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Triops cancriformis (Bosc, 1801) - Crustacea Notostraca Triopsidae

2.II.2007 - ITALIA - Lazio - RM, Nettuno, Bosco di Foglino


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 13/11/2012, 0:58 
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Iscritto il: 17/12/2009, 19:19
Messaggi: 571
Località: Miane (TV)
Nome: Franco Sandel
Julodis ha scritto:
Perchè ti meravigli? Sono bestie di una certa dimensione, i più grandi tra gli "entomostraci" nostrani e tra i più grandi nel mondo. Il nostro Triops ed il Lepidurus, consideraando le appendici, sui 5 cm ci arrivano tranquillamente. Solo il corpo, compreso l'addome, sarà sui 3 cm ed oltre. L'affine Triops longicaudatus, che da noi non c'è, diventa anche più grande, come puoi vedere qui.


Sono veramente meravigliato, non immaginavo potessero esserci questi crostacei
nelle nostre acque. Per quanto ci bazzico nelle acque interne di Veneto e
Friuli, non li ho mai assolutamente incontrati. Chissa' se prima o dopo
avro' l'occasione di osservarli.
:ok:

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Effe Esse


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MessaggioInviato: 13/11/2012, 8:24 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Si tratta solo di trovare una pozza temporanea al momento giusto, ed osservarla per un po' per vedere se c'è qualche strano movimento sul fondo, nell'acqua bassa. Come dicevo, basta una raccolta d'acqua piccolissima, di pochi mq, e con qualche cm di profondità. Sono anche molto facili da allevare, visto che mangiano di tutto e si adattano a condizioni piuttosto diverse. A differenza dei più conosciuti Anostraci, non gli piacciono, però, le acque salate o salmastre, mentre vanno matti per le raccolte d'acqua piovana.

Tre o quattro anni fa, a causa di un inverno molto piovoso, parte del prato vicino alla scuola dove insegno, dopo tanti anni in cui non accadeva, si è allagato verso dicembre, e si è formato un laghetto che è rimasto fino ad aprile. In primavera era tutto un brulicare di queste bestie. Poi si è seccato completamente e da allora si è al massimo inumidito nella parte più depressa. Probabilmente se andassi a raccogliere un po' di terriccio in quella zona, e lo mettessi in una vaschetta con un po' d'acqua, dopo un po' ci sarebbero già in giro delle piccole larve schiuse dalle uova, resistenti alla mancanza d'acqua anche per anni. Magari a fine inverno - inizio primavera farò qualche foto in natura degli adulti, per farvi vedere come sono e il tipo di ambienti.

Ci sono anche situazioni in cui opere dell'uomo hano casualmente creato le condizioni adatte per questi animali. Un esempio sono gli svincoli autostradali. Sono di fatto delle barriere di cemento che alterano lo scorrimento dell'acqua, e spesso, malgrado i canaletti di scolo, all'interno degli svincoli a quadrifoglio si formano dei piccoli stagni che possono permanere anche per diversi mesi. Visto che anche questi ambienti vengono visitati da qualche uccello acquatico, magari durante le migrazioni, anche lì possono arrivare le uova dei Notostraci, ed una volta che ci sono arrivati, ci si moltiplicano.

_________________
Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 13/11/2012, 15:04 
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14
Messaggi: 1393
Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
Julodis ha scritto:
SOno sicuro, nel senso che quella è la distribuzione indicata su CKMap, che però è molto lontana dalla realtà. Probabilmente si sono limitati a riportare qualche segnalazione trovata su qualche lavoro. Ma è ben lungi dal comprendere tutte le località in cui vivono queste bestie. Per il Lazio è indicato un solo posto, mentre io la conosco per almeno altre 5 o 6 località, pur non cercandola.
Semplicemente, i Crostacei d'acqua dolce hanno ben poca gente che li va a cercare, eccettuati pochi ricercatori universitari (che in genere si occupano di un solo ordine), quindi le nuove segnalazioni escono quasi sempre da lavori faunistici (che non sempre presentano tutte le specie correttamente o completamente determinate ed a volte sono anche difficili da reperire perchè pubblicati su riviste meno strettamente legate alla zoologia). In conclusione, probabilmente si trovano un po' in tutta Italia, dove ci siano gli ambienti adatti.
Hemerobius ha scritto:
AleP ha scritto:
Maurizio sei sicuro della distribuzione che citi? Te lo chiedo perche'non ho con me la CkMap e non posso controllare, io ne vidi a centinaia in una risaia lombarda una decina di anni fa. Se ricordo bene ne raccolsi alcuni e li tenni in una vasca sul terrazzo, ma non si riprodussero.
Potrebbe essere una segnalazione importante?
:hi:

Hemerobius ha scritto:
...
PS: faceva danni alle risaie (probabilmente dell'alta pianura Padana), quindi la CKMap è molto, ma molto, prudenziale!

Come avevo già scritto è una specie contro cui si fanno/facevano trattamenti per la difesa del riso, quindi mi sa che sia un po' più diffuso di quanto dice la CKMap :ok: !

Roberto :to:

Chiarissimo! :ok: ;)

_________________
AleP


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