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Dermacentor (Dermacentor) marginatus (Sulzer 1776) - Amblyommidae

26.IV.2016 - ITALIA - Toscana - GR, dint. di Scarlino


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 15/05/2016, 16:47 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
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Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
Molto caratteristica specie, per le zone color avorio e la taglia (sino a 4 mm); frequenta le zone xeriche ma l'uomo è ospite inadatto per cui si lascia cadere se casualmente vi approda sul corpo.
Maschio:
103_0458.JPG


Femmina (loc. Alfero, 626, FC, 2.X.1997):
103_0464.JPG



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MessaggioInviato: 15/05/2016, 18:40 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
Davvero? Quindi almeno in parte la mia fobìa per le zecche non è giustificata?
Ho sempre temuto di trovarmi una di ste bestione attaccate ai garretti a fine giornata... vorresti dirmi che è solo una mia paranoia non giustificata dalle abitudini alimentari della bestiazza???

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Marci
"S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo,
S'i fosse vento, lo tempesterei,
S'i fosse acqua, i' l'annegherei
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MessaggioInviato: 15/05/2016, 18:56 
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Nome: Francesco Izzillo
Entomarci ha scritto:
Davvero? Quindi almeno in parte la mia fobìa per le zecche non è giustificata?
Ho sempre temuto di trovarmi una di ste bestione attaccate ai garretti a fine giornata... vorresti dirmi che è solo una mia paranoia non giustificata dalle abitudini alimentari della bestiazza???

Mooolto in parte! :to:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 15/05/2016, 20:50 
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Nome: Marco Villani
Entomarci ha scritto:
Davvero? Quindi almeno in parte la mia fobìa per le zecche non è giustificata?
Ho sempre temuto di trovarmi una di ste bestione attaccate ai garretti a fine giornata... vorresti dirmi che è solo una mia paranoia non giustificata dalle abitudini alimentari della bestiazza???


Bisogna vedere se è questa specie. Ce ne sono diverse che invece si attaccano all'uomo senza problemi.
Io le ho provate tutte, eppure, anche in zone erbose e ricche di mammiferi selvatici, prati di ogni sorta, non ho mai visto una sola zecca (salvo una che mi è finita nel retino).

_________________
La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]


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MessaggioInviato: 15/05/2016, 21:04 
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Nome: Nicola Dal Zotto
Io ne ho trovate 3 addosso anche oggi che passeggiavano

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Nicola Dal Zotto


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MessaggioInviato: 17/05/2016, 7:34 
 

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Nome: Giorgio Pezzi
Marcello, mi riferisco a questa specie: peraltro quelle che si comportano analogamente sono molte e solo alcune specie, per frequenza e tipologia, sono "adatte" all'uomo (e alla donna!).
:hi:


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MessaggioInviato: 17/05/2016, 10:27 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
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Nome: Alessio Morelli
Chalybion ha scritto:
frequenta le zone xeriche ma l'uomo è ospite inadatto per cui si lascia cadere se casualmente vi approda sul corpo.

Ciao Giorgio, permettimi di dissentire su questa tua affermazione :oops: .
Sia per quanto scritto sul fauna d'Italia che per esperienza personale, ti posso assicurare che l'uomo è un ospite accertato di questa specie, sia allo stadio adulto che in quello di ninfa. Magari non è l'ospite abituale, ma di certo non lo disdegna, anzi, una volta caduta sul corpo, questa si mette subito alla ricerca del punto migliore da cui poter consumare il suo pasto di sangue.
Diverso il discorso se parliamo delle preferenze che hanno per gli "odori" di alcune persone; il motivo (forse) per cui alcune le prendono molto più facilmente di altre (un po' come accade per gli altri insetti ematofagi, in realtà non conosco il motivo esatto).

Chalybion ha scritto:
Marcello, mi riferisco a questa specie: peraltro quelle che si comportano analogamente sono molte e solo alcune specie, per frequenza e tipologia, sono "adatte" all'uomo (e alla donna!).

Cosa intendi per "adatte" o non adatte all'uomo? :roll: Queste, che non a caso sono tra le specie più comuni in Italia, che io sappia possono tranquillamente riprodursi a spese dell'uomo. O almeno potenzialmente .
Se sto sbagliando e sono rimasto indietro sulle conoscenze degli ixodidi fammi sapere che è semplice curiosità la mia :oops: .

Bello il confronto fra i due sessi :ok:

:hi:


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MessaggioInviato: 17/05/2016, 20:26 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
Messaggi: 6674
Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
Ciao Alessio: sulle zecche si legge di tutto e di più. Non sono nel campo della medicina di queste, ma da profano leggo qua e là per curiosità non solo sul web e un po' di tempo fa lessi alcune risultanze (un solo articolo) che riportavano diverse specie che, statistiche alla mano, si diceva non essere particolarmente infeudate all'uomo o che in Italia non erano mai state ritrovate fissate. Alcune ovviamente erano specie endofile ma tra le esofile si citava anche questa. Vero è che Fauna d'Italia sembra considerarla potenzialmente infeudabile all'uomo ma non so se il testo tiene conto della pericolosità intrinseca nel mondo o anche in Italia ovvero se l'articolo prima citato (non l'ho salvato) faceva riferimento ad esperienze personali del medico che scriveva. Di fatto sul testo di Manilla di cui sopra si riporta come ruolo patogeno delle zecche i vari microrganismi e virus che esse possono trasmettere, in quanto da esse isolati, ma non è dato capire poi se e quanto ogni specie si sia dimostrata in grado di passarle all'uomo. Non ho mai approfondito la questione e sinceramente non so che peso dare a quelle risultanze che mi hanno indotto a quella precisazione, magari infondata se giudicata da medici più competenti. Se ti risulta altro ben fai a confutare!
:hi:


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MessaggioInviato: 22/05/2019, 12:13 
 

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Nome: Valerio Valeriano
Chalybion ha scritto:
Di fatto sul testo di Manilla di cui sopra si riporta come ruolo patogeno delle zecche i vari microrganismi e virus che esse possono trasmettere, in quanto da esse isolati, ma non è dato capire poi se e quanto ogni specie si sia dimostrata in grado di passarle all'uomo. Non ho mai approfondito la questione e sinceramente non so che peso dare a quelle risultanze che mi hanno indotto a quella precisazione, magari infondata se giudicata da medici più competenti. Se ti risulta altro ben fai a confutare!
:hi:



Le zecche sono vettori noti di vari agenti infettivi.

Ci sono diverse specie di zecche capaci di trasmettere patologie all'uomo. La più "tristemente" nota, in ambito di sanità pubblica italiana, è l'Ixodes ricinus, vettore competente e molto efficiente del TBEV (virus dell'ecenfalite da zecca) e della Borrelia burgdorferi s.l. (borrelia di Lyme). Esiste anche un vaccino contro la TBE.

Hyalomma (Ixodidae) , soprattutto il Hy. marginatum, ad esempio trasmette il CCHFV (virus della febbre emorragica Crimean-Congo)...arbovirosi a noi sconosciuta, ma il vettore, la zecca, soprattutto quella più efficiente, ce l'abbiamo.

Purtroppo anche Dermacentor (il genere Dermacentor andrebbe sotto la fam. Ixodidae) è vettore competente di diversi agenti infettivi, per cui non solo gradisce l'uomo, ma può pure infettarlo. Il marginatus può trasmettere diversi agenti, tra cui Francisella tularensis (agente infettivo della tularemia) e alcune rickettsie del gruppo della "spotted fever" (da noi c'è la febbre bottonosa mediterranea).

Per quanto riguarda le arbovirosi, va sottolineato, che in genere l'uomo agisce da ospite "a vicolo cieco", cioè è incapace di amplificare la circolazione virale e di infettare eventuali zecche non infette. Questo, in qualche misura, rispecchia anche l'incidentalità del morso di zecca verso l'uomo, per cui i virus non si sono evoluti per sfruttarlo come ospite amplificatore/serbatoio.


Ultima modifica di ValerioW il 22/05/2019, 12:40, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 22/05/2019, 12:37 
 

Iscritto il: 05/06/2012, 8:34
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Nome: Valerio Valeriano
Alessio89 ha scritto:
Sia per quanto scritto sul fauna d'Italia che per esperienza personale, ti posso assicurare che l'uomo è un ospite accertato di questa specie, sia allo stadio adulto che in quello di ninfa. Magari non è l'ospite abituale, ma di certo non lo disdegna, anzi, una volta caduta sul corpo, questa si mette subito alla ricerca del punto migliore da cui poter consumare il suo pasto di sangue.

:hi:


Confermo quanto dice da Alessio, e questo trova anche conferma nel fatto che Dermacentor sia vettore di antropozoonosi. L'uomo non è il suo ospite preferito, ma se consideriamo che la zecca vede decisamente poco, ha una modalità di ricerca/caccia dell'ospite piuttosto semplice, ed è lenta, non stupisce che, qualora ci incappi, comunque non lo disdegni.

Alessio89 ha scritto:
Diverso il discorso se parliamo delle preferenze che hanno per gli "odori" di alcune persone; il motivo (forse) per cui alcune le prendono molto più facilmente di altre (un po' come accade per gli altri insetti ematofagi, in realtà non conosco il motivo esatto).
:hi:



Il "richiamo" più usato tra le zecche, argasidi e ixodidi, è la CO2 (gas sfruttato praticamente da tutti gli artropodi ematofagi)...che nella sostanza agisce da cairomone. Non tutte le zecche però rilevano questa molecola. In un certo senso, la modalità di ricerca dell'ospite, correla con la capacità/incapacità di rilevare la CO2. Organi sensoriali molto usati sono quelli presenti sui cheliceri (gustativi), che fanno tastare il sangue e, soprattutto, l'organo di Haller, nei tarsi anteriori. Questo organo è sensibile ad acidi grassi, ammoniaca, fenoli ed altre molecole organiche. Sempre vicino al tarso I sono presenti altre strutture recettoriali sensibili a molecole volatili come H2S, CO2 e altri composti odorosi. La zecca non "schifa" a prescindere nessuno, ma una volta "atterrata" sull'ospite, cerca di capire se odori/sapori siano compatibili con quelli di un ospite commestibile...se l'ospite si è impregnato di DEET, l'esperienza del nostro amico parassita sarà di minore durata e certamente meno piacevole.


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MessaggioInviato: 22/05/2019, 12:49 
 

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Nome: Valerio Valeriano
D. marginatus:

"Adults also feed on humans (Estrada-Peña and Jongejan 1999), mainly in the scalp region (Parola et al. 2009)."

Testo estratto dal libro di Mihalca et al. sulle zecche europee e nord africane (2017)


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