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Pietramora, Appennino romagnolo



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 Oggetto del messaggio: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 28/02/2024, 21:51 
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Nome: Marco Villani
Nelle ultime settimane (finché non mi si è rotta la macchina :cry: ) ho frequentato la località di Pietramora, nel basso Appennino romagnolo, non lontano da Faenza. Ho conosciuto questa stazione precisa grazie ad Alfio Mingazzini, instancabile entomologo romagnolo nonché mio "mentore" per quanto riguarda la ricerca dei coleotteri del suolo :birra:
Vi presento le foto fatte durante l'ultima uscita sul posto, una settimana fa.
L'area è caratterizzata da una formazione geologica localmente denominata "spungone", ovvero calcare organogeno risalente al Pliocene, la quale emerge per pochissimi ettari lungo una stretta fascia spezzata che si estende dalla valle del Lamone a quella del Savio. Questo calcare, molto ricco di fossili, è completamente circondato dalle argille plioceniche, le quali creano il caratteristico paesaggio a "calanchi".
Il mio obiettivo, in questa località, è la coleotterofauna endogea, che localmente è piuttosto ricca per via della natura della roccia calcarea, la quale si sfalda in piccoli frammenti che vanno a creare un ambiente ideale per questi artropodi. In particolare mi interessava raccogliere il curculionide Raymondionymus mingazzinii, descritto di alcuni esemplari raccolti in grotta negli anni '80 e di cui non si ha più avuto notizia. Mi è bastato indagare un pochino per scoprire che in realtà la specie è presente anche in ambiente endogeo, in altre stazioni di questa ristretta formazione geologica.
Comincio con una foto realizzata lungo la strada sterrata che porta sul posto.
pietramora affioramenti spungone.png


Qui ho messo in evidenza l'affioramento di calcare, quasi completamente inglobato nelle argille circostanti.
pietramora affioramenti.png


Proprio l'esiguità di questi affioramenti, circondati da suoli completamente inadatti alla maggior parte degli endogei, rende specie come Raymondionymus mingazzinii molto rare e vulnerabili.
La zona da me indagata è quella solcata dal torrente Albonello, che localmente crea queste splendide gole.
pietramora gola albonello merdone cazzoide.png


E' presente anche questo piccolo rio, che evidentemente conserva l'acqua in delle pozze per tutto l'anno dato che c'erano dei pesci :)
pietramora TORRENTE CATARRO SCHIFOSO.png


Credo che in primavera possa ospitare qualche bel coleottero acquatico.
pietramora torrente pozza.png


Io però mi sono concentrato su una parete calcarea alla cui base, durante l'uscita precedente, avevo trovato alcuni Paramaurops diecki assembrati sotto una pietra.
pietramora ambiente kl.png


Come vedete mi porto il secchio e i giornali per lavare il suolo sul posto. Il secchio lo riempio nel torrente Albonello che scorre a poche decine di metri di distanza. Davvero comodo! :D
La fortuna è dalla mia parte e il primo Paramaurops lo trovo a vista, dentro al buco in cui stavo scavando.
Poi un altro esemplare lo trovo sotto sotto una pietra interrata.
20240216_153923 - Copia (2).jpg


Sotto pietra e a galla nel secchio trovo anche Parabathyscia e Tychobythinus.
Questi i buchi: profondità di circa 30-40 cm, a contatto con la roccia, specialmente dove il terreno è compenetrato da pietruzze e radichette.
pietramora BUCO UNO.png


In particolare questo buco mi era parso il più promettente. Proprio da esso mi è uscita la bestia più interessante della giornata.
pietramora BUCO DUE DIO.png


Questo è il bottino di esemplari raccolti a vista.
pietramora insetti endogey.png


A casa ho poi individuato altre Parabathyscia che scorrazzavano nel detrito lavato, ed altre sono cadute nei selettori di Berlese insieme a numerosi Tychobythinus gladiator e Anommatus diecki.
Poi, mentre frugo a vista nel detrito già posizionato sul Berlese, ecco la sorpresa :D
raymondionymus.png


Un bel maschietto di Raymondionymus mingazzinii! Per quanto ne so, queste sono le prima foto di una specie i cui esemplari noti si contano sulle dita di una mano e raccolti da solo 2-3 persone.
L'esemplare è uscito proprio dal buco che mi sembrava più promettente. Ecco perché è importante tenere separata la terra dei singoli prelievi ;)
Ho provato a fare una foto leggermente più decente ad un esemplare di Raymondionymus mingazzinii (questo della collezione Mingazzini) ma i mezzi sono quelli che sono :oops:
Screenshot_20240126-100852_Drive - Copia.jpg


Questo invece è il Paramaurops diecki.
pietramora paramaurops.png


Prossimamente aggiungerò anche le foto degli esemplari che mi sono scesi, e che tutt'ora continuano a scendere, dai selettori di Berlese.

Marco :hi:

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La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]


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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 28/02/2024, 22:32 
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
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Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
Bello!!!

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Daniele


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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 29/02/2024, 9:49 
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Iscritto il: 05/05/2016, 11:22
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Località: Santa Maria delle mole, Marino, Rm
Nome: Roberto Vanzini
Marco complimenti, l'ambiente è veramente bello e promettente. Gran belle specie, tienici aggiornati :birra:
Visto che le foto le hai scattate magari aggiungi delle discussioni singole per le varie specie così le possiamo inserire nei forum dedicati :birra:

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Roberto Vanzini


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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 29/02/2024, 23:29 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
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Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
wgliinsetti ha scritto:
Visto che le foto le hai scattate magari aggiungi delle discussioni singole per le varie specie così le possiamo inserire nei forum dedicati


Giusto! Ho appena aperto una discussione per il Raymondionymus mingazzinii, che mancava sul forum.
:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 01/03/2024, 9:40 
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Iscritto il: 05/05/2016, 11:22
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Nome: Roberto Vanzini
Grazie Marco :hi:

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Roberto Vanzini


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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 02/03/2024, 9:18 
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Nome: Augusto Franzini
Rabbrividisco per il freddo e la fatica, ma invidio. Bel lavoro!
Carabidi?
:hi:

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Augusto (aug)
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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 03/03/2024, 13:03 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
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Nome: Marco Villani
aug ha scritto:
Rabbrividisco per il freddo e la fatica, ma invidio. Bel lavoro!
Carabidi?
:hi:


Freddo mica tanto... c'erano quasi 20 gradi lì a febbraio :( Almeno le piogge sono abbondanti.
La fatica in questo caso non è tanta: potendo lavare sul posto non devo portarmi i sacchi di terra in spalla (e in ogni caso il parcheggio è vicino). Faccio moooolta più fatica quando vado a prendere le Typhloreicheia in un posto non troppo lontano. Lì servono 20-30 minuti a piedi, che con 30 kg di terra in spalla (non c'è acqua per lavare) diventano interminabili :dead: Se poi il peso dello zaino porta alla rottura di uno degli spallacci dello zaino... :devil:

:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 03/03/2024, 13:55 
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Tocca andà in giro con la cariola dei muratori :mrgreen:

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Roberto Vanzini


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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 03/03/2024, 15:34 
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Nome: Marco Villani
wgliinsetti ha scritto:
Tocca andà in giro con la cariola dei muratori :mrgreen:

Ci ho seriamente pensato! :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 03/03/2024, 19:39 
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Iscritto il: 05/05/2016, 11:22
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Località: Santa Maria delle mole, Marino, Rm
Nome: Roberto Vanzini
Infatti te l'ho detto perchè anche io avevo fatto il pensiero :gh:
Quando la terra è tanta, farsi i chilometri carichi è dura.

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Roberto Vanzini


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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 22/03/2024, 16:31 
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Nome: Marco Villani
Questi sono alcuni altri endogei presi a Pietramora (scesi dai selettori).
2 specie di Leptotyphlinae: Gynotyphlus perpusillus e Cyrtotyphlus convexus. Il primo è più diffuso nella zona ed esce praticamente da qualsiasi campione di terreno prelevato. Il secondo è invece un po' più esigente dal punto di vista ecologico e lo trovo solo alla base dei roccioni.
20240312_221547.jpg


Anommatus diecki, specie partenogenetica che ho preso solo in un punto in questa località (anche a vista dentro le radici).
20240312_221721.jpg


Ferreria marqueti: simile al Raymondionymus (con cui convive) ma molto più comune e diffusa.
20240312_221308.jpg


Le 4 specie qui sopra sono elementi comuni e diffusi, tipici del medio e basso Appennino romagnolo.
:hi:

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 Oggetto del messaggio: Re: Pietramora, Appennino romagnolo
MessaggioInviato: 22/03/2024, 17:13 
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Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
Bella documentazione :birra:

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