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Spedizione modenese 100% - Grecia 2018



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MessaggioInviato: 01/02/2019, 20:58 
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Certo, siamo già nel 2019 e sono un po' in ritardo, ma quale momento migliore per mostrare un reportage di questo? Molti di noi stanno pianificando la prossima primavera e magari trovano ispirazione :D .
Il 5 giugno io e gli amici Mauro Malmusi (noto presidente del GMSN e Cerambycidaro) e Giancarlo Medici (fotografo naturalista e appassionato di lepidotteri notturni) siamo partiti per la Grecia, dove avevamo programmato di visitare la parte centrale (Meteore, Pindo e Monte Ossa).
La partenza dall'aeroporto è avvenuta senza intoppi, nonostante le martelline e i liquidi poco rassicuranti presenti nei nostri bagagli.

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L'arrivo ad Atene non ha presentato molti problemi e dopo aver preso la macchina a noleggio ci siamo subito diretti verso Trikala. Arrivati abbiamo scelto un albergo che, sicuramente abbiamo preferito per la sua posizione (a metà strada tra Kalampaka e Vlachava) ma non per il servizio :gh: . Notare le bandiere leggermente fuori moda...

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Il nostro albergatore, che abbiamo soprannominato Arsenio dal nome di un noto ladro e visto il suo nome, Arsenis, ci propone una camera e la colazione. Scopriamo che è una sorta di Salvatore de "il nome della rosa": parla una strana lingua a metà tra l'Italiano, il francese e l'inglese. Accettiamo naturalmente visto che stavamo già pensando ad altro e vista la frase "italiani very good persone", ma la mattina dopo ci propina una colazione "special my mother, very buono" che, se fosse stata solo cattiva, non sarebbe stato grave, il problema è che era pure scarsa! Ci conta i biscotti e ci da un piattino da caffè con un paio di cucchiai di yoghurt greco, in tre. Pace, ormai...
In ogni caso la vista è stupenda e l'ultimo giorno volevo tagliare un paio di rametti dal fico che si intravede in foto, ovviamente la presenza del proprietario mi ha impossibilitato a raggiungere il mio obiettivo :mrgreen: .

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Ma torniamo a noi. La sera facciamo una doccia, ceniamo con una grigliata abominevole cucinata dal nostro carceriere e poi ci dirigiamo subito verso una piazzola lungo la strada per Vlachava per fare la prima caccia del viaggio nonchè la prima lampadata con il nuovo metodo con led UV. Il sistema che si attacca alla macchina è molto pratico e ci ha dato molte soddisfazioni.

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Oedemera (oncomera) flavicans, la prima che ho visto mi ha fatto saltellare dall'eccitazione, poi dopo un paio di ore quando ne vedevo una sbuffavo :mrgreen: .
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Scarabaeus typhon, ogni tanto ne arrivava uno alla lampada...
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e ogni tanto qualcuno provava a volare
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Aplidia sp., già messe nella scatola di Scarabeidae da detrminare per Marco :birra:
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Si potevano anche scorgere di notte altre strane presenze, tra cui questi solifugi. Non sono riuscito a capire quale o quali specie vivano in Grecia e l'unico che sono riuscito ad acchiappare perchè avevo la pinzetta in tasca mi è ammuffito nel barattolo!!

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La mattina dopo facciamo un tour de force per mettere le trappole a Vlachava, a Castanea alla base del Pindo e a Kalampaka.
L'ambiente è veramente bello e facciamo già alcune previsioni visto che Mauro ci è stato alcuni anni prima.

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Ma iniziamo con qualche bestiola trovata nei due giorni successivi di permanenza alle Meteore.

Saga hellenica
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Cerocoma sp.
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Un bellissimo Neurottero
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Osmoderma sp.
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e il suo tronco con cavità
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Dorcadion (Cribrodorcadion) thessalicum thessalicum
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Mylabris sp.
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Bradyporus dasypus, un classico
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Un altro classico delle meteore, l' Aegomorphus krueperi, che ho trovato in un singolo esemplare, come sempre le prime volte capisci come cercarli e poi...vai a colpo sicuro, o quasi

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Lucanus cervus in accoppiamento nel bosco, un vero gigante
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Julodis ehrenbergi, sempre stupende e prenderle è sempre un'emozione
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Avevamo trovato, per rinfrescarci dopo le cacce al sole e per saziare i nostri stomaci un ristorantino proprio a Vlachava e proprio di fianco al boschetto dove avevamo messo le trappole. Decisamente meglio della cucina del nostro carceriere, era gestito da una signora che non aveva molti clienti ma cucinava dei piatti ottimi e abbondanti a prezzi veramente buoni, così non ci siamo fatti pregare e ci andavamo tutti i giorni :mrgreen: :mrgreen: .
Alla fine ci aveva preso in simpatia e l'ultimo pranzo ha voluto offrirci un dolce speciale e un buffet di frutta che farebbe invidia al dio Bacco...
Questo il mio piatto preferito, la moussaka (quello di Mauro, neanche a dirlo, era l'agnello in umido)
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E per finire con i vertebrati, una bellissima Testudo hermanni (mi pare di averle guardato il lato B quando ero lì e che fosse questa specie, ma non ci metto la mano sul fuoco...
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A domani per la seconda puntata :hi:

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Riccardo Poloni
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Continuiamo questo reportage con la tappa successiva del viaggio, il monte Ossa!

Il primo giorno arriviamo vicino a Spilia, dove c'è una lecceta secolare stupenda con dei pratini molto promettenti e dove troviamo molte specie iteressanti come Vadonia dojranensis, Vadonia moesiaca, Stictoleptura rufa, Stenopterus flavicornis, Agapanthia kirbyi.

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Stictoleptura rufa in accoppiamento
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Agapanthia kirbyi
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Ci siamo poi spostati verso le faggete, dove abbiamo trovato alcuni Morimus asper funereus, Stictoleptura scutellata e alcuni lepturini sui fiori. Purtroppo il sacchetto dove avevo messo tutte le raccolte della faggeta e della lampada della sera è andato perso e non so più dove sia finito :cry: . Non capisco dove possa essere visto che ho messo tutto il freezer, ma a quanto pare non c'è più.

Morimus asper funereus
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Melanargia galathea
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Dei bellissimi bruchi di Hyles euphorbiae
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Rosalia alpina alpina...a 250m sul livello del mare! La cosa incredibile è stato vedere un leccio, una quercia caducifoglie e un faggio uno di fianco all'altro.

Le cataste vengono ancora spostate sui sentieri con metodi "tradizionali"
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e questi metodi tradizionali lasciavano materiale per i nostri lavoratori...
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Terza tappa del viaggio è stato il Passo Katara, bellissimo posto in cui ci siamo potuti fermare un solo giorno. Qui abbiamo raccolto diverse cose interessanti, anche se quando abbiamo cominciato a trovare le Blepisanis vittipennis è venuto a piovere :x .

La prateria dove c'erano le Agapanthia markusi, sui cardi spinosissimi che spuntavano tra l'erba :sick:

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Agapanthia markusi

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Nella strada tra Milea e Kranea si possono trovare alcune cataste di pino, e alcuni alberi sparsi un po' malandati che possono fruttare qualche cattura interessante. Ci fermiamo con la macchina di fianco a una di queste cataste, scendiamo, mi avvicino a un tronco e vedo cadere in tanatosi qualcosa. Adesso lo piglio! Mi dico, vado e con due dita infilandomi in mezzo ai tronchi lo tiro su credendo che fosse un comunissimo Buprestis haemorrhoidalis o qualcosa di simile. Quando lo giro...si rivela essere un Buprestis splendens. Quasi non ci credevo. Ero tantato di dedicare l'intera giornata a girare attorno al pino loricato che c'era sopra la catasta e cercare di prenderne altri se ne avessi veduti volare con il retino da 5 metri, poi alla fine altre cose con le antenne lunghe mi aspettavano e abbiamo deciso che dopo una tale botta di c... non poteva essercene una seconda :mrgreen: . Purtroppo non ve lo posso mostrare perchè non l'ho fotografato per evitare che mi facesse un dito medio...
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Durante la strada del ritorno andiamo a trovare le piantine delle Blepisanis, come dicevo purtroppo ne ho trovate solo 4, perchè poi è venuto nuvolo e poi pioggia.

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L'ambiente, dove si vedono spuntare le piantine gialle. C'erano anche radure più piccole lungo la strada.
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Per finire, il giorno dopo abbiamo ritirato le trappole. Niente di speciale, però c'erano comunque 4 Potosia mirifica e diversi Purpuricenus che per la località ho tenuto. Nulla di interessante dal punto di vista dei Cerambycidae, purtroppo!

La soddisfazione maggiore ce l'hanno data le trappole per Carabus piazzate in una zona ai piedi del Pindo. In 10 trappole le catture non sono state per niente male!

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Per concludere una foto dei partecipanti ai piedi di un leccio sul monte Ossa. Da sinistra verso destra Mauro Malmusi, Giancarlo Medici e io :birra: :birra:

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Riccardo Poloni
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Nome: Alessio Morelli
Bellissimo reportage Riccardo, complimenti! :hp:

...e che dire dei posti! :shock: Ambienti veramente incontaminati, a giudicare dagli alberi maestosi e dalle specie pregiate che li abitano :o .


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Nome: Livio Mola
Plagionotus ha scritto:
Da sinistra verso destra Giancarlo Medici, Mauro Malmusi e io

:no:
Riprova Riky!
:gh:

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


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Località: Creazzo (VI)
Nome: Giulio Montanaro
Splendido reportage, bellissimi i luoghi e bellissime le bestie :hp: :hp: :hp:
Mi hai fatto venire una voglia di Grecia che non hai idea.

_________________
:hi:

Giulio


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MessaggioInviato: 04/02/2019, 13:50 
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Nome: Riccardo Poloni
Livio ha scritto:
Plagionotus ha scritto:
Da sinistra verso destra Giancarlo Medici, Mauro Malmusi e io

:no:
Riprova Riky!
:gh:


Correggo subito :gh:

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MessaggioInviato: 08/02/2019, 11:52 
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Nome: Cosmin-Ovidiu Manci
quell ”bellissimo Neurottero” e Nemoptera sinuata Olivier, 1811.
io ancora non ho mai visto Blepisanis vittipennis si puo dare un po di detagli?
E vedo che dici di Protaetia mirifica ... e presente anche in Grecia?

:hi:

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Nome: Riccardo Poloni
Ciao Cosmin, la Blepisanis puoi trovarla al Passo Katara e in generale nei dintorni del passo, nella strada che va verso Milea e nella strada che torna verso Metsovo dove c'è la sua pianta (Achillea arabica).
Le mirifica invece le ho sempre trovate in trappola, sulle querce. Alle Meteore ci sono e anche in altri posti in Grecia

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 19/02/2019, 23:55 
 

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Il grosso cerambicide azzurro è la "Rosalia alpina" ? A 9 foto dalla fine.

Non credevo ci fosse in Grecia. Piccolini per me non ne avete raccolti? Bellissime foto.
Ciao. Ci vediamo ad Entomodena
Gianfranco


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Nome: Francesco Izzillo
In Grecia la Rosalia è veramente comune.

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Francesco Izzillo


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Nome: Maurizio Gigli
f.izzillo ha scritto:
In Grecia la Rosalia è veramente comune.


Più o meno, come in certe zone del centro Italia.

La mirifica di Grecia io la conosco di due posti, dove l'ho trovata molti anni fa: la zona a querciole basse nella parte alta delle Meteore, e lungo un torrentello nei pressi di Litohoro, alla base dell'Olimpo.

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Maurizio Gigli
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Nome: Riccardo Poloni
Gianfranco ha scritto:
Il grosso cerambicide azzurro è la "Rosalia alpina" ? A 9 foto dalla fine.

Non credevo ci fosse in Grecia. Piccolini per me non ne avete raccolti? Bellissime foto.
Ciao. Ci vediamo ad Entomodena
Gianfranco


Sì Gianfranco, inoltre al Monte Ossa c'è una distribuzione della vegetazione molto particolare per cui mi è capitato di vedere a pochi metri di distanza un faggio, un leccio e una querciola. Le Rosalia le ho trovate da circa 500 metro fino a 200 metri sul livello del mare, cosa notevole per una specie che sta in faggeta. Poi più tardi escono anche più in alto ovviamente.

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Riccardo Poloni
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