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A vederne di insetti...



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 25/07/2020, 11:31 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
Messaggi: 6682
Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
Tutti parlano della rarefazione degli insetti, come qui viewtopic.php?f=11&t=91435 e allora riporto sinteticamente cosa ho visto in tre escursioni tra Val d'Aosta e un cantone svizzero.

SVIZZERA: 21.07.2020: sopra Chatel St. Denis, cant. di Friburgo, stagno tra un prato e un bosco, m 1220 bella giornata di sole:
su ombrellifere, diversi cerambici come Pachytodes, Pachyta, Gaurotes, Pidonia, Alosterna, Stictoleptura, Anastrangalia, Stenurella altri sporadici come un Clytus lama, una Lepturobosca virens e alcuni Molorchus; ancora alcuni oedemeridi ma nessun altro coleottero previsto come scarabeidi, elateridi, crisomelidi, curculionidi, coccinellidi, meliridi, cleridi, cantaridi, piccoli clavicorni); vi erano pochi sinfiti, pochissimi Icneumonidi, qualche vespoideo e apoideo; nessun miride, ligeide, pentatomide o altri emitteri.
nei prati vari ortotteri, ropaloceri e bombi;
sullo stagno vari odonati in volo (Libellula, Somatochlora, Anax, Aeshna, zigotteri vari).
Non male direte, e sono daccordo in parte. I dolori vengono nelle valli aostane e qui faccio prima a dire:

val di Rhemes, verso rifugio Benevolo, via superiore, 22.07.2020 fioriture abbondantissime e varie, inizialmente breve pioggerella, poi sole caldo per varie ore poi grandinata e pioggia nel pomeriggio (ore 15):
Ropaloceri: molti Parnassius apollo e vari altre specie ma in numero esiguo, con qualche zigena;
Microlepidotteri: nulla!
Coleotteri: alcuni Larinus e poi più nulla!!! Di nessun tipo!
Emitteri: nulla!
Imenotteri: qualche vespa, rarissimi sinfiti e icneumonidi, pochissimi apoidei, alcuni Crabro sp. e basta!
Ortotteri: poche specie ma in numero.

Val Pelline, verso rifugio Prarayer, dopo la diga, lungo la via superiore del lago Place Moulin, 23.07.2020, con bel sole e ricchissime fioriture (in foto, al ritorno):
verso Prarayer.jpg


Ropaloceri: molti Parnassius apollo, molte Lycaena virgaureae e vari altre specie, con qualche zigena;
Microlepidotteri: nulla!
Coleotteri: due Larinus, due Clytra su salici e poi più nulla!!! Di nessun tipo!
Emitteri: nulla!
Imenotteri: qualche vespa e rari apoidei, e basta!
Ortotteri: poche specie ma in numero, nei prati.

Caccia notturna a Bionaz (val Pelline) con trappolina UV ai margini di un prato ma bosco di larici non lontano, sera serena del 20.07.2020:
- un Amphimallon, una sfinge, due dozzine di exx tra nottue e geometre, alcuni microlepidotteri e nessuna altro insetto!
DESOLANTE!
L'escursione svizzera ha mitigato in piccola parte l'insuccesso della spedizione.
E non tiriamo in ballo l'inquinamento luminoso o chimico dell'aria, che se vogliamo, in teoria, ce n'erano di più nella puntata svizzera.
:cry:


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 25/07/2020, 16:52 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
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Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
Ciao Giorgio,
perdona la schiettezza, forse sarò io che sono eccessivamente cauto, o forse sarà l'esperienza che ancora non ho (considerando l'età :lol: ) per poter esprimere un'opinione valida su quest'argomento, ma io questo processo di rarefazione nel numero degli individui e delle specie di insetti non lo noto :oops: (...sarò l'unico, non mi odiate!), o meglio, è sempre rimasto lo stesso, se considero la rarefazione degli insetti che si ha durante il periodo estivo dalle mie parti.
Leggendo le tue impressioni riguardo alle tue uscite, infatti, mi vengono in mente tutta una serie di esperienze fallimentari (o pseudo tali) che ho avuto negli anni qui in Abruzzo (l'ultima proprio ieri).
Posti visibilmente incontaminati, (siti spesso anche a quote elevate) ricchi di vegetazione, con fioriture di tutti i tipi, che in estate diventano dei veri e propri deserti biologici (questo ovviamente solo in apparenza), altri invece, aridi, con scarsa vegetazione, per di più secca, inspiegabilmente brulicanti di vita.
E' uno scenario che annualmente, almeno dalle mie parti si ripete, ma non vuol dire che quel posto sia così tutto l'anno. Molto spesso regala sorprese e belle catture solo in un breve/brevissimo periodo temporale, in altri casi invece bisogna accontentarsi di quello che si vede/trova (cercando sempre di non "snobbare" altre specie, magari altrettanto interessanti, solo perché non si trovano quelle prestabilite).

Con questo ovviamente non voglio di certo paragonare gli ambienti appenninici a quelli alpini, perché hanno, oltre alla geomorfologia, una ecologia e un clima (per ora) abbastanza differente, voglio semplicemente sollevare una domanda, dando per assodato che il clima sta cambiando e questo tipo di considerazione sulla rarefazione degli insetti le sento sempre più spesso.
Non sarà forse il clima che, influendo sul ciclo naturale della vita, rende le popolazioni degli insetti "inconstanti", a quindi ci appaiono meno o più frequenti rispetto ad altri periodi dell'anno o della nostra vita?

Considerando la loro elevata adattabilità, mi sembra veramente strano, che a quella quota, le specie che hai citato abbiano subito una rarefazione a causa dell'uomo (grave che voglia essere la sua azione nelle valli vicine).

Qui nel mio comune per esempio, ho ancora la fortuna di incontrare specie interessanti, nonostante il paesaggio visibilmente alterato, l'impiego di pesticidi e la continua e intensa lavorazione dei terreni nelle "normali" pratiche agricole.

Diverso il discorso invece se parliamo di zone, in Italia o nel mondo con pratiche agricole intense, inquinamento crescente e cementificazione selvaggia... :devil: .

:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 25/07/2020, 18:12 
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59
Messaggi: 3113
Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
Probabilmente il caldo precoce di quest'anno ha anticipato di molto la stagione, e ormai è tardi. La Val d'Aosta poi ci mette anche del suo, ad essere calda e avara di precipitazioni.

:hi: :hi: G.


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 25/07/2020, 21:12 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
Messaggi: 6682
Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
caro Alessio, non mi pare di aver indicato nel mio post alcuna probabile causa, anzi..."E non tiriamo in ballo l'inquinamento luminoso o chimico dell'aria, che se vogliamo, in teoria, ce n'erano di più nella puntata svizzera." esclude una delle cause che troppo spesso i "faciloni" tirano in ballo. Ho iniziato a lavorare come tecnico regionale di difesa integrata e biologica delle colture agrarie e ti assicuro che biologicamente parlando, i frutteti seguiti con tali metodi erano ricchi di specie a dispetto di qualche insetticida selettivo (!?). Ho più di sessant'anni e qualche confronto posso farlo e permettermi di dire che 40 anni fa i prati del Nerone o le valli alpine, a parità di periodo, erano ben più ricchi di biomassa di invertebrati, non parlo di numero di specie che quelle saranno ancora presenti (lo vedo quando faccio ricerche faunistiche); ho visitato le stesse valli e siti (della val Pelline in particolare) nell'agosto 2019 ed ho visto moltissimo di più; quindi il mio report era solo per dire che ho fatto escursioni ad un anno di distanza, ritrovando luoghi più spopolati di insetti (sempre biomassa) in genere, senza avanzare ipotesi particolari. Come hai detto tu, talora va bene e talora no, solo che "talora no" capita sempre più spesso e sono in buona compagnia a dirlo: come vedi dai miei post non faccio uscite mirate più di tanto e raccolgo diverse cose; coleotteri, imenotteri, emitteri, lepidotteri, con varia attenzione secondo i gruppi preferiti che pure ho in ciascuno di essi, e quindi ho quasi sempre motivo di consolarmi, ma quando non riesco a vedere in un sito e in una escursione di ore nemmeno una ventina di specie qualunque tra questi ordini complessivamente (esclusi i ropaloceri se vogliamo), rimango molto triste. Ho chiesto ai locali se quest'anno era stato climaticamente particolare ma mi hanno risposto di no, giusto per rispondere a gabrif, con pioggie e temperature più o meno normali nei periodi, magari con freddo più durevole, ma niente più. Ovunque ho camminato con temperature sopportabilissime, al contrario del 2019, molto afoso in loco.
Proverò in FVG la settimana entrante, là non si può dire che non piova. :D
Ciao a tutti. :hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 25/07/2020, 22:09 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03
Messaggi: 6300
Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
Giorgio, se volevi i carabi era sufficente andare vicino all'acqua :mrgreen: scherzo ;).

Per quanto mi riguarda da inizio anno non ho ancora fatto nessuna cacciata :o per cui non ho paragoni a cui riferirmi, probabilmente ha ragione Gabriele che quelle parti le conosce molto bene.

Quest'anno la stagione era in ritardo di circa un mese (mi sembra che alcuni anni fa successe lo stesso problema), poi abbiamo avuto un caldo esagerato in poco tempo, questo probabilmente ha impedito una corretta uscita degl'insetti.

_________________
CIAO :hi: Augusto Degiovanni

http://anthicidaeecarabidae.altervista.org


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 26/07/2020, 16:26 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
Messaggi: 2566
Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
Caro Giorgio, allora scusami per il fraintendimento, in genere siamo soliti cercare le cause di questo tipo di cambiamenti nelle attività umane, ecco perché sono arrivato a questa conclusione.

Mi scuso anche se ti ho dato l'impressione di voler mettere in dubbio la tua esperienza, non era mia intenzione :oops: .

Certo è che, se si parla della diminuzione della biomassa, si dovrebbe far riferimento a dati precisi, avvalorati da campionamenti effettuati nella stessa area (o metro quadrato che dir si voglia) in diversi periodi dell'anno, e per più anni, ricavando ovviamente il peso secco di tale materiale, altrimenti rimane una semplice congettura.

Forse, per certi versi, sono io che sono eccessivamente ottimista: dato che nella loro storia evolutiva, gli insetti sono sopravvissuti ad almeno 3 grandi estinzioni di massa, e vantano più di 350 milioni di anni di evoluzione e di specializzazione, non riesco a credere che stiano scomparendo, almeno qui da noi e in quegli ambienti ancora poco alterati, che sia a causa dell'uomo, o di qualsiasi altro fattore ambientale (hanno decisamente visto di peggio! e parlo non sono degli ordini più antichi, ma anche degli olometaboli e dei paraneotteri che citi, i quali gironzolavano per la Terra già nel Permiano).
Non so quanto i "periodi storici" contino, e quindi quanto possano essere presi in considerazione in questo discorso...

Dato che hai sollevato questo argomento, volevo semplicemente dire la mia, tutto qui :) .
Spero con queste ultime affermazioni di non alimentare in maniera negativa il dibattito.

Inoltre mi auguro di aver ragione :mrgreen: , perché se così non fosse (sarei curioso di sentire anche il parere di altri in merito), lo scenario per il futuro sarebbe veramente desolante :( .

:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 26/07/2020, 16:48 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
Messaggi: 5870
Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
quest'anno, per vari motivi, ho fatto un paio di giretti nel sito che frequento da tempo vicino a Stagno lombardo (CR) e posso confermare che non ho notato nulla di diverso rispetto agli anni passati. desidero precisare che il pioppeto in questione confina su due lati con campi coltivati, per cui presumo che il contadino possa fare uso di sostanze nocive...ciò nonostante ho ritrovato molto abbondanti Carabus italicus, diversi Carabus granulatus interstitialis, alcuni Crisomelidi e Meloidi, numerose Anisoplia tempestiva, Anoxia villosa, Amphimallon solstitiale, Amphimallon assimile, Lycaenidae e Pieridae...in sostanza nulla di diverso dal solito.
ho trappole per Carabus dalle parti di Boscochiesanuova, che andrò a togliere fra una quindicina di giorni...ed ho ho in animo di farmi un giretto in Friuli, a Tarcento, come lo scorso anno, per verificare la salute delle popolazioni di Platycarabus creutzeri creutzeri e per vedere se ritrovo altri Procerus gigas.
potrò essere più preciso in merito a fine stagione.

:birra: :birra:


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 27/07/2020, 10:09 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
Messaggi: 5570
Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Non penso voglia dire molto ma due giorni fa ho visitato 4 stazioni delle Alpi in Trentino e Veneto e, nonostante i numerosi fiori osservati, ho visto solo una specie di coleottero: Rutpela maculata :cry: . Solo molti ditteri sui fiori. Gli ortotteri erano invece abbondanti e di varie specie ma piuttosto indietro (diversi giovani di specie che in genere sono adulte già a metà luglio). Per quest'ultimo fatto non credo che la stagione fosse troppo avanzata.
Sull'Appennino invece quest'anno sono rimasto sbalordito dall'abbondanza di specie, soprattutto di coleotteri. Nei prati molte Agapanthia di 3 specie, Musaria affinis, Phytoecia di 3 specie, Opsilia caerulescens, Oberea erythrpcephala. Gli ortotteri, ad alta quota, erano indietro di circa 2-3 settimane, ma abbondavano.
In conclusione, la mia impressione è che non ci sia un calo progressivo ma che la possibilità di trovare insetti ultimamente sia sempre più dipendente dalla fortuna :oooner: . Segni di "assestamento" da parte degli insetti in risposta ai cambiamenti climatici?
Marco :hi:

_________________
La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 27/07/2020, 12:46 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
Messaggi: 9527
Località: milano
Nome: maurizio pavesi
probabilmente dipenderà da momento sbagliato/sfortuna/inettitudine del raccoglitore :mrgreen: ma quest'anno, in pianura e a basse quote in collina, per me i risultati per quanto riguarda gli imenotteri (sia sinfiti che crisidi) sono stati sostanzialmente fallimentari :cry:

e per quanto riguarda gli odonati, in almeno un sito in provincia di pavia, specie che normalmente in questo periodo dovrebbero essere abbondanti sono invece estremamente scarse :cry: :cry: (Crocothemis erythraea) o addirittura, almeno finora, del tutto assenti :cry: :cry: :cry: (Orthetrum albistylum e cancellatum)

_________________
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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 27/07/2020, 23:59 
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30
Messaggi: 7169
Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
Sono stato anche io in Val D'Aosta e Svizzera proprio una settimana prima di quella citata. (Ringrazio ancora Gabriele per i consigli :lov2: )

Confermo sostanzialmente quanto detto. Poca roba in giro e praticamente assenti cerambici e farfalle sui fiori. Credo dipendesse dal fatto che fosse molto secco nonostante tutta l'acqua che veniva giù dai ghiacciai.

Però non mi sono scoraggiato e a forza di alzare tutte le pietre che vedevo ho tirato via una moltitudine di carabidi!
Tra cui bella robetta: depressus, orinocarabus, problematicus, cycindela gallica, una nebria, un sacco di pterostichus e un tot di piccoletti da determinare!

_________________
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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 28/07/2020, 1:30 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
Messaggi: 5426
Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
Personalmente posso riportare la mia esperienza per quanto riguarda la zona di Viterbo, che è quella che indago principalmente. Sicuramente ho meno esperienza in termini di tempo rispetto a molti di voi, raccogliendo da 10 anni esatti, ma in questo tempo ho notato un grosso calo nei Coleotteri floricoli, soprattutto sulle ombrellifere che citava Andrea nell'altra discussione. Ricordo che agli inizi mi ritrovavo davanti infiorescenze di Daucus traboccanti di Cerambicidi, Buprestidi, Cleridi e molto altro, mentre negli ultimi due o tre anni trovo sostanzialmente solo Mordellidi e pochissimo altro in singoli esemplari molto sparsi.
Ho notato però una sorta di inversione nella quantità relativa dei vari ordini. Nei primi anni trovavo Coleotteri in quantità ma per raccogliere qualche Imenottero dovevo penare non poco, mentre negli ultimi due anni sto trovando una quantità di Imenotteri a dir poco impressionante. Giusto per dare un'idea, da maggio a ora in una singola località ho trovato quasi 150 specie di sole api, a cui poi vanno aggiunte decine di specie di altre famiglie, in particolare Crabronidi e Ichneumonidi. Una tale varietà me la sarei sognata fino a soli tre anni fa.

Per quanto riguarda le Alpi, visto che già diversi di voi hanno riportato esperienze in quelle zone, dal 22 al 29 agosto sarò in Val di Zoldo, provincia di Belluno. Ci sono stato nello stesso periodo (17-24 agosto) l'anno passato, con ottimi risultati entomologici, vedremo se la situazione sarà cambiata in un anno esatto.

marco villa ha scritto:
Sull'Appennino invece quest'anno sono rimasto sbalordito dall'abbondanza di specie, soprattutto di coleotteri. Nei prati molte Agapanthia di 3 specie, Musaria affinis, Phytoecia di 3 specie, Opsilia caerulescens, Oberea erythrpcephala. Gli ortotteri, ad alta quota, erano indietro di circa 2-3 settimane, ma abbondavano.

Stessa situazione osservata a fine giugno sull'Appennino modenese, Coleotteri in quantità e anche molti Imenotteri, in particolare una bella varietà di Sinfiti (devo contarli, ma credo siano una ventina di specie).

gomphus ha scritto:
e per quanto riguarda gli odonati, in almeno un sito in provincia di pavia, specie che normalmente in questo periodo dovrebbero essere abbondanti sono invece estremamente scarse :cry: :cry: (Crocothemis erythraea) o addirittura, almeno finora, del tutto assenti :cry: :cry: :cry: (Orthetrum albistylum e cancellatum)

Questo l'ho notato anche io nel Lazio. Non conosco assolutamente gli Odonati e non saprei dire che specie fossero, ma diverse libellule che vedevo gli anni passati quest'anno non si sono minimamente viste. In compenso è pieno di Calopteryx haemorrhoidalis, che negli anni passati vedevo sporadicamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 28/07/2020, 8:34 
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Iscritto il: 12/07/2010, 15:33
Messaggi: 2252
Località: Casale Marittimo (PI)
Nome: Stefano Cosimi
Dico anche io la mia brevemente perchè qualcosa di diverso ho notato pure io dalle mie parti. Causa pandemia ho potuto controllare più assiduamente tutta la zona intorno casa (Toscana, provincia di Pisa, bassa collina) e rispetto agli anni scorsi ho notato soprattutto che si è contratto il periodo in cui si trova parecchia roba. Soprattutto i floricoli li ho trovati in un ristretto momento a primavera e con un numero di specie più basso rispetto al solito. In compenso ho trovato specie che non avevo mai visto. Poi appena è iniziato un po, il caldo.... sparito praticamente tutto tranne i mordellidi e i ditteri sulle ombrellifere.
Suppongo che sia dovuto soprattutto alla stagione e agli sbalzi improvvisi di temperature.

_________________
Stefano Cosimi


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 28/07/2020, 13:07 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
Messaggi: 9527
Località: milano
Nome: maurizio pavesi
Andricus ha scritto:
... e anche molti Imenotteri, in particolare una bella varietà di Sinfiti (devo contarli, ma credo siano una ventina di specie)...

ah sì :p :p :p :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: ?

_________________
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Immagine maurizio


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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 30/07/2020, 11:08 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
Messaggi: 6682
Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
Dice Marco: "Non penso voglia dire molto ma due giorni fa ho visitato 4 stazioni delle Alpi in Trentino e Veneto e, nonostante i numerosi fiori osservati, ho visto solo una specie di coleottero: Rutpela maculata :cry: ".

IO NEMMENO QUELLA! :devil:
:hi:


Ultima modifica di Chalybion il 30/07/2020, 11:16, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: A vederne di insetti...
MessaggioInviato: 30/07/2020, 11:11 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
Messaggi: 6682
Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
Alessio89 ha scritto:
Caro Giorgio, allora scusami per il fraintendimento, in genere siamo soliti cercare le cause di questo tipo di cambiamenti nelle attività umane, ecco perché sono arrivato a questa conclusione.

Mi scuso anche se ti ho dato l'impressione di voler mettere in dubbio la tua esperienza, non era mia intenzione :oops: .

:hi:


Nessun problema Alessio, ribadisco che il mio topic era solo un resoconto di viaggio e nulla più: non volevo drammatizzare oltre un'uscita non soddisfacente come tante altre negli anni; come detto, appena l'anno scorso era andata molto meglio. Evidentemente un andamento stagionale meno regolare ha sregolato le popolazioni.
:hi: :hi:


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