Settembre non è certo il periodo migliore per cercare Buprestidi, soprattutto le specie floricole, ma qualcosa si può ancora trovare.
Stamattina avevo qualche ora libera, tra uno scrutinio e l'altro, e sono andato a fare una breve visita ad uno dei miei posti preferiti: una valletta nei pressi di Cervara di Roma, intorno a 1200 m di quota.
E' un posto dove ho trovato parecchie specie di xilofagi, di cui 3 o 4 nuove per il Lazio, e qualche cosa ci trovo sempre.
Oggi la specie più frequente era di gran lunga
Anthaxia milefolii polychloros, uno dei Buprestidi più comuni in Italia.
Un maschio cianescente di
Anthaxia hungarica. Il colore blu in questa specie è molto più frequente nelle femmine, mentre i maschi sono solitamente verdi, ma nella tarda stagione possono capitarne così.
Anche le
millefolii a fine stagione possono avere esemplari cianescenti, come questo
Questa specie era ancora abbastanza numerosa. Stranamente, tutti maschi!
Dopo una trentina di maschi, finalmente una femmina!
Questa è invece una specie meno scontata, dato il posto e il periodo, visto che
Anthaxia scutellaris è una specie prevalentemente primaverile di bassa quota, comune soprattutto lungo la costa. Nell'Appennino tra Lazio e Abruzzo ogni tanto se ne trova qualche esemplare ad alta quota (quelli che ho trovato, tra 1000 e 1500 metri ed oltre), di solito verso fine luglio e con una colorazione differente dalli normali
scutellaris, più simile a quella del gruppo
salicis.
Piuttosto comune anche
Acmaeoderella flavofasciataQui una insieme ad una
Anthaxia millefoliiE per finire, Anthaxia liae, endemismo italiano ancora non citato del Lazio, benchè la conosca per almeno tre località della regione, tra cui questa. Anche questa, un bel po' oltre la sua normale stagione.
C'era pure una Anthaxia godeti, ma non sono riuscito a fotografarla.