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aug
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Inviato: 27/02/2020, 11:59 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44 Messaggi: 2598 Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
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Beh, per il presunto Anthracus, bisognerebbe osservare gli angoli post. del pronoto: se sono retti, è lui.
_________________ Augusto (aug) Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)
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Stefano79
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Inviato: 27/02/2020, 18:12 |
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Iscritto il: 12/07/2010, 15:33 Messaggi: 2252 Località: Casale Marittimo (PI)
Nome: Stefano Cosimi
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hypotyphlus ha scritto: Nella prima serie si è parlato di Parallelomorphus laevigatus, ma probabilmente si tratta di Distichus planus. concordo con Marco. Sono andato dietro ai primi messaggi dove di diceva del Parallelomorphus ma ripensandoci qui da noi ho sempre preso Distichus planus.
_________________ Stefano Cosimi
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hypotyphlus
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Inviato: 28/02/2020, 13:59 |
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Iscritto il: 10/05/2010, 22:31 Messaggi: 4349 Località: Gavorrano (GR)
Nome: marco bastianini
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Apoderus ha scritto: Se ritenete che qualche foto singola decente possa chiarire i residui dubbi, posso provvedere. Si Silvano, una foto singola sicuramente consente di arrivare alla determinazione.
_________________ Marco"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."François-René de Chateaubriand
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Julodis
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Inviato: 28/02/2020, 19:30 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Plagionotus ha scritto: Clickie ha scritto: Repetitia….
Nel caso particolare di Rosalia alpina, butto sul piatto una situazione che ho visto in Grecia: foresta di Lessini, in Etolìa e a pochi metri dal mare, dove non sfociano fiumi (uno un tot di km più a N). Una bella foresta planiziale con enormi frassini, su cui se la fa il longicornuto. Niente mi toglie dalla testa che ci sia sempre stata, che la fluitazione "secondaria" in questo caso non ci entri, e che semplicemente un tempo non troppo remoto la bestia mangiava frassini in piano e faggi al monte. In mezzo la foresta, che sfumava ma sempre mesofita, oggi irrimediabilmente distrutta.
Banalità, ma certe volte può far bene riepilogarle. Ciao, A. Non posso che essere d'accordo. Anche secondo me la Rosalia c'è sempre stata in pianura in alcune zone, poi frammentata per la deforestazione. In alcuni caso come nel monte Ossa c'è a quasi livello del mare perchè sta anche più in su e alcune popolazioni scendono (forse "aiutate" dalle popolazioni abbondanti che stanno più a monte). In altri casi però come Policoro o come quelle che si trovano dove dici tu. In Croazia, a diversi km dalle faggete, ho trovato Rosalia nelle boscaglie xeriche di Susani, a 600m di quota, probabilmente su frassino o meno probabilmente su quercia. É una bestia molto meno esigente di quello che pensiamo... Giusto per completare il discorso Rosalia, ricordo che Luigioni, circa un secolo fa, la trovava a Maccarese, 10 m slm, praticamente a un passo dal mare, dove di certo non arrivava dai monti, e dove presumo vivesse sui frassini, ormai quasi completamente scomparsi in quell'area. Del resto, in faggeta, ma di bassa quota (500 m), la si trova ancora facilmente ad Allumiere, che certo non è in zona appenninica.
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Clickie
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Inviato: 29/02/2020, 0:07 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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In uno dei suoi lavori, credo quello pubblicato su Fragmenta in cui riassumeva i dati allora disponibili sulle piante ospiti dei Buprestidae, Gianni Gobbi ipotizzava la possibilità che certi xilofagi "riconoscano" come affini o comunque come pabulum, piante che noi umani, seguendo i nostri criteri classificatorii, consideriamo fileticamente distanti.
Penso abbia ragione. L'ultima conferma, che Gianni all'epoca non conosceva, è stata Lamprodila mirifica (ospite abituale di Ulmus) su Celtis. Ti ricordi ? San Vittorino, Giugno di un millennio fa, due femmine ovideponenti su piccole cataste di legname di bagolaro. Una dovresti averla tu, l'altra ce l'ho in frigo….
Ad esempio consonante, Agrilus auricollis, pure lui su olmo e bagolaro. Ed è chiarissima la tendenza di certe Acmaeoderini (in senso lato) ad attaccare piante disparatissime ma piene di lattice o resina, ad esempio Acmaeodera cisti e Acmaeodera plagiata su Ficus ed Euphorbia alle Canarie, oppure Acmaeodera bipunctata (anche qui, sensu latissimo), che se la fa su legno intriso di resina o lattice (Pinus, Ficus, ecc.), se no non le piace. Un' evidente accantonamento trofico, una bella nicchia larga da occupare in solitudine.
A.
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Clickie
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Inviato: 29/02/2020, 0:57 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Volevo dire, ma l'ho dimenticato per strada nel post precedente: Fagus e Fraxinus, per la Rosalia pari son.
D'altra parte, in un passato recentissimo le foreste fluviali a galleria, ricche di frassini, probabilmente collegavano le due fitocenosi, l'una prevalentemente planiziale a Fraxinus e l'altra, prevalentemente di quote più elevate, a Fagus. O addirittura qualche tempo appena meno recente ha visto le due cenosi contigue, o perfino sovrapposte.
Ippopotami a Montesacro. Facocero sul Vomero. El Chapo a Fuorigrotta.
Di certo la giraffa a Jaffa, tra terre da pompelmi e avocado ancora selvagge.
A.
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Julodis
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Inviato: 29/02/2020, 19:35 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Povero Vincenzo! Chissà che male!
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Plagionotus
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Inviato: 29/02/2020, 20:22 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6962 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Julodis ha scritto: Povero Vincenzo! Chissà che male! Questa è per pochi
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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f.izzillo
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Inviato: 29/02/2020, 20:48 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Clickie ha scritto: Volevo dire, ma l'ho dimenticato per strada nel post precedente: Fagus e Fraxinus, per la Rosalia pari son.
D'altra parte, in un passato recentissimo le foreste fluviali a galleria, ricche di frassini, probabilmente collegavano le due fitocenosi, l'una prevalentemente planiziale a Fraxinus e l'altra, prevalentemente di quote più elevate, a Fagus. O addirittura qualche tempo appena meno recente ha visto le due cenosi contigue, o perfino sovrapposte.
Ippopotami a Montesacro. Facocero sul Vomero. El Chapo a Fuorigrotta.
Di certo la giraffa a Jaffa, tra terre da pompelmi e avocado ancora selvagge.
A. Bestia rara questa e che ancora gironzola da quelle parti!
_________________ Francesco Izzillo
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Clickie
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Inviato: 29/02/2020, 23:48 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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E' la "tettonica a placche", la deriva dei continenti. Ma nel caso in esame non parliamo di un "continente", cioè di uno che si contiene. Un facocero su quel Vomero non sarebbe sopravvissuto a lungo. Atterrato, divorato. Quando si parla di buon appetito….
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cesare RBO
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Inviato: 01/03/2020, 0:44 |
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Iscritto il: 05/11/2012, 1:00 Messaggi: 460 Località: Cagliari
Nome: cesare ancona
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Julodis ha scritto: Povero Vincenzo! Chissà che male! per il facocero...
_________________ sono l'asociale più socievole che conosca...
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Apoderus
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Inviato: 02/03/2020, 19:20 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6123 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Mi permetto di intromettermi in questa polimorfa discussione, che spazia tra Rosalia alpina e facocero, deliziosamente intrecciata con quella originale, per segnalare che ho fotografato qui l'esemplare richiesto. Se ritenete che sia utile qualche altra foto (esclusi rosalia e facocero), fatelo presente.
_________________
Silvano
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Julodis
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Inviato: 02/03/2020, 19:50 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Strana bestiolina che forse non avevo mai visto.
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Clickie
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Inviato: 03/03/2020, 0:34 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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Cita: Mi permetto di intromettermi in questa polimorfa discussione Colgo il sottile rimprovero, e rendo omaggio alla classe ed alla signorilità con cui l'hai espresso. Ma quella bestia non mi sembra una Rosalia…le macchie sono diverse
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Clickie
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Inviato: 03/03/2020, 0:44 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
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In estrema sintesi: quando uno è scemo, è scemo. Ed io, modestamente, "lo nacqui". Mi sovviene una cosa vagamente sensata. Al momento, non ricordo se Callicnemis latreilli sia presente anche in Toscana (nel Lazio c'è ancora, immagino ci sia anche sui litorali appena più settentrionali che ne condividono la morfologia delle dune, tipo Capalbio ecc.), ma ricordo che il compianto Giuseppe Cancellieri mi disse di averlo raccolto in buon numero solo laddove c'era un accumulo di legno spiaggiato in seguito alle piene invernali ed al gioco di rimando delle mareggiate. Ci farei un pensierino, magari a partire da adesso o dalla prima "finestra" di bel tempo a partire da ora. Ciao, A.
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