciti dalle uova? Non sono un esperto di Lepidotteri, ma mi sembra un adattamento veramente estremo. Per portarlo al limite ci mancherebbe solo che i bruchi mangiassero i resti della madre (e forse anche del padre) prima di uscire dal bozzolo. Gli ambienti sono molto interessanti. Le saline dello Stagnone le ho visitate in passato, perchè quando andavo a trovare la famiglia di mia cognata, che ha una casa vicino Marausa, le raggiungevo a piedi. Purtroppo sempre in periodi entomologicamente strani (di solito, verso Natale). Nel tuo girare per farfalle, in posti come quello nei dintorni di Capo Feto, di cui hai messo la foto, ti è mai capitato di vedere qualche Cicindela? Sembrerebbero posti adattissimi. |
Autore: | Fumea crassiorella [ 01/08/2013, 8:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Leotta Roberto ha scritto: accoppiamento che sembrerebbe effettuarsi all'interno del bozzolo della femmina totalmente attera e poco mobile, a cura del maschio dopo una sorta di perforazione della seta, almeno da quello che ufficiosamente viene citato dai pochi fortunati che hanno potuto allevarla con successo. Molto interessante. A titolo di confronto Teia rupestris, una specie che ho allevato più volte, si comporta proprio così: femmine totalmente attere che non escono mai dal bozzolo e che vengono fecondate dai maschi che rimangono all'esterno, forando la sottile membrana di seta del bozzolo. ![]() |
Autore: | Leotta Roberto [ 01/08/2013, 9:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Il cannibalismo delle larve per i resti degli adulti nel bozzolo credo possa essere una ipotesi plausibile che avrò occasione di accertare nei prossimi giorni, tale evento fra i lepidotteri e capitato in via eccezionale su un esemplare femmina di geometride che dopo stesura a emesso uova con successive larve che hanno divorato il corpo della femmina, ma forse era dovuto a troppa fame....... Cicindella.....? Non posso mettere la mano sul fuoco come ben sai l'occhio cerca quel che vuole trovare, ma sicuramente qualcosa di simile l' ho visto presso Longarini ma non proprio a ridosso della costa, nelle rocce semi arenarie fra Marzamemi, e Portopalo se non ricordo male sotto le pietre sui calcareniti di Floresta. L'unica certezza che si trattava di coleotteri semi-brillanti non tozzi e veloci e comunque rilevati in terre sciolte non proprio troppo aride anche frammiste a rocce di varia origine .... |
Autore: | Julodis [ 01/08/2013, 16:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Vuoi dire che dalle uova di un esemplare steso a seccare ti sono usciti i bruchi che si sono mangiati il corpo della madre, non avendo altro con cui sfamarsi? ![]() Queste bestie non finiranno mai di stupirmi! Quelle che dici non so se veramente erano cicindele o altri Carabidi. Del resto, non sono un esperto di questa famiglia. Nel primo caso, con rocce semi arenarie, potrebbe essere, perchè le arenarie, sgretolandosi, producono sabbia che certamente da qualche parte si accumulerà abbastanza per costituire un habitat adatto alle larve. Non gliene serve poi molta. La stessa, comune, Cicindela campestris si può trovare in ambienti diversissimi, dalla fascia costiera fino a oltre 2000 m di quota, in genere in ambienti prativi con erbe basse. Gli basta un sentierino o il bordo di una stradina sterrata per trovare l'ambiente adatto alle larve. Sotto le pietre, invece, in Italia non ne ho mai trovate. Potrebbe essere stato qualche Chlaenius o simili. |
Autore: | Leotta Roberto [ 02/08/2013, 10:05 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Si esatto Maurizio..... un geometride verde comune sulle conifere che sembra in Sicilia costituisca taxon diverso da quello peninsulare, ma non sono un esperto del gruppo e al momento non ricordo neanche il nome ma sicuramente trattasi di un evento atipico. Cicindella.....proprio ieri in battuta notturna con un collega più "panoramicamente" entomologo del sottoscritto mi ha confermato che quelli visti da me sono Cicindella citandomi anche altre località vicine alle mie dove l'ha raccolti a titolo naturalistico, Capo Eloro (SR), L.Trearie (ME-CT) tanto per diversità di ambiente. |
Autore: | Maurizio Bollino [ 02/08/2013, 10:36 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Julodis ha scritto: Vuoi dire che dalle uova di un esemplare steso a seccare ti sono usciti i bruchi che si sono mangiati il corpo della madre, non avendo altro con cui sfamarsi? A me è successa la stessa cosa con un'Automeris ecuadoriana: la femmina era stata lasciata viva in bustina per farla deporre, e poi me la sono dimenticata fino al rientro in Italia. A Lecce ho scoperto che le larve nate si erano mangiato l'addome della femmina, per poi morire di fame. |
Autore: | Maurizio Bollino [ 02/08/2013, 10:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Qui varie immagini delle popolazioni di Crimea |
Autore: | Julodis [ 03/08/2013, 8:28 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Leotta Roberto ha scritto: Capo Eloro (SR), L.Trearie (ME-CT) tanto per diversità di ambiente. Posti che non conosco proprio, salvo averli visti ora sul web. Sembrerebbero interessanti. Mi spiace di aver potuto visitare solo poche zone della Sicilia. |
Autore: | Leotta Roberto [ 03/08/2013, 11:44 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Breve ricognizione presso il litorale di Sicilia occidentale e rinvenimento di bozzoli di Teia dubia arcerii |
Maurizio per la diversità di ambienti che offre la Sicilia neanche io che sono del luogo posso dire di conoscerla.... E' vergognoso ma non ho mai visitato Rocca Busambra e ho solo uno scorcio dei monti Sicani mentre solo recentemente ho potuto approfondire i monti del palermitano.... La Valle di Mazzara come antica suddivisione delle aree biologiche dell'isola sono un programma ancora sconosciuto per il sottoscritto carenza dovuta alla viabilità spesso scarsa con iter da girone Dantesco e all'estensione della regione. Onestamente da quel poco che ho visto della Sicilia occidentale preferisco quella orientale molto più montuosa selvaggia e più umida che offre sicuramente più possibilità per la tipologia da me cercata, basta considerare che escludendo Busambra e i Sicani di boschi di semplice roverella nell'area occidentale con mio stupore non ne ho trovato uno. Qualche leccio e fustaie di corso fluviale indigene sui monti di Palermo poi solo aree a rimboschimento forestale coltivazioni varie che ancora nella parte nord-occidentale comprendono resti di mandorlo e carrubo ma che si estremizzano in vitigni e uliveti con resti di palmeto nano nella parte più occidentale ambiente troppo antropizzato e arido...poi soliti eucalipti ailanti scarsi agrumeti rimane solo alcune zone umide litorali ma li di bosco non c'e molto... Sicuramente la mia visione e di parte se consideriamo il mondo degli insetti ma di farfalle anche le più comuni nei periodi estivi.... li neanche l'ombra ad eccezione di isolate kikke....No decisamente preferisco le mie zone almeno posso variare dai paesaggi alpini dei Nebrodi e Madonie ai deserti dune e saline di Portopalo l'Etna e un discorso a parte. |
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