Benvenuto Ospite | Iscriviti

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 23/04/2024, 10:24

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Nothrholaspis tardus (C.L. Koch, 1841) - Mesostigmata Macrochelidae

2.VI.2008 - ITALIA - Lombardia - PV, Bereguardo - Bosco della Zelata


nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 10 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 08/01/2012, 18:09 
Avatar utente

Iscritto il: 10/03/2011, 22:48
Messaggi: 529
Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
Ecco alcune immagini a titolo di esempio che potrebbero essere più utili (ma non è detto) per la determinazione degli acari. Ho scelto una specie che era già stata proposta da Nicola qui, così è più facile fare un paragone. Gli esemplari sono stati parzialmente chiarificati in acido lattico puro (a freddo) e montati poi in preparati microscopici. Le immagini sono state realizzate al microscopio biologico (bidimensionale) con luce trasmessa. Le dimensioni si aggirano intorno ai 1200 um per gli esemplari in toto, escluse le zampe.


femmina-ventrale.JPG


questa è la femmina in visione ventrale. Seppure a basso ingrandimento (circa 80X) si può apprezzare la microscultura dello scudo sternale che ha valore diagnostico.


chelicero femmina.JPG


questo è il chelicero della femmina (400X). Come si può vedere molti Mesostigmati, oltre ad essere saprofagi, sono anche predatori.


femmina-dorsale.JPG


Questa è un' immagine dello scudo dorsale della femmina dove si può osservare oltre alla microscultura anche la chetotassi (forma, numero e posizione delle setole) che ha valore diagnostico.


maschio.JPG


Questo è il maschio in visione ventrale. Notare la presenza delle apofisi sul secondo paio di zampe.


chelicero maschio.JPG


Questo è il chelicero maschile (400X). Notare la presenza dello spermadactilo sul dito mobile, una struttura che serve ad inserire lo sperma in uno speciale poro della femmina (distinto dall'apertura genitale). Anche la forma di questa struttura ha valore diagnostico.


Le mie sono foto realizzate al volo semplicemente avvicinando una compatta ormai superata all'oculare del microscopio, senza nessuna elaborazione successiva e senza soprattutto stacking. Immaginate quindi cosa potrebbero combinare alcuni di voi con questi soggetti.

:hi:

_________________
Massimo Plumari
________________________________________

Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)


Top
profilo
MessaggioInviato: 08/01/2012, 18:15 
Avatar utente

Iscritto il: 09/07/2011, 13:43
Messaggi: 2210
Località: Marmirolo (MN)
Nome: Maura Bocci
Affascinante! :o

_________________
Maura
(Mitakuye oyasin)


Top
profilo
MessaggioInviato: 08/01/2012, 18:20 
Avatar utente

Iscritto il: 07/09/2010, 12:59
Messaggi: 1920
Località: Como
Nome: Matteo Zugno
Molto bello Massimo, ed interessante. La parte sui cheliceri sopratutto.
Lo spermadactilo in quali è presente? in tutti?


Top
profilo
MessaggioInviato: 08/01/2012, 21:16 
Avatar utente

Iscritto il: 08/07/2010, 10:53
Messaggi: 3171
Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
Complimenti Massimo!! :)

Vedrai che dopo questo post, i famosi mesostigmati non saranno più tabù!! ;) Meraviglioso il mondo, per me totalmente sconosciuto, degli acari!!

Una domanda, per quale effetto si schiariscono in acido lattico? Basterebbe per esempio l'acido acetico? :roll:

_________________
Saluti :hi: Mimmo


Top
profilo
MessaggioInviato: 08/01/2012, 23:28 
Avatar utente

Iscritto il: 10/03/2011, 22:48
Messaggi: 529
Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
Cybister ha scritto:
Lo spermadactilo in quali è presente? in tutti?

Ciao Matteo, questa struttura è esclusiva dei Mesostigmati ed è presente nella maggior parte delle famiglie di questo ordine, che si riproducono per podospermia. Ovvero il trasferimento dello sperma avviene (in modo abbastanza complesso e per via di diverse strutture, tra le quali anche lo spermadactilo) in una speciale apertura della femmina, chiamata solenostoma, facente parte di un'altrettanto specializzato apparato, chiamato organo di Michael (che può essere di diverso tipo e piuttosto complesso). Nelle altre famiglie invece, in minoranza, il trasferimento avviene invece per tocospermia, ovvero direttamente nell'orifizio genitale femminile, mediante i cheliceri (senza spermadactilo), i palpi o il primo paio di zampe, a seconda de casi. Naturalmente, ripeto che tutto questo vale solo per i Mesostigmati.... Quando si dice la biodiversità...

Mimmo011 ha scritto:
Complimenti Massimo!! :)

Vedrai che dopo questo post, i famosi mesostigmati non saranno più tabù!! ;) Meraviglioso il mondo, per me totalmente sconosciuto, degli acari!!

Una domanda, per quale effetto si schiariscono in acido lattico? Basterebbe per esempio l'acido acetico? :roll:

Grazie Mimmo per i complimenti.
In realtà non so (non mi è mai venuta questa curiosità) per quale motivo l'acido lattico agisca in questo modo. A dire proprio il vero nei manuali si trova come componente di una miscela chiarificante chiamata lattofenolo di Amann (trovi la ricetta anche sullo Zangheri). Ma io mi sono sempre trovato bene ad utilizzarlo puro e ho visto che con il passare del tempo molti acarologi facevano lo stesso. Agisce lentamente a freddo e molto più velocemente a caldo, ma con il calore c'è l'inconveniente che le setole si indeboliscono e tendono a staccarsi (mentre a freddo possono resistere per anni). Qualunque sia il meccanismo il risultato è che gli esemplari vengono completamente svuotati e resi quindi trasparenti, in altre parole tutte le strutture "molli" vengono digerite, mentre si conservano solo quelle più sclerificate. L'acido acetico pur avendo in alcuni casi un effetto diafanizzante non ha le stesse proprietà. Ovviamente prima della preparazione per lo studio, che non si esaurisce con la semplice chiarificazione, l'acido lattico deve essere rimosso.

:hi:

_________________
Massimo Plumari
________________________________________

Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)


Top
profilo
MessaggioInviato: 08/01/2012, 23:33 
Avatar utente

Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
Messaggi: 5426
Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
Ma gli Acari sono bellissimi! :o :o
E pensare che io li ho sempre odiati quando mi comparivano negli allevamenti di blatte e altri insetti :no1:


Top
profilo
MessaggioInviato: 09/01/2012, 1:00 
Avatar utente

Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Cavolo, mi sono dimenticato di quella discussione :oops:
Mi hai convinto... Domani vado alla ricerca dell' acido lattico ;) quanto tempo ci devono restare? E poi in cosa si includonoa? Euparal va bene?

_________________
Nicola Dal Zotto


Top
profilo
MessaggioInviato: 09/01/2012, 1:32 
Avatar utente

Iscritto il: 07/09/2010, 12:59
Messaggi: 1920
Località: Como
Nome: Matteo Zugno
Raubmilbe ha scritto:
Cybister ha scritto:
Lo spermadactilo in quali è presente? in tutti?

Ciao Matteo, questa struttura è esclusiva dei Mesostigmati ed è presente nella maggior parte delle famiglie di questo ordine, che si riproducono per podospermia. Ovvero il trasferimento dello sperma avviene (in modo abbastanza complesso e per via di diverse strutture, tra le quali anche lo spermadactilo) in una speciale apertura della femmina, chiamata solenostoma, facente parte di un'altrettanto specializzato apparato, chiamato organo di Michael (che può essere di diverso tipo e piuttosto complesso). Nelle altre famiglie invece, in minoranza, il trasferimento avviene invece per tocospermia, ovvero direttamente nell'orifizio genitale femminile, mediante i cheliceri (senza spermadactilo), i palpi o il primo paio di zampe, a seconda de casi. Naturalmente, ripeto che tutto questo vale solo per i Mesostigmati.... Quando si dice la biodiversità...

Mimmo011 ha scritto:
Complimenti Massimo!! :)

Vedrai che dopo questo post, i famosi mesostigmati non saranno più tabù!! ;) Meraviglioso il mondo, per me totalmente sconosciuto, degli acari!!

Una domanda, per quale effetto si schiariscono in acido lattico? Basterebbe per esempio l'acido acetico? :roll:

Grazie Mimmo per i complimenti.
In realtà non so (non mi è mai venuta questa curiosità) per quale motivo l'acido lattico agisca in questo modo. A dire proprio il vero nei manuali si trova come componente di una miscela chiarificante chiamata lattofenolo di Amann (trovi la ricetta anche sullo Zangheri). Ma io mi sono sempre trovato bene ad utilizzarlo puro e ho visto che con il passare del tempo molti acarologi facevano lo stesso. Agisce lentamente a freddo e molto più velocemente a caldo, ma con il calore c'è l'inconveniente che le setole si indeboliscono e tendono a staccarsi (mentre a freddo possono resistere per anni). Qualunque sia il meccanismo il risultato è che gli esemplari vengono completamente svuotati e resi quindi trasparenti, in altre parole tutte le strutture "molli" vengono digerite, mentre si conservano solo quelle più sclerificate. L'acido acetico pur avendo in alcuni casi un effetto diafanizzante non ha le stesse proprietà. Ovviamente prima della preparazione per lo studio, che non si esaurisce con la semplice chiarificazione, l'acido lattico deve essere rimosso.

:hi:

Fantastico Massimo, mi dovrai far vedere qualcosa di più non appena potrai


Top
profilo
MessaggioInviato: 09/01/2012, 1:48 
Avatar utente

Iscritto il: 10/03/2011, 22:48
Messaggi: 529
Località: Bollate (Milano)
Nome: Massimo Plumari
Maw89 ha scritto:
Cavolo, mi sono dimenticato di quella discussione :oops:
Mi hai convinto... Domani vado alla ricerca dell' acido lattico ;) quanto tempo ci devono restare? E poi in cosa si includonoa? Euparal va bene?

Ti avverto che non è così semplice procurarselo. Il tempo è variabile, dipende dal grado di sclerificazione. Per i Macrochelidi una settimana può bastare. Devi poi passare gli esemplari in acqua, quindi in alcool 70% e poi alcool assoluto. L'Euparal può andare bene per questi acari così "robusti", ma quelli di altri gruppi, una volta chiarificati, potrebbero deformarsi.

Più semplicemente, se non sei interessato al preparato permanente, ma solo alle foto, puoi allestire un preparato temporaneo con l' acido lattico come mezzo di inclusione e recuperare senza problemi l'esemplare a cose fatte (l'acido lattico non secca ed è solubile in acqua). In questo modo l'esemplare si chiarifica facilmente già in posizione per le foto.

:hi:

_________________
Massimo Plumari
________________________________________

Rerum natura nusquam magis quam in minimis tota est - Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1)


Top
profilo
MessaggioInviato: 09/01/2012, 9:59 
Avatar utente

Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Grazie! Il mio problema è che tutto il sistema è in orizzontale, come anche quello di Maurizio ed Andrea, ed il vetrino deve quindi stare "in piedi". Quindi devo fissarlo per forza al fine di impedire i movimenti del soggetto per effettuare lo staking.... :cry: :cry: :cry:

_________________
Nicola Dal Zotto


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 10 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: