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Gravina di Laterza (Puglia)



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Gravina di Laterza (Puglia)
MessaggioInviato: 12/05/2020, 0:59 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
Luogo già presente sul forum con alcune foto di Pantaleoni.

Butto giù i miei due di coppe, forse ho avuto luce più clemente.

Vegetazione da uscire pazzi, c'è un "catalogo" di essenze arboree ed arbustive mediterranee che non finisce mai, ditene una e c'è. Perfetta mescolanza di specie orientali ed occidentali, inversione termica e vegetazionale degli ambienti di forra, e su tutto riluce la rara e localizzata Quercus trojana, in una delle sue stazioni più ricche.

Vale sempre come invito ad andarci a raccogliere, magari insieme. Le foto a fine maggio, Capnodis cariosa atterrata su un giovanissimo Pinus halepensis (che credo qui sia spontaneo), appena appena sconcertata….

Ciao, A


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 Oggetto del messaggio: Re: Gravina di Laterza (Puglia)
MessaggioInviato: 12/05/2020, 7:50 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25
Messaggi: 4890
Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
Meraviglioso ! :lov3:

_________________
Loris


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 Oggetto del messaggio: Re: Gravina di Laterza (Puglia)
MessaggioInviato: 12/05/2020, 8:35 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
Messaggi: 9646
Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
Queste mi mancano... :(

_________________
Francesco Izzillo


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 Oggetto del messaggio: Re: Gravina di Laterza (Puglia)
MessaggioInviato: 15/05/2020, 22:18 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
Messaggi: 1983
Nome: Andrea Liberto
Le gravine che ho visto, tutte diverse. Quella di Castellaneta, ad esempio, stretta e profonda, ombrosa.
Questa di Laterza ampia e soleggiata e molto più ricca di essenze.

Quercus trojana, Q. ilex (arroccata perlopiù sui margini del "taglio"), sul tavolato Ulmus, una betulacea che non ho ben capito se Carpinus o Ostrya, Pirus, Crataegus, orniello, lentisco, terebinto, ginepro, fabacee arbustive varie, cisti di due specie, Thymus spp., orchidee di almeno 7-8 specie, minuscoli Iris nero-viola, Centranthus ruber, ferule, ecc.

Sul fondo (dove non siamo riusciti a scendere, causa pioggia), mi è sembrato di indovinare salicacee e oleandro.

E' evidente che queste gravine, nell'area dove si sviluppano che è tra le più sfruttate e manomesse del Paese, rappresentano l'ultimo rifugio della vegetazione spontanea, sebbene molto compromesse da pascolo, incendi, e da tutti i mali che sappiamo. Come si vede in alcune foto, all'orizzonte solo serre sotto teli di plastica.
Purtroppo, temo rappresentino ormai solo corridoi a fondo cieco.

Personalmente, immagino una ricca fauna di buprestidi che attende solo di essere "inventariata", ma non mi risulta che le gravine siano mai state investigate seriamente da qualche "buprestidologo". Invece tocca andarci, in epoche propizie e per più anni. Sono convinto che ci siano delle sorprese in attesa.

Quindi:

Scivola nella macchia
il cacciator cortese,
sebbene a fine mese
le bollette ha da pagar.

Occhio di falco,
passo di gatto,
tremano dentro ai fori
i bupresti tutti d'or.


Ciao, A.


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