Benvenuto Ospite

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 16/06/2025, 15:55

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Scheda su come allevare vespe Polistes...



nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Pagina 1 di 2 [ 16 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 19/08/2011, 14:22 
Avatar utente

Iscritto il: 31/05/2011, 21:53
Messaggi: 165
Località: Catanzaro, Calabria.
Nome: Roberto Ritrovato
Le seguenti righe ci dimostreranno che anche il più improbabile degli insetti si può allevare:
L'allevamento delle vespe Polistes non è certo una novità, già da parechci anni se ne allevano a scopo di studio o per puro divertimento, e devo dire che non è per nulla difficile.
Questa scheda quindi, tratterà l'argomento in modo conciso e approfondito.
Cominciamo:
Occorrente
-Un contenitore di qualsiasi natura abbastanza capiente e con tappo forato (sostituibile con una rete metallica a maglie fini)
-Il materiale da costruzione per il nido (carta gialla da pane, anche colorata, oppure cartone da imballaggio)
-un nido di vespe appena iniziato con solo la regina e poche cellette
-acqua
-miele
-larve di mosca, reperibili a pochi spiccioli nei negozi di esche e facilmente sostituibili con insetti da pasto morbidi (camole o tarme, per esempio)
-la stagione giusta, la primavera (verso metà Aprile, quando i nidi sono ancora piccoli e popolati solo dalle fondatrici)

NOTA:Alcune di queste cose è possibile che le abbiate già in casa, io per esempio uso una vaschetta di quelle per allevare i pesci rossi e che si presta molto bene per allevare le vespe, oppure potete anche usare quelle vaschettine trasparenti della frutta, solo che in questo caso credo sia meglio sostituire il coperchio (se c'è) con della rete metallica, che garantisce un'ossigenazione migliore.


Biologia

Partiamo subito con un pò di nozioni sulla biologia di questi animali, che dovremmo tenere sempre a mente per un allevamento come si deve.
Le vespe "cartonaie" (Polistes sp.) sono insetti sociali, e come tali vivono in colonie. Le colonie iniziano sempre in Aprile, quando il tepore primaverile risveglia le femmine (fecondate da un maschio l'anno precedente) dal loro letargo invernale.
Questi esemplari inizieranno la costruzione dei nidi, ma per un allevamento bisogna prendere i nidi appena iniziati, perchè le fondatrici da sole è molto difficile farle fondare in cattività.

All'inizio, la regina si prende cura delle sue larve nutrendole con carne di insetti molli e larve masticate da lei stessa.
Ogni larva ha la sua celletta esagonale nella quale si sviluppa.

Dopo circa un mese, le larve più grandi iniziano a tessere un filo di seta con cui chiudono l'apertura della loro celletta.All'interno della celeltta, subiscono una metamorfosi completa in cui si evolvono in poche settimane e diventano vespe adulte, che dopo lo sfarfallamento puliranno la loro celletta e si dedicheranno a nutrire ed accudire le loro sorelline più piccole.

Tutte le vespe di una colonia sono perfettamente in grado di riprodursi, ma la dominante (ossia la regina fecondata che ha creato il nido) secerne degli ormoni che impediscono la formazione degli ovari nelle altre vespe, costringendole ad allevare e proteggere solo la prole generata da lei.

Se la regina dovesse morire, una delle operaie svilupperebbe gli ovari ed inizirebbe a deporre le uova, ma le operaie non essendo fecondate possono generare solamente prole maschile, e la colonia finisce prematuramente perchè i maschi non aiutano al mantenimento della colonia e vengono perciò scacciati dal nido dopo un paio di settimane.

Se tutto va bene, in piena estate si possono contare per ogni nido dai 20 ai 50 individui, tutte operaie che si occupano di allevare la prole della regina (che non si scrosta mai dal nido, tanto le operaie la nutrono anche...)ed espandere il nido creando nuove cellette.

Le cellette sono prodotte impastando materiale legnoso o cartaceo con la saliva ottenendo così un cartone modellabile che, una volta modellato e indurito, assume l'aspetto e la consistenza di un pezzo di cartoncino.

A fine estate nascono gli esemplari maschili (uova volutamente non fecondate della regina) e le nuove regine vergini.
Queste ultime si accoppiano e poi le regine nuove, dopo accoppiatesi, accresceranno la loro massa adiposa ed aspetteranno la stagione fredda per andare in ibernazione, superare l'inverno e continuare il ciclo vitale.

Il resto della coloinia morirà con i primi freddi, ossia quando la regina anziana diverrà sterile e morirà per vecchiaia seguita dalle operaie e dai maschi, che se il clima è favorevole, possono vivere al massimo fino a Novembre.


preparazione del contenitore
Non ci si deve preoccupare per la sorte delle vespe chiuse in un contenitore, qualcuno penserà che è egoista rinchiudere animali che basano la propria vita sul volo, ma non è così perchè le vespe volano per adempire a funzioni naturali che, se hanno a portata di mano, fanno anche a meno di sprecare energie volando inutilmente (quando possono infatti camminano da un punto all'altro anzichè volare, anche in natura)

Prendiamo la vaschetta per l'allevamento, mettiamoci dentro pezzetti di materiale da costruzione (carta gialla da pane), un piccolo contenitore per l'acqua ed uno per il miele (per l'acqua io uso i tappi di bottiglia oppure i bicchieri di plastica tagliati ad un'altezza accettabile, mentre il miele non evapora e quindi lo si può inserire in un tappo di quelli per le bottiglie di sugo di pomodoro.

Bisogna catturare le vespe però, per fare ciò dovremo aspettare l'imbrunire quando la vespa regina non può volare (sempre che non ci siano le operaie), quindi la catturiamo con un retino oppure la facciamo cadere in una tinozza d'acqua cacciandola non appena perde i sensi e chiudendola in un contenitore.

Il nido potremo quindi staccarlo con tutta sicurezza e riattaccarlo (con nastro biadesivo o colla vinilica) ad una parete a scelta della nostra vaschetta, facendo attenzione ad orientare le cellette verso sotto.

Liberiamo quindi la regina nell'allevamento, che riconoscerà il suo nido e tornerà tranquilla.
Da ora in poi, riforniremo puntualmente la regina di cibo per le larve (insetti esca o larve, come detto in precedenza) e potremo rifornirla di acqua con una pipetta (io apro direttamente la vaschetta, lo faccio di sera così non scappano).

Godetevi il vostro allevamento e divertitevi ad osservare l'intricata vita sociale di questi meravigliosi insetti!
Ah, quando nascono i maschi (riconoscibili per le antenne ricurve ad uncino e la faccia interamente gialla) sarebbe ora di aprire l'allevamento e lasciar volare via i maschi e le nuove regine per l'accoppiamento.

Dopodichè il nido verrà pian piano spopolato e potrete riutilizzarlo l'anno successivo incollandolo con un nido appena costruito e ricominciare il ciclo.

_________________
_____________________
By
Roberto Ritrovato
Insetti che allevo:
Polistes dominula; Polistes gallicus; Messor capitatus; Solenopsis fugax e spero un giorno anche qualche bestiola tosta


Top
profilo
MessaggioInviato: 19/08/2011, 21:57 
Avatar utente

Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
Messaggi: 1214
Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
Complimenti Roby
Buona descrizione per allestire un allevamento, ma permettimi un suggerimento:
Tutto sommato non riesco a vederne l'utilità, ma forse non vi è bisogno di dare un senso sempre a tutto. Soltanto che personalmente vedo un allevamento come fonte di nuove conoscenze, scoperte o semplicemente delle conferme, ma in ogni caso per l'osservazione.
Chiunque si cimenta nell'allevare vespe mira a un obiettivo più o meno preciso e può essere motivato da molteplici ragioni. Nel caso più banale basta una buona dose di curiosità e interesse generico alle vespe o insetti, mentre l'estremo opposto effettua studi scientifici di svariata natura con scopi precisi.
Per entrambi però è importante osservare insetti nelle piene facoltà di vivere in libertà le attività quotidiane, non degli esseri apatici costretti a pochi litri di spazio, cibati in mangiatoia, clima d'appartamento senza ventilazione naturale, forse senza possibilità di recarsi all'ombra, oppure scaldarsi nei raggi di sole ecc.ecc. (Almeno ché lo studio sia proprio il cambiamento di comportamento in condizioni artificiali)
Qualsiasi essere vivente tenuto in cattività cambia atteggiamento. Quindi nulla o quasi, rimane di fedele al comportamento e le abitudini della vita quotidiana in natura aperta e libera.
Con tutto rispetto per chi voglia allevare le vespe in completa cattività, suggerirei di seguire le indicazioni di Roby per l'allestimento iniziale, ma appena schiudono le prime operaie, di aprire il contenitore per permettere alle nuove arrivate di seguire il loro innato istinto e liberarsi in volo per approvvigionarsi di cibo, fibre legnose per la costruzione del nido acqua per ventilare e abbeverare la prole ecc.ecc.
Certo non si deve tenere in appartamento, ma penso che un davanzale di finestra, balcone, terrazzo o simile lo trovi chiunque. Non bisogna neanche temere che le vespe non tornino al nido, perché sono nate li, e per loro è questa la base, indipendentemente dal fatto che sia stata forzata o meno.

L'allevamento si può ritenere tale comunque, e le osservazioni sono incondizionate da ogni eventuale nostra dimenticanza o errore che potrebbe capitare con molta facilità se tenute in contenitore chiuso.

Buon allevamento a tutti.

_________________
Claudio Deiaco
_____________________________________


Top
profilo
MessaggioInviato: 20/08/2011, 9:05 
Avatar utente

Iscritto il: 31/05/2011, 21:53
Messaggi: 165
Località: Catanzaro, Calabria.
Nome: Roberto Ritrovato
Ti ringrazio, ma a mio avviso l'allevamentoi in casa ne permette un'osservazione migliore, perchè puoi cogliere tutti i loro atteggiamenti, non tuti possono stare sul balcone dicasa dalla mattina alla sera con il sole cocente a vedere le vespe, mentre in casa si ha il nido a portata di mano e per esempio io quando non ho nulla da fare mi metto adosservare la gerarchia ed i comportamenti dominanti della regina nei confronti degli altri esemplari, ho anhce scoperto che variando regime alimetare le larve cambiano colore, poi ti ripeto che alle vespe basta dar loro cibo per i piccoi, acqua e sostanze zuccherine... che le abbiano a portata di mano o che se le debbano cercare da sole, non gli frega niente.. perchè poi la loro vita è servire la regina che se ne sta tutto il tempo in panciolle e ogni tanto fa un ovetto qua e là...
In natura inoltre la percntuale di morti premature dei nidi è elevatissima:tra calabroni, intemperie fuori stagione, animali predatori ecc... muore almeno il 30-40%dei nidi prima che le prime oepraie si schiudano, il restante 60-70% non è nememno sicuro che arrivino tutti a fine stagione...

_________________
_____________________
By
Roberto Ritrovato
Insetti che allevo:
Polistes dominula; Polistes gallicus; Messor capitatus; Solenopsis fugax e spero un giorno anche qualche bestiola tosta


Top
profilo
MessaggioInviato: 21/08/2011, 20:06 
Avatar utente

Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
Messaggi: 1214
Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
Roby ha scritto:
muore almeno il 30-40%dei nidi prima che le prime oepraie si schiudano, il restante 60-70% non è nememno sicuro che arrivino tutti a fine stagione...

:gh: Selezione naturale.....ma le percentuali :roll: Le hai :gun: o sono frutto di osservazioni in natura? ;)

_________________
Claudio Deiaco
_____________________________________


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 11:40 
Avatar utente

Iscritto il: 31/05/2011, 21:53
Messaggi: 165
Località: Catanzaro, Calabria.
Nome: Roberto Ritrovato
No, non li ho sparati a ca(s)o, sono dati in possesso di un utente esperto in polistes (ti ricordi? quello che le alleva da 7 anni, ne abbiamo già parlato in vespidae)
Poi la selezione naturale è giusto che agisca, ma in un allevamento seguito dall'uomo è un pò scocciante vedere il proprio nido depredato dai calabroni o spopolato da qualche altro motivo...

_________________
_____________________
By
Roberto Ritrovato
Insetti che allevo:
Polistes dominula; Polistes gallicus; Messor capitatus; Solenopsis fugax e spero un giorno anche qualche bestiola tosta


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 15:04 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Di Imenotteri ne so molto poco, ma recentemente ho avuto modo di fare qualche osservazione. La lampada che accendo tutte le sere in terrazzo quando sono a Serrone, lasciandola accesa fino al mattino nella speranza di qualche Coleottero insolito che può sempre capitare, attira sempre molti imenotteri, tra cui anche Polystes, Vespula e Vespa crabro. La mattina all'alba, appena spengo la luce e i vari insetti smettono di rimanere lì come ipnotizzati dalla luce nera, ho notato che i calabroni, prima di andarsene, fanno strage delle loro cugine, sia Polystes che Vespula (sempre che i generi siano ancora questi). La cosa strana è che avrebbero prede più facili a portata di mano, come ad esempio diverse falene di varie dimensioni, Ditteri, Chrysopidae, ecc., però preferiscono attaccare questi loro parenti non proprio indifesi.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 18:16 
Avatar utente

Iscritto il: 31/05/2011, 21:53
Messaggi: 165
Località: Catanzaro, Calabria.
Nome: Roberto Ritrovato
Una vespa è molto più nutriente di un coleottero, le falene invece di giorno si mimetizzano e stanno ferme,m il cabro ama le prede in movimento...

_________________
_____________________
By
Roberto Ritrovato
Insetti che allevo:
Polistes dominula; Polistes gallicus; Messor capitatus; Solenopsis fugax e spero un giorno anche qualche bestiola tosta


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 18:41 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Roby ha scritto:
Una vespa è molto più nutriente di un coleottero, le falene invece di giorno si mimetizzano e stanno ferme,m il cabro ama le prede in movimento...

Prendo spunto da questo, che forse è solo un errore di battitura, per togliermi una curiosità che ho da un po'.
Io ho sempre chiamato i calabroni Vespa crabro, ma da una rapida ricerca su Google vedo che ci sono 153.000 risultati per Vespa crabro e ben 215.000 per Vespa cabro! E' solo un errore molto diffuso o sono io che ho sempre sbagliato? (ci sono casi pure sul Forum)
Ci sarà pure la vespa cabrio? :mrgreen:

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 20:01 
Avatar utente

Iscritto il: 05/02/2009, 17:44
Messaggi: 2665
Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
Direi che TUTTE le Vespa erano (o sono ancora) cabrio :lol1: :lol1: :lol1: Con il tettuccio non ne ho mai viste, ma di sicuro c'è la Vespa special!!!

_________________
Augusto (aug)
Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 21:05 
Avatar utente

Iscritto il: 23/09/2009, 23:06
Messaggi: 1061
Nome: Stefano Ziani
aug ha scritto:
di sicuro c'è la Vespa special!!!

Località tipica: "I colli bolognesi" (Cremonini, 1999).


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 21:16 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
aug ha scritto:
Direi che TUTTE le Vespa erano (o sono ancora) cabrio :lol1: :lol1: :lol1: Con il tettuccio non ne ho mai viste, ma di sicuro c'è la Vespa special!!!

Io si. Non so ora, ma esisteva uno strano aggeggio che si montava sulla Vespa (c'era anche per altri scooter) e che univa il parabrezza alla carrozzeria posteriore (il sederone della Vespa su cui poggiava il sellino) passando sopra l'occupante e lasciava solo due aperture laterali. Ora magari lo faranno per i cosiddetti "scuteroni", che io non ho mai sopportato.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/08/2011, 21:42 
Amministratore
Avatar utente

Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
Messaggi: 7102
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Julodis ha scritto:
..Io ho sempre chiamato i calabroni Vespa crabro, ma da una rapida ricerca su Google vedo che ci sono 153.000 risultati per Vespa crabro e ben 215.000 per Vespa cabro! ...


In questo caso la maggioranza...perde!
Linneo si limitò a trasformare in nome scientifico quello che già i latini chiamavano crabro (crabro, crabronis s. m.), cioè appunto il calabrone.
Fra i latini c'era pure l'espressione proverbiale: irritare crabrones (= stuzzicare un vespaio).
In questo testo si legge addirittura che Plauto, nel suo Anfitrione (cito testualmente): "se ne servì a dimostrare la proprietà delle donne adirate, le quali divengono più arrabbiate e bestiali, se altri repugni loro o contraddica"
Plauto dixit :twisted:

_________________
:hi: Marcello Romano


Top
profilo
MessaggioInviato: 23/08/2011, 10:09 
Avatar utente

Iscritto il: 31/05/2011, 21:53
Messaggi: 165
Località: Catanzaro, Calabria.
Nome: Roberto Ritrovato
Julodis ha scritto:
aug ha scritto:
Direi che TUTTE le Vespa erano (o sono ancora) cabrio :lol1: :lol1: :lol1: Con il tettuccio non ne ho mai viste, ma di sicuro c'è la Vespa special!!!

Io si. Non so ora, ma esisteva uno strano aggeggio che si montava sulla Vespa (c'era anche per altri scooter) e che univa il parabrezza alla carrozzeria posteriore (il sederone della Vespa su cui poggiava il sellino) passando sopra l'occupante e lasciava solo due aperture laterali. Ora magari lo faranno per i cosiddetti "scuteroni", che io non ho mai sopportato.


Apprezzo che la mia discussione abbia attirato molta gente, ma siamo OT :no:

_________________
_____________________
By
Roberto Ritrovato
Insetti che allevo:
Polistes dominula; Polistes gallicus; Messor capitatus; Solenopsis fugax e spero un giorno anche qualche bestiola tosta


Top
profilo
MessaggioInviato: 23/08/2011, 10:22 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Velvet Ant ha scritto:
In questo caso la maggioranza...perde!
Linneo si limitò a trasformare in nome scientifico quello che già i latini chiamavano crabro (crabro, crabronis s. m.), cioè appunto il calabrone.

Grazie. Era quel che pensavo.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 23/08/2011, 12:24 
Avatar utente

Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Roby ha scritto:
Julodis ha scritto:
aug ha scritto:
Direi che TUTTE le Vespa erano (o sono ancora) cabrio :lol1: :lol1: :lol1: Con il tettuccio non ne ho mai viste, ma di sicuro c'è la Vespa special!!!

Io si. Non so ora, ma esisteva uno strano aggeggio che si montava sulla Vespa (c'era anche per altri scooter) e che univa il parabrezza alla carrozzeria posteriore (il sederone della Vespa su cui poggiava il sellino) passando sopra l'occupante e lasciava solo due aperture laterali. Ora magari lo faranno per i cosiddetti "scuteroni", che io non ho mai sopportato.


Apprezzo che la mia discussione abbia attirato molta gente, ma siamo OT :no:

Sarebbe strano il contrario vista la nostra innata tendenza! :lol1: :lol: :D

_________________
Nicola Dal Zotto


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Pagina 1 di 2 [ 16 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  



Loading...