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Rhynchophorus ferrugineus (Olivier 1790) - Dryophthoridae
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Autore:  renillo [ 08/07/2009, 21:23 ]
Oggetto del messaggio:  Rhynchophorus ferrugineus (Olivier 1790) - Dryophthoridae

Ieri mattina, 7 luglio, ore 06.00 sul balcone di casa mia a San Nicola la Strada (CE), zona urbanizzata, ho visto camminare sul pavimento questo bestione di ca. 40 mm. L'ho "rinfrescato" nel freezer per qualche minuto per poterlo fotografare e poi, riscaldatosi al primo sole, ha preso il volo. Mi ha colpito la presenza di numerosi acari parassiti sulla parte inferiore del torace.
Attendo con fiducia il suo nome e cognome.
Saluti
Renato

Allegati:
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Autore:  StagBeetle [ 08/07/2009, 21:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Di addio alle palme... :(

E' il temuto punteruolo che le devasta sia da larva che da adulto: Rhynchophorus ferrugineus.

Ciao :)

Autore:  Eopteryx [ 08/07/2009, 23:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Già l'anno scorso avevo visto di sfuggita a Caserta delle palme afflosciate, dal treno diretto a Bari, che transita in prossimità della reggia...

Autore:  Dilar [ 08/07/2009, 23:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Posso aggiungere che è una femmina.

Gli acari non sono parassiti, ma foretici ovvero si fanno trasportare dall'insetto volante.

:hi:

Autore:  Bud the Bug [ 08/07/2009, 23:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Dilar ha scritto:
Gli acari non sono parassiti, ma foretici


In allevamento ho notato però che danno problemi (anche se minimo) durante l'accoppiamento...al maschio... ;)

Autore:  renillo [ 09/07/2009, 6:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Eccolo, finalmente ! Lo avevo visto solo in foto ( senza peraltro riconoscerlo di persona!!! ) . Alcune palme sono già state colpite in città; anche nella nostra Oasi WWF di San Silvestro, una pianta molto antica ha subito danni. Dopo adeguato trattamento sembra essersi ristabilita.
Sembra che, laddove topi abbiano nidificato nei pressi o addirittuta sulle palme, il punteruolo abbia avuto vita difficile. La prossima volta, se capiterà , forse non sarò così magnanimo nei suoi confronti....
Grazie a tutti
Renato

Autore:  Hemerobius [ 09/07/2009, 8:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

renillo ha scritto:
... anche nella nostra Oasi WWF di San Silvestro, una pianta molto antica ha subito danni. Dopo adeguato trattamento sembra essersi ristabilita.
...

Oddio, in un'oasi WWF si tutela una palma, sia pur "molto antica", con un "adeguato trattamento" :sick: . Non oso pensare a cosa possa essere stato usato, visto che il Rincoforo muore solo con le "cannonate" chimiche.
Rimango sempre sorpreso da questo tipo di "sensibilità ambientale" :? .

Ciao Roberto :to:

Autore:  Dilar [ 09/07/2009, 15:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

cannonate? bombe atomiche chimiche! :lol1: :mrgreen:

La palma potrebbe però essere stata risanata con qualche trattamento di tipo meccanico?

Non penso che i topi possano essere un buon rimedio, del resto che si fa si introducono topi e poi si ha una città senza rincofori ma con topi, ratti e pantegane? :(

Comunque le piantagioni di palme ai tropici sono invase dai ratti, che spesso raggiungono densità di popolazione immense eppure questo non le rende esenti dagli attacchi delle varie specie di Rhyncophorus che lì vi sono.

Autore:  Bud the Bug [ 09/07/2009, 18:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Dilar ha scritto:
La palma potrebbe però essere stata risanata con qualche trattamento di tipo meccanico?


Al massimo le microonde...però sono molto, molto scettico

Autore:  renillo [ 09/07/2009, 19:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Calma .... calma ... per quanto riguarda i topi, non mi riferivo alle palme dell'Oasi del WWF, ma ad un palmeto privato in provincia di Caserta di cui ho avuto notizia senza peraltro poter verificare (e comunque i topi non sono certo stati "immessi" ma al massimo autonomamente si sono insediati !!!!).
Per quanto riguarda la presenza di palme ( 2 palme ) in un'oasi del WWF è opportuno conoscere prima il luogo e poi fare valutazioni: l'Oasi del Bosco di San Silvestro è parte integrante del parco della Reggia vanvitelliana di Caserta, a soli 2 km dal centro della città, e molte piante sono state introdotte dai giardinieri reali dei Borbone (vedi Giardino Inglese per esempio , con essenze anche tropicali) e nei decenni successivi, fino alla 2° guerra mondiale . Si pensi che abbiamo provveduto ad abbattere numerose conifere moribonde piantate dalle forze armate USA nel 1942-43, che si erano installate all'interno della lecceta con i loro carri armati. Inoltre la gestione di parte del patrimomio è a carico della sovraintendenza ai monumenti ed il WWF non può sempre dire la sua, in quanto ospite e solo cogestore dell'area naturale; le palme per sempio sono all'interno del Giardino del Collecini, nei pressi della Casina di Caccia. Non conosco bene il trattamento fatto, in quanto non mi occupo degli aspetti gestionali dell'Oasi, ma immagino che non sia stato proprio soft, visto il tipo di parassita. Per quanto attiene alla sensibilità ambientale, è sempre opportuno conoscere le diverse realtà in cui i volontari delle associazioni si muovono (spesso con grandi difficoltà) prima di dare giudizi, che talora possono risultare affrettati. Noi proviamo a salvare il salvabile: quando abbiamo aperto i cancelli dell'Oasi 15 anni fa, era una discarica ed un'area di caccia ai daini, che erano stati appositamente introdotti per poter fornire carne fresca ai ristoranti della zona !!! ( i "cacciatori" erano gli stessi custodi della Reggia ).
Si pensi che si tratta di una lecceta di soli 77 ha tutta recintata con un muro in tufo del 1700 ed i daini in 20 anni aveva quasi completamente distrutto il sottobosco ed anche molte querce erano sofferenti. Abbiano prelevato e trasferito oltre 200 daini !!! E' solo da qualche anno che la situazione si sta ristabilendo con grande lentezza. Noi abbiamo dovuto combattere anche contro i criminali, quelli a 2 zampe, quelli veri, che abitano le nostra zone e non solo nei libri come "Gomorra" che provano quasi ogni estate ad incendiare gli alberi al confine con la strada con esche incendiarie attaccate alle code dei gatti (questa tecnica non la conoscevate, vero !!!! ).
E poi ci si è messo anche il punteruolo !!!!!
Certo la gestione non sarà perfetta, ma noi, con i nostri piccoli mezzi e le nostre scarse competenze, ce le mettiamo tutta per dare ai numerosi visitatori la possibilità di conoscere un'area naturale urbana, posto che molti bambini non hanno mai visto una lucciola o una libellula nel loro ambiente naturale.
Ringrazio comunque tutti per i loro interventi.
Saluti
Renato Perillo

Autore:  Hemerobius [ 09/07/2009, 19:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

Caro Renato,
calma calma lo si può ripetere dopo il tuo ultimo messaggio.
Anche rileggendoli, il mio e gli altri interventi, non riesco proprio a trovare una critica al lavoro volontario (meglio sottolinearlo vero?) di tanti amanti della natura riuniti nelle più varie associazioni naturalistiche fra cui, naturalmente, il WWF.
Che la loro opera sia benemerita non li esime però da errori (e non mi riferisco al caso specifico).
Io mi occupo da veramente tanti anni (20 ?) di lotta agli infestanti "urbani" (zanzare in particolare) e mi sento di grado di avanzare critiche garbate. La sconsideratezza con cui si dà luogo a certi trattamenti mi sorprende ancora. Anche in considerazione della rigidità con cui certuni (le sovrintendenze ad esempio) affrontano altri problemi.
Mi dispiace se ti sei sentito direttamente chiamato in causa, ti posso assicurare che non era mia intenzione (e credo neppure quella degli altri interventi).
Come concludere? Un grazie per il vostro lavoro che va a beneficio di tutti noi :) .

Ciao Roberto :to:

Autore:  renillo [ 09/07/2009, 19:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Curculionidae

A volte sono un pò sanguigno, è vero, ma sono di sangue partenopeo, nato a Palermo ... insomma in zone vulcaniche !!!
Ringrazio davvero (e senza alcuna ironia) tutti quelli che vorranno fornire, come fatto finora, consigli e indicazioni sulle diverse problematiche e questioni che di volta in volta mi capiterà di proporvi.
A presto :birra:
Renato

Autore:  gabrif [ 11/07/2009, 19:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rhynchophorus ferrugineus (Olivier 1790), Curculionidae

Alcuni mesi fa in televisione ho visto un servizio sull'argomento, mi sembra in Sicilia, ed il "trattamento" delle palme attaccate era effettivamente manuale e meccanico: taglio a zero delle foglie e asportazione delle larve e della parte distrutta del fusto. Drastico, ma probabilmente inevitabile.

Un saluto
Gabriele

Autore:  Bud the Bug [ 12/07/2009, 20:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Rhynchophorus ferrugineus (Olivier 1790), Curculionidae

Il mio scetticismo si riferiva alla efficienza delle microonde... ;)

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