Forum Entomologi Italiani

Ciao a tutti,
dato che su internet non ho trovato nulla che si occupasse dell'allevamento delle blatte nostrane chiedo qua sul forum come potrei allevare tre( ) ninfe di Ectobius che ho catturato questo fine settimana, sono poche, ma dopo l'inverno conto di prenderne altre, le ho confrontate con le mie piccole Loboptera e direi che sono decisamente diverse.
Ho offerto dell'insalata, ma non sembra che l'abbiano mangiata (poi boh.. dopotutto sono tre e non si vede molto).
Se l'allevamento è come quello delle Loboptera sono a posto perché almeno quelle sono riuscito a riprodurle
Grazie
Ciao
Martino

Metti anche del materiale di sottobosco

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

Grazie Livio, leggendo il tuo messaggio mi sono ricordato di aver preso delle foglie secche di quercia e faggio mentre prendevo gli Ectobius, possono andar bene?
Ciao
Martino

Scusa se rispondo sinteticamente ma ... ho sempre poco tempo (rientrato da poco e devo uscire a breve).
I miei allevamenti di Ectobius di diversi anni fa non erano partiti (anche perché ci dedicavo ... zero tempo
Uno specialista tedesco mi scrisse che hanno bisogno di uno strato di materiale di sottobosco in decomposizione ed allevati sotto la siepe.
Mai avuto il tempo per sperimentare: te la vendo allo stesso prezzo che mi costa

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

Grazie Livio, penso che anche se sintetica la tua risposta mi sarà di aiuto
Solo non capisco l'allevarli '' sotto la siepe''..
Grazie
Ciao
Martino

Ciao Martino ,

qualche tempo fa mi interessai anch'io all'allevamento degli Ectobius, allo scopo di ottenere esemplari di Rhipidius sp., coleotteri Rhipiphoridae rarissimi loro parassitoidi.
Nel mio caso rimase solo un'idea, perché ai primi tentativi (fallimentari, com'era intuibile ) abbandonai.
Uno che non si diede per vinto, però, fu Claude Besuchet (1956) che nel suo lavoro* sui Rhipidius, descrisse la tecnica di allevamento che utilizzò per queste blattine (pag. 75), che tradussi a suo tempo e che riporto qui di seguito (nel caso possa essere utile a te o anche ad altri):

"...La percentuale di blatte parassitate varia notevolmente da una regione all'altra; è quindi necessario, prima di intraprendere un'allevamento, di assicurarsi che sia presente il parassita. Per accertarsene, piccole serie di larve di Ectobius vengono dissezionate all'inizio della primavera (circa 50 esemplari per stazione). Lo stadio di evoluzione delle larve di Rhipidius ritarderà più o meno l'inizio dell'allevamento. È infatti preferibile iniziare l'allevamento il più tardi possibile, in quanto le larve di Ectobius sono difficili da tenere in vita per diverse settimane.
Gli Edobius raccolti vengono collocati, in piccole serie o isolati, in contenitori contenenti un buono strato di terriccio, il quale assicura una sufficiente umidità. Ho usato quasi 600 cilindri di vetro, 3-5 cm di diametro, 10-15 cm di altezza, con coperchio di mussola. Come nutrimento, ho dato ogni settimana un frammento di foglie di cavolo. Possono essere aggiunti alcuni rifugi: foglie morte o pezzi di corteccia. È utile schiacciare il substrato in modo da impedire alle larve libere di Rhipidius di nascondersi nelle anfrattuosità del terreno. Si possono eliminare dall'allevamento tutti gli esemplari adulti di Ectobius, poiché questi non vengono mai parassitati (al contrario, l'adulto Blattella germanica può essere parassitato dalle larve di Rhipidius pectinicornis).
Si possono trovare facilmente centinaia di Edobius necessari per un buon allevamento, tra le foglie e tra le erbe morte ai bordi delle radure foresali, così come lungo i sentieri forestali soleggiati. È così che nel 1955 ho catturato, malgrado altre occupazioni, quasi 4200 larve di Ectobius: 2150 sono state allevate, le altre dissezionate..."

Io a suo tempo provai a nutrire le neanidi e gli adulti con pezzetti di buccia di mela, che sembravano gradire molto, ma perirono ugualmente, nel giro di pochi giorni, se non ricordo male.

L'idea dell'allevamento all'aperto (quello della siepe se non ho capito male) mi fa pensare che abbiano bisogno di una buona areazione o di sostanze nutritive che in cattività probabilmente non trovano ...




*Besuchet C., 1956. Biologie, morphologie et systématique des Rhipidius (Rhipiphoridae). Mitteilungen der Schweizerischen Entomologischen Gesellschaft, 29 (2) 73–44

Grazie Alessio per il materiale che hai postato .
Mi rendo conto che quello degli Ectobius è un allevamento difficile.. .. se poi è necessario allevarli all'aperto (cosa che comunque mi sembra abbastanza bizzarra ) mi sa proprio che non raggiungerò nessun risultato
Al momento li tengo in un piccolo bicchiere coperto da una retina e con un po' di foglie secche sbriciolate come substrato
Ciao
Martino

Mah ...
Sarei curioso di conoscere il motivo per cui trovi "bizzarro" l'allevarli nel modo più naturale possibile ...
Inoltre, non mi è chiaro lo scopo di ciò che stai facendo: li vuoi torturare prima di vederli morti? Infatti:

Se proprio io desiderassi tentare un allevamento di specie "difficili" (manco ci penso: il mio pollice è così nero che più nero non si può!), prima mi documenterei circa il loro ambiente naturale e la loro dieta, poi (e solo poi), tenterei di riprodurli. In questo modo, cercerei di creare le condizioni più vicine alle loro necessità, senza condannarli a morte ... dopo aver subìto torture.

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

Ovviamente dico bizzarro per me, che sono ancora molto inesperto e non ho mai sentito parlare di allevamenti all'aperto... ... ovviamente io prima di iniziare qualunque allevamento cerco molte informazioni su come agire:
Il fatto è che io ho cercato in lungo e in largo informazioni per allevare gli Ectobius, ma non ho trovato nulla .
Pensavo, e mi accorgo ora che ho pensato male, che sarebbe stato meglio prima prendere gli Ectobius e poi chiedere come allevarli, ma ora mi accorgo di aver torto.
Ovviamente non mi passerebbe MAI per la testa di torturare un animale, lo scopo del mio allevamento sarebbe quello di osservarli e vedere di più sulla loro biologia ed etologia dato che sul web in materia non ho trovato nulla.
Li ho messi in uno spazio abbastanza piccolo perché le mie Loboptera si sono trovate subito bene e si sono riprodotte in spazi abbastanza piccoli, mi rendo conto che non sono la stessa cosa, ma ripeto non avevo niente da cui partire.
Mi sembra di dedurre dal tuo messaggio he le condizioni in cui li tengo non sono adatte a loro quindi la soluzione più sensata mi sembra quella di liberarli dove li ho trovati
Grazie
Ciao
Martino

Ciao Martino.
Ora che ho un poco di tempo per rileggermi, mi accorgo (ed anche Alessio me l'ha fatto notare: grazie Alessio!) di essere stato parecchio "ruvido" nella risposta.
Non porto giustificazioni: se non c'è tempo per una risposta organica, motivandola chiaramente, ... è bene non rispondere.
Si evitano incomprensioni.
Ma io ho voluto rispondere ugualmente
Scusami.
Se vuoi, per non annoiare gli altri utenti del forum, possiamo chiacchierare dell'allevamento attraverso messaggi privati.
Tieni presente, però, che spesso non ti risponderò subito ...
Ma sono a tua disposizione comunque.

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

Ciao Martino,
come avrai capito Livo voleva solo "stuzzicare" la tua, e anche la nostra attenzione sulla questione etica dell'allevamento e delle sue finalità (che è sempre bene ricordare) .

Da un lato la nostra curiosità ci spinge a osservare, catturare, raccogliere e sperimentare (siamo un po' tutti fatti così qui), dall'altro la nostra coscienza (fortunatamente) ci frena e ci pone dei limiti.

Io credo (parere mio personale) che se fai qualche altro tentativo, non fai nulla di male (se ovviamente lo fai per un buon motivo). Magari documentandoti un po' meglio sull'argomento. D'altronde chiunque si sia cimentato per la prima volta in qualsiasi allevamento all'inizio ha dovuto per forza andare a tentativi, riusciti o mal riusciti che siano .
(poi, vedendo il lato positivo della cosa, gli esemplari morti li puoi sempre mandare a Livio per studio ).

Se però ti rendi conto di non essere in grado di allevare determinate bestiole, quindi: riecreare il loro habitat naturale, con giusta temperatura/umidità, fornire loro cibo adeguato, ecc. (vuoi per mancanza di tempo, attrezzatura, ecc.), è giusto abbandonare quest'idea e lasciarle nel loro ambiente naturale, come giustamente ricordava Livio.

Io stesso quando, scavando nelle cavità dei tronchi, incontro alcuni tipi di larve di coleotteri che so di non poter allevare, nonostante sia molto curioso di sapere a quale specie appartengono, le lascio lì dove sono, perché so che le condannerei solo ad una morte certa (non essendo io "babbo larva" = StagBeetle, che riesce ad allevare tutto senza problemi ).

Grazie ad entrambi della risposta e soprattutto grazie della disponibilità Livio
Sono d'accordo sul proseguire la conversazione sull'allevamento per mp
Ciao
Martino