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l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=412&t=48187 |
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Autore: | Entomarci [ 06/10/2013, 23:49 ] |
Oggetto del messaggio: | l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Nel mese di Settembre 2013 ho trascorso una settimana di ferie all'isola d'Elba, dove ero già stato alcuni anni fa, e ho avuto occasione di riconfermare l'altissimo valore entomologico e naturalistico di questa bellissima isola. Io e mia moglie eravamo alloggiati in un albergo a Capo S. Andrea, nella parte più selvaggia dell'isola, ai piedi del Monte Capanne. Come potete vedere la macchia mediterranea è davvero impressionante qui: Ovviamente con tutta questa vegetazione è stato facile raccogliere numerose larve di cerambicidi insediati nelle più svariate essenze della macchia (lentisco, leccio, finocchietto, pino, ginepro, fico...), e sono tornato a casa con tre bei sacchi di "souvenir"... In particolare mi interessa farvi notare gli attacchi ai danni del lentisco: è facile trovare le parti parassitate, che spiccano con le loro foglie rosse nel bel mezzo dei cespugli altrimenti vegeti: Questo tipo di attacchi in genere rivela la presenza di niphona picticornis (davvero onnipresente), ma anche della più interessante deroplia troberti. La sera, osservando i lampioncini disseminati lungo i vialetti del nostro albergo, ecco un altra tipica presenza settembrina, vesperus luridus: Un altro ritrovamento eccezionale, tra l'altro nuova segnalazione per l'isola ![]() L'insetto si sviluppa nei rametti deperenti di pinus ssp., spesso attaccando legna in condizioni davvero pessime, decorticata e marcescente: Dopo attente ricerche sono riuscito ad individuare due adulti maturi in celletta, purtroppo essendo una specie protetta in Toscana posso solo mostrare un immagine di repertorio, che ritrae un esemplare da me raccolto in Sicilia alcuni anni fa: Un altro insetto molto interessante, che si sviluppa nei fusti secchi di finocchietto selvatico, è la parmena solieri ssp. lanzai, piuttosto comune e diffusa in tutta l'isola, sopratutto nelle zone costiere: La lecceta rimane comunque l'ambiente più interessante dell'isola. Moltissima massa vegetale è presente in loco, e sicuramente molte specie di xilofagi si sviluppano nei tronchi e nella ramaglia. Ho raccolto quello che ho potuto, sopratutto grazie all'aiuto di Forbix che mi ha guidato in un bosco antico ed intatto, ma sicuramente il posto merita ricerche approfondite! Riepilogando, nel breve periodo di tempo che ho potuto dedicare alla raccolta di materiale ho riscontrato la presenza di attacchi larvali su ficus a spese di rametti terminali (parmena unifasciata?); su lentisco a spese di rametti deperenti (deroplia troberti, niphona picticornis); su pinus ssp.: ramaglia deperente (oxypleurus nodieri) e rametti (pogonocherus ssp., monochamus galloprovincialis); su quercus ilex (exocentrus? niphona picticornis; callimus ssp.?, trichoferus ssp....); su juniperus (icosium tomentosum); su foeniculum (parmena solieri lanzaii). Segnalo la presenza di una specie nuova per l'isola e spero di poterne aggiungere altre l'anno prossimo con gli sfarfallamenti del 2014... In conclusione, l'Elba è davvero un gioiellino e consiglio a tutti una vacanza entomologica sul posto! ![]() |
Autore: | Julodis [ 07/10/2013, 1:19 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Di Oxypleurus nodieri non sono mai riuscito a vederne uno. Capisco anche perchè. Il legno in cui si sviluppa non è adatto alle bestie che cerco io, per cui di solito lo lascio dov'è. Ora che lo so, magari proverò a darci un'occhiata, non si sa mai. Vedo che non è citato per il Lazio, ma magari in qualche pineta piantata c'è. |
Autore: | Entomarci [ 07/10/2013, 13:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
C'é sicuramente! Se trovi della legna e vuoi mandarmi le foto delle rosure sarò lieto di aiutarti! |
Autore: | f.izzillo [ 07/10/2013, 13:23 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Hai preso un endemismo mitico?! Il famoso Forbicix leo ssp. elbanus? ![]() |
Autore: | Entomarci [ 07/10/2013, 17:16 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
non c'é retino abbastanza resistente per un pezzo d'entomologo del genere... |
Autore: | Julodis [ 07/10/2013, 19:32 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Entomarci ha scritto: C'é sicuramente! Se trovi della legna e vuoi mandarmi le foto delle rosure sarò lieto di aiutarti! Bene. La cosa più difficile sarà trovare una pineta adatta. Che tipo di ambiente preferisce? Le pinete costiere o gli è indifferente? |
Autore: | f.izzillo [ 07/10/2013, 20:05 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Julodis ha scritto: Entomarci ha scritto: C'é sicuramente! Se trovi della legna e vuoi mandarmi le foto delle rosure sarò lieto di aiutarti! Bene. La cosa più difficile sarà trovare una pineta adatta. Che tipo di ambiente preferisce? Le pinete costiere o gli è indifferente? Al Faito (NA) è a 1000 m ma le pinete dell'Elba dovrebbero essere basse. |
Autore: | Julodis [ 07/10/2013, 21:02 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Grazie. Allora proverò nelle pinete appenniniche. Quelle costiere del Lazio, oltre ad essere comunque piantate, eccetto qualche pino d'Aleppo nel retroduna, sono state perlustrate da chissà quanti entomologi, mentre gli impianti di pino appenninici sono abbastanza snobbati, e potrebbero riservare qualche sorpresa. |
Autore: | Mimmo011 [ 07/10/2013, 21:27 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
I tuoi report, Marcello, sono sempre stupendi e ricchi di notizie!!! ![]() ![]() |
Autore: | Entomarci [ 07/10/2013, 21:54 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Julodis ha scritto: Grazie. Allora proverò nelle pinete appenniniche. Quelle costiere del Lazio, oltre ad essere comunque piantate, eccetto qualche pino d'Aleppo nel retroduna, sono state perlustrate da chissà quanti entomologi, mentre gli impianti di pino appenninici sono abbastanza snobbati, e potrebbero riservare qualche sorpresa. Sull'etna l'ho trovato a quota 1600, all'elba sui 600! Nell'appennino toscoromagnolo é segnalato sugli 800 metri... |
Autore: | michele.carraretto [ 09/10/2013, 7:16 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Certo che l'Isola è bella di suo, se poi ci vai anche a raccogliere allora ... è se raccogliendo trovi ...., insomma bravo Marcello, vacanza bella e fruttifera ![]() |
Autore: | hypotyphlus [ 09/10/2013, 13:12 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Entomarci ha scritto: Sull'etna l'ho trovato a quota 1600, all'elba sui 600! Nell'appennino toscoromagnolo é segnalato sugli 800 metri... Qui di fronte, sulla costa maremmana, sta nelle pinete litoranee. ![]() |
Autore: | FORBIX [ 09/10/2013, 14:30 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Poter passare una mattinata con Marcello a "cercar legna" costituisce sempre un grande insegnamento e grazie alle sue preziose indicazioni sto facendo una cospicua raccolta di potenziali nuove specie per me e forse per l'Arcipelago......anche io, ovviamente, vi farò sapere l'esito degli allevamenti a primavera!! ![]() ![]() Grazie Marcello del bel post!! ![]() ![]() P.S. - Ovviamente tutti gli amici del forum sono sempre i benvenuti, qualora vogliano decidersi ad "attraversare" quel poco mare che separa la mia isola dal continente!!!..... ![]() ![]() ![]() |
Autore: | Plagionotus [ 17/01/2014, 21:11 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Beh Marcello, i ritrovamenti confermano la tua abilità di legnaiuolo e Cerambycidaro ![]() ![]() ![]() ![]() |
Autore: | Entomarci [ 27/01/2014, 9:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: l'isola d'Elba: un piccolo paradiso entomologico |
Plagionotus ha scritto: Beh Marcello, i ritrovamenti confermano la tua abilità di legnaiuolo e Cerambycidaro ![]() ![]() ![]() ![]() Grazie Riccardo ma se sai dove cercare dopo un pò vedi le cose in maniera diversa! Non è difficile trovare le larve dei cerambicidi, il difficile è trovare la legna giusta a colpo d'occhio senza dover asportare mezzo bosco o scortecciare centinaia di rami e tronchi, però con l'esperienza si impara non c'è niente di misterioso... In certi casi poi è davvero semplice, per esempio nel lentisco non ho scortecciato un ramo invano: era sufficiente cercare i cespuglietti rossi che facevano capolino tra le piante vegete, nel 90% dei casi c'era una larva che mangiava. Aggiungerò a seguire, in questo argomento, le immagini dei cerambicidi che nasceranno dalla legna campionata. ![]() |
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