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Guida allevamento tettigonia viridissima



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 23/05/2017, 18:11 
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Iscritto il: 07/04/2017, 17:25
Messaggi: 137
Località: Serrano (LE)
Nome: Filippo Tomasi
Premetto che questo è il metodo con cui io allevo da 3 anni questa stupenda cavalletta italiana
Se qualcuno ha delle precisazioni da fare le faccia pure in modo da rendere la guida più completa
Detto questo vi lascio alla guida (scusatemi per eventuali errori grammaticali)

PREPARAZIONE TERRARIO
I terrari in cui allevo questi insetti sono uguali a quelli degli insetti stecco
Le dimensioni sono: 30cmLx40cmPx50cmH
Sono costituiti da base in legno su cui sono applicati dei listelli per costruire lati e porte
Dopo aver costruito lo "scheletro" applico a tutti i lati della rete di zanzariera a maglie di ferro (la plastica avvolte la possono forare)
Sul soffitto della gabbia faccio 2 buchi molto piccoli nella rete e ci infilo un gancio di fil di ferro
Ogni gabbia puo contenere una sola coppia

ALLESTIMENTO DEL TERRARIO
Come substrato uso del semplice scottecs da cucina
Metto poi una bottiglietta di gassosa riempita d'acua ,all'interno ci metto dei rametti di rovo (da cambiare quando seccano) questa è la prima fonte di nutrimento
Nel gancio sul soffitto della gabbia ci infilo delle foglie di lattuga del mio orto (quindi senza pesticidi) queste fungono da seconda fonte di nutrimento
La prima volta avevo messo un contenitore con della terra umida ma ho poi capito che era inutile dato che le uova le depongono in file sui rametti

CATTURA DELLE NINFE
Io catturo le ninfe a inizio maggio
Vado in delle campagne erbose e in genere le vedo quando saltano (avvolte anche sui fiori)
Le catturo e le metto nel terrario

ALLEVAMENTO NINFE
Allevo le ninfe nutrendole solo con foglie di rovo e di lattuga(NON COMPRATA IN QUANTO PUÒ CONTENERE PESTICIDI)
Nebulizzo ogni sera con uno spruzzino

ALLEVAMENTO ADULTI
Anche li adulti si nutrono delle foglie di rovo e lattuga
Integro la loro dieta con un paio di grilli e/o mosche messi nel terrario ogni 2/3 giorni (penseranno loro a predarli)
Nebulizzo ogni sera con uno spruzzino
Consiglio di tenere gli adulti lontani dalle camere da letto infatti il maschio emette un verso molto rumoroso e se state dormendo risulta alquanto fastidioso

RIPRODUZIONE
Quando si nota che la femmina ha l'addome gonfio probabilmente è incinta
Come accennata prima, deporrà le uova a file sui rametti
I rametti con le uova vanno subito tagliati e messi in un contenitore che funga da incubatrice (per evitare che gli adulti ci si aggrappino sopra rischiando di far morire l'embrione)
Il contenitore che uso come incubatrice consiste in una bottiglia con tappo forato in cui infilo delicatamente i rametti
Nebulizzo nel contenitore una volta a settimana
Le uova (se tutto va bene) si schiuderanno la primavera successiva
Le ninfe appena nate le lascio nella bottiglia per i primi 3 giorni dopodichè taglio a metà la bottiglia e le libero nel posto in cui ho prelevato li adulti (ne tengo solo una mezza dozzina appunto per crescerle)

Spero di aver fatto cosa gradita scrivendo questa guida

_________________
Filippo


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MessaggioInviato: 18/04/2020, 21:27 
 

Iscritto il: 06/08/2010, 22:31
Messaggi: 140
Nome: giovanni tinella
Buonasera, hai documentato i tuoi allevamenti con foto e/o video? Ho provato a riprodurre questa specie un paio di volte, diversi anni fa, ma ho fallito miseramente (un po' con tutti gli Ortotteri, a dir il vero; paradossalmente, mi è andata molto meglio con le Mantidi, sarà perché ho insistito di più). Vorrei chiederti delle informazioni di dettaglio, in particolare sarei curioso di osservare le uova deposte sui rametti, non avrei mai giurato che questa specie potesse farlo, considerando che le mie hanno deposto nel terreno in entrambi i casi e, con quel robusto ovopositore che hanno, ce le vedo a deporre più nel suolo che sulla vegetazione, anche se, a ragionarci bene, d'estate sento spesso i maschi stridere sugli alberi, quindi forse è un rischio, per le femmine, scendere fino al suolo per deporre le uova quando possono farlo rimanendo nei punti in cui trascorrono la loro vita adulta (qui in Salento - ma mi pare di aver letto che sei anche tu salentino - rimangono sugli alberi perché c'è carenza di vegetazione arbustiva). E nulla, sto cercando di dare una spiegazione ecologico-adattativa a questo comportamento.
Ma, tornando a noi, sarà forse proprio che le mie hanno deposto nel suolo il motivo per cui, al secondo ed ultimo tentativo, quando credevo di aver tenuto il substrato ad un livello di umidità abbastanza adeguato, che mi sono nate solo due neanidi? Ad ogni modo, l'altra cosa che vorrei chiederti è dove tieni l'incubatrice, cioè se all'aperto o in un edificio riparato ma collegato con l'ambiente esterno, se la tieni in ombra, in penombra o arriva anche il sole diretto durante alcune ore della giornata. Questi parametri microclimatici vorrei conoscerli anche per quanto riguarda l'allevamento vero e proprio: posizione del faunabox, esposizione, ecc. Potrebbero essere, insieme anche alle foto, importanti dettagli da aggiungere alla tua scheda di allevamento, già abbastanza interessante.
Ti ringrazio già da ora per la risposta :)
Giovanni


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MessaggioInviato: 18/04/2020, 21:50 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
Messaggi: 5570
Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Le Tettigonia, come suggerisce la forma dell'ovopositore, depongono le uova nel terreno.
Le opzioni a questo punto sono due: 1) gli esemplari allevati da Filippo non erano Tettigonia ma appartenevano ad un altro genere di Ensiferi, anche se attualmente non ricordo quali specie italiane depongano sui rametti; 2) in risposta alla mancanza di substrato, i suoi esemplari hanno deposto sui rametti. La seconda opzione mi sembra poco probabile dal momento che, non essendo appunto specializzate nella deposizione di uovo all'esterno, le Tettigonia non producono sostanze collanti per ancorare le uova a dei supporti. Inoltre penso che, senza substrato, tenderebbero comunque ad infilare le uova nello scottex.
Marco :hi:

_________________
La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]


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MessaggioInviato: 18/04/2020, 22:37 
 

Iscritto il: 06/08/2010, 22:31
Messaggi: 140
Nome: giovanni tinella
Sinceramente ho pensato anch'io possa trattarsi di un altro genere, per es. Phaneroptera sp., ma alcuni dettagli che ha specificato, come il canto rumoroso, il luogo di ritrovamento e la dieta, mi suggeriscono Tettigonia sp.. Ad ogni modo una foto potrebbe toglierci ogni dubbio.
Attendo delucidazioni!


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MessaggioInviato: 20/06/2022, 22:18 
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Iscritto il: 08/06/2022, 16:31
Messaggi: 3
Nome: Antonio Romano
Anche io ho avuto esperienza di allevamento di ortotteri, Anacridium aegyptium, Tettigonia viridissima e Decticus albifrons. Quest'ultimo ha deposto le uova nel terreno e tenendo la scatolina sul termosifone la prima ninfa è nata il 14 gennaio. La prima Tettigonia invece il 6. Avrei una domanda, la temperatura ideale è quella esterna o quella domestica? Io d'estate le allevo all'esterno, ma noto che le piante nutrici appassiscono subito e gli insetti si attaccano al vasetto di acqua come se avessero caldo, e quindi cercherebbero il refrigerio dell'acqua fredda. Le Tettigonia non risulta depongano sui rametti, e nemmeno che mangino rovi, mente le Phaneroptera sì.


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