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Il boschetto di Alfonsine
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Pagina 8 di 8

Autore:  Julodis [ 05/03/2016, 17:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

marco villa ha scritto:
un curculionide verde lucente


probabilmente Aulacobaris.

Autore:  marco villa [ 05/03/2016, 17:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

Julodis ha scritto:
marco villa ha scritto:
un curculionide verde lucente


probabilmente Aulacobaris.


Grazie. Quando posso faccio foto migliori.

Autore:  Daniele Maccapani [ 05/03/2016, 19:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

Ciao Marco,
prova a confrontare i "giallini" con Pseudotomoderus impressicollis - Anthicidae Pseudotomoderini :) Non si vede molto bene, ma aspetto e dimensioni corrispondono.

PS:
marcovilla ha scritto:
Non c'è certo una varietà pari a quella che incontra Daniele sul Po, ma sono soddisfatto per la presenza di alcune specie a me nuove.

In realtà per aver raccolto tutto in un'unica uscita è una gran bella varietà, io spesso trovo molto meno; gli ambienti lì da te mi sembrano fra l'altro molto meglio conservati rispetto alle sponde del Po qui da me (da me le zone di golena ampie dove potrebbero sorgere bei boschetti ripari sono tutte trasformate in pioppeti coltivati, e le zone più strette vengono spesso falciate e sono interamente invase da Amorpha fruticosa, che sta causando nelle zone umide un disastro uguale a quello che nei boschi interni sta facendo l'ailanto :cry: Ho visto vecchie -ma neanche tanto- foto dell'argine del Po qui a Mesola coperto da bellissimi canneti e fragmiteti, oggi praticamente scomparsi e sostituiti dall'amorfa :( :cry: ).

A domani ;) :hi:

Autore:  marco villa [ 05/03/2016, 20:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

Daniele Maccapani ha scritto:
Ciao Marco,
prova a confrontare i "giallini" con Pseudotomoderus impressicollis - Anthicidae Pseudotomoderini Non si vede molto bene, ma aspetto e dimensioni corrispondono.


Sembra proprio lui! Grazie :birra:

Daniele Maccapani ha scritto:
In realtà per aver raccolto tutto in un'unica uscita è una gran bella varietà, io spesso trovo molto meno; gli ambienti lì da te mi sembrano fra l'altro molto meglio conservati rispetto alle sponde del Po qui da me (da me le zone di golena ampie dove potrebbero sorgere bei boschetti ripari sono tutte trasformate in pioppeti coltivati, e le zone più strette vengono spesso falciate e sono interamente invase da Amorpha fruticosa, che sta causando nelle zone umide un disastro uguale a quello che nei boschi interni sta facendo l'ailanto Ho visto vecchie -ma neanche tanto- foto dell'argine del Po qui a Mesola coperto da bellissimi canneti e fragmiteti, oggi praticamente scomparsi e sostituiti dall'amorfa ).

A domani


Però, guardando la tua discussione sulle golene del Po, vedo che hai molte specie a me mancano, come i Chlaeniellus nitidulus e in Panageus cruxmajor (se quando li trovi me ne tieni qualcuno, te ne sarei grato :) ). Qui trovo più che altro specie banali. Il problema principale è il gambero che ha fatto estinguere tutte le entità strettamente legate ad ambienti umidi e quindi permangono solo specie marginali.

Riguardo all'amorfa, qui costituisce un problema più che altro su alcuni argini. Altrove il fragmiteto diventa persino troppo esteso riducendo la flora dulciacquicola.

A domani :hi:

Autore:  marco villa [ 30/06/2016, 13:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

Ancora non avevo messo le foto della III stazione della Riserva di Alfonsine.
Questa comprende un triangolo di terra fra 3 canali denominata appunto "Boschetto dei Tre Canali", un piccolo boschetto igrofilo con anche uno stagno. Inoltre sono comprese nell'area rimboschimenti recenti lungo i canali e tre bacini artificiali (in realtà sono dei ritagli sopravvissuti alla bonifica dell'ampia valle a nord-ovest di Alfonsine e per questo ricchi di specie superstiti).
Domenica sono partito in bici per visitare uno dei bacini che non avevo ancora visitato. Incredibilmente è già quasi completamente secco. Non so se sia per cause naturali o se il Comune abbia interrotto le comunicazioni con il canale che lo alimenta per pulire il fondo.
foto.giugno.16 018.JPG



Sulle sponde sono presenti alcuni grossi salici che questo inverno tornerò a scortecciare.
foto.giugno.16 019.JPG



Dopo aver raccolto qualche bembidino sotto le croste di fango del bacino in secca, mi dirigo verso il Boschetto dei Tre Canali vero e proprio.
Ecco uno dei canali con splendide fioriture sulle sponde. Sulla destra il Boschetto.
foto.giugno.16 022.JPG



Vista del boschetto con molta necromassa legnosa al suolo in una zona stagionalmente allagata.
foto.giugno.16 025.JPG



Nella parte ovest c'è anche uno stagno circondato da Phragmites e Iris.
foto.giugno.16 026.JPG



Sul fango correvano milioni di piccoli bembidini di almeno tre specie. Raccolgo anche i miei primi Agonum (Agonum) marginatum e l'ortottero Pteronemobius heydenii.

Ecco quanto raccolto.
foto.giugno.16 026.JPG



I Bembidiina piccoli mi sembrano B. quadrimaculatum, B. articulatum ed un Ocys che non conosco (come se avessi molti Ocys in collezione! :no1: :no1: ). I più grandi, che erano anche i più comuni sul fango fresco, mi ricordano molto Bembidion fumigatus ma è una ipotesi supportata esclusivamente da confronti fotografici. Nei prossimi giorni proverò a seguire le chiavi di Neri et alii sui Bembidiina italo-corsi.

:hi:

Allegati:
foto.giugno.16 028.JPG


Autore:  marco villa [ 15/01/2017, 14:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

Qualche foto per mostrarvi il Boschetto dei Tre Canali in veste invernale (anche se la neve non si è ancora vista).
Con questo freddo, i canali e i fossi sono per la maggior parte ghiacciati.
alfonsine14genn 001.JPG


alfonsine14genn 002.JPG



L'ingresso alla riserva.
alfonsine14genn 003.JPG



Gran parte dell'area è allagata (come di consueto per il periodo), o meglio, congelata.
alfonsine14genn 007.JPG



Per chi sa di cosa parlo sarà facile notare le somiglianze con l'oasi di Punte Alberete :) .
alfonsine14genn 008.JPG



L'obbiettivo principale era di ritrovare l'Agonum (Agonum) marginatum in svernamento, preso quest'estate ai margini dello stagno.
Dopo un po' scorgo un fondo schiena verde lucente :hp:
alfonsine14genn 009.JPG


alfonsine14genn 010.JPG



Eccolo in tutto il suo splendore :hp:
alfonsine14genn 012.JPG



Decido poi di visitare i bacini sull'altra sponda del canale. In particolare volevo vedere quello posto più a ovest, che dovrebbe essere il più interessante per le basse sponde e la vegetazione a fragmiteto e cariceto.
Così tento un guado del canale, ma finisco con l'acqua fino alla coscia e gli stivali sprofondati nel fango :no1: :sick: . Fortunatamente ricordavo la scena del programma televisivo "Bear Grylls - L'ultimo sopravvissuto" dove Bear spiegava come uscire dalle sabbie mobili (ossia: fare "la scala all'indietro") :to: . Appena uscito dall'acqua, alzo gli occhi e mi accorgo di uno spettatore: un signore era sull'altra sponda e mi guardava stupito. Mi consiglia di fare il giro lungo perché con gli stivali bassi non è possibile effettuare il guado.
Così torno indietro fino alla strada e passo sull'altra sponda del canale. Qui ritrovo il signore, che mi spiega di essere il proprietario di due di quei bacini. Mi racconta inoltre del suo impegno volto alla conservazione della natura, del fatto che è da tutta la vita che scava stagni e che pianta alberi per creare ambienti.
Mi dice inoltre che lo scorso anno il proprietario del bacino di fianco al suo, il migliore dal punto di vista naturalistico (quello di cui ho parlato poco sopra), ha deciso di interrarlo e di farci un campo di grano. Ed è un'area SIC e ZPS della Rete Natura 2000! Non ho parole. Spero si riesca a fare qualcosa per non lasciare impunite queste trasgressioni e per scavare nuovamente lo stagno.
Ecco una foto satellitare di come appariva lo stagno.
stagno.png



Ed ecco come si presenta adesso.
alfonsine14genn 020.JPG



Fortunatamente gli altri bacini, almeno per ora, sono salvi, grazie alla buona politica del proprietario (dotato di una grande coscienza naturalistica), che mi mostra un canale ed alcuni argini appena spianati sui quali, la settimana prossima, pianterà delle siepi di alberi.
alfonsine14genn 022.JPG



Questo è uno dei due bacini rimasti.
alfonsine14genn 021.JPG



Ciao.
Marco.

Autore:  Daniele Maccapani [ 15/01/2017, 14:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

Cita:
Mi dice inoltre che lo scorso anno il proprietario del bacino di fianco al suo, il migliore dal punto di vista naturalistico (quello di cui ho parlato poco sopra), ha deciso di interrarlo e di farci un campo di grano. Ed è un'area SIC e ZPS della Rete Natura 2000! Non ho parole. Spero si riesca a fare qualcosa per non lasciare impunite queste trasgressioni e per scavare nuovamente lo stagno.

Dipende... di per sé un'area Natura2000 è protetta e non si potrebbe assolutamente fare una cosa del genere.
Però alcune ZPS sono state create con fondi europei che finanziano agricoltori che decidono di convertire campi agricoli poco fruttuosi in aree umide impegnandosi a non toccarle per un certo periodo di tempo (che normalmente è di 10 o 20 anni, durante i quali ricevono compensi adeguati a risarcirli per la mancata produzione). passato questo periodo di tempo sta all'agricoltore decidere se rinnovare l'impegno o riconvertire l'area umida in campo agricolo. Presumo che questo sia il caso da te illustrato :( (però bisognerebbe verificare per assicurarsi che sia così e abbia le carte in regola per fare quello che ha in mente di fare... :twisted: )

Comunque il tuo racconto è davvero bello, fa molto piacere leggere di persone così interessate e impegnate nella conservazione. :hi:

Autore:  Nicola [ 15/01/2017, 21:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

marco villa ha scritto:

Decido poi di visitare i bacini sull'altra sponda del canale. In particolare volevo vedere quello posto più a ovest, che dovrebbe essere il più interessante per le basse sponde e la vegetazione a fragmiteto e cariceto.
Così tento un guado del canale, ma finisco con l'acqua fino alla coscia e gli stivali sprofondati nel fango :no1: :sick: . Fortunatamente ricordavo la scena del programma televisivo "Bear Grylls - L'ultimo sopravvissuto" .

Ancora in acqua :lol1: :lol1: :lol1: !!! Era fredda almeno :to: ? Fortuna che nella nostra infanzia c'era Bear :) , (tanto per restare in tema) hai visto quella puntata in cui è nel deserto e per cena si è fatto una pallina cruda di coleotteri ortotteri e mantodei attirati dalla luce del fuoco? :dead: :dead:
:hi:Nik

Autore:  marco villa [ 15/01/2017, 21:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il boschetto di Alfonsine

Nicola ha scritto:
marco villa ha scritto:

Decido poi di visitare i bacini sull'altra sponda del canale. In particolare volevo vedere quello posto più a ovest, che dovrebbe essere il più interessante per le basse sponde e la vegetazione a fragmiteto e cariceto.
Così tento un guado del canale, ma finisco con l'acqua fino alla coscia e gli stivali sprofondati nel fango :no1: :sick: . Fortunatamente ricordavo la scena del programma televisivo "Bear Grylls - L'ultimo sopravvissuto" .

Ancora in acqua :lol1: :lol1: :lol1: !!! Era fredda almeno :to: ? Fortuna che nella nostra infanzia c'era Bear :) , (tanto per restare in tema) hai visto quella puntata in cui è nel deserto e per cena si è fatto una pallina cruda di coleotteri ortotteri e mantodei attirati dalla luce del fuoco? :dead: :dead:
:hi:Nik


Che strazio vedere che fine facevano quei bei Mantrodei... :no1:

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