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Pinaceae - Pinus pinea
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Autore:  Fumea crassiorella [ 12/01/2017, 15:33 ]
Oggetto del messaggio:  Pinaceae - Pinus pinea

La settimana scorsa ho trovato un pino domestico ormai caduto al suolo, non particolarmente grosso, del diametro alla base di 15/20 cm all'incirca. Ho così dato uno sguardo con la picozza, sapendo che in questo periodo si possono trovare in celletta alcune specie allo stadio adulto.
Sardegna mer., Sìnnai, loc. S. Gregorio, I.2017.

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La prima è Oxypleurus nodieri Mulsant, 1839: alcuni esemplari svernanti sotto corteccia

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Altri invece in celletta ma abbastanza vispi se esposti:

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La seconda è Anthaxia rugicollis Lucas, 1849 che da tempo cercavo proprio su pino.

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Poiché con la picozza c'è sempre il rischio, anzi la sicurezza che qualche adulto o diverse larve finiscano irrimediabilmente maciullate, ho preferito pazientare e non esagerare con i controlli. I prossimi giorni farò a pezzi il tronco per inscatolarlo e ottenere gli adulti in cattività. Seguiranno aggiornamenti.

:hi: :hi:

Autore:  Anillus [ 12/01/2017, 16:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Complimenti Roberto,

mai bestiole banali :ok: :D

Autore:  Julodis [ 12/01/2017, 18:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Quella Anthaxia certamente banale non è. E' uno dei pochissimi esemplari italiani noti di quella specie.
A proposito, l'avete trovata solo in quella località o anche altrove?

Autore:  cosmln [ 12/01/2017, 18:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Anillus ha scritto:
Complimenti Roberto,

mai bestiole banali :ok: :D


+1

Autore:  Fumea crassiorella [ 13/01/2017, 18:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Grazie a tutti :)

Julodis ha scritto:
A proposito, l'avete trovata solo in quella località o anche altrove?

L'ho campionata anche in altre località, principalmente dei settori sud-occidentali della Sardegna. Ma è verosimile sia presente un po' ovunque dove ci siano pini (sia nelle pinete fitte, sia in località dove ci sono piante sparse o isolate).

:hi:

Autore:  Pippistrello [ 13/01/2017, 19:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Fumea crassiorella ha scritto:

La prima è Oxypleurus nodieri Mulsant, 1839: alcuni esemplari svernanti sotto corteccia

:lov3: :lov3:
Ciao Roberto
Se dovessero schiudersi altri e te ne avanzasse qualche esemplare...... mi farebbe molto felice. :oops:
:lol: :hi:

Autore:  Fumea crassiorella [ 14/01/2017, 20:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Spesso, per ragioni più o meno chiare, diversi adulti di xilofagi possono essere trovati morti, affacciati appena al foro di uscita: è il caso di questa Chrysobothris solieri:

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Autore:  marco villa [ 14/01/2017, 21:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Bella documentazione, Roberto, e complimenti per le specie trovate :birra: .
Sai se esistono specie autoctone di pino in Sardegna? So che il laricio c'è in Corsica, ma non mi sembra segnalato in Sardegna.

Autore:  marco villa [ 14/01/2017, 21:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Approfondendo le ricerche mi rispondo da solo. A quanto pare in Sardegna è spontaneo Pinus pinaster. In ogni caso, le pinete costiere della Sardegna sono piantate o spontanee?

Autore:  Fumea crassiorella [ 14/01/2017, 21:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Ciao Marco, grazie. La situazione dei Pinus spontanei in Sardegna è un po' complessa: Pinus pinea è considerato spontaneo presso Porto Pino (Sardegna sud occidentale), Pinus pinaster spontaneo nei monti della Gallura e Pinus halepensis spontaneo nell'isola di San Pietro e a Porto Pino.
In realtà non mi è chiaro quali siano gli elementi che fanno sì che si possa parlare di spontaneità o meno.

:hi:

Autore:  marco villa [ 14/01/2017, 22:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Fumea crassiorella ha scritto:
Ciao Marco, grazie. La situazione dei Pinus spontanei in Sardegna è un po' complessa: Pinus pinea è considerato spontaneo presso Porto Pino (Sardegna sud occidentale), Pinus pinaster spontaneo nei monti della Gallura e Pinus halepensis spontaneo nell'isola di San Pietro e a Porto Pino.
In realtà non mi è chiaro quali siano gli elementi che fanno sì che si possa parlare di spontaneità o meno.

:hi:


Grazie Roberto.
Da me, dove purtroppo non esistono pini autoctoni, è facile capire che si tratta di una specie introdotta, soprattutto sull'Appennino. Per esempio, nella Vena del Gesso, nei boschi giovani si incontrano spesso pini (credo P. pinaster) insieme a varie piante arrivate grazie ai rimboschimenti o derivate dai giardini delle case coloniche abbandonate (abeti, cipressi, ciliegi, castagni, eccetera), ma sono puntualmente deperenti o morti, chiaramente soffocati dalla vegetazione autoctona (roverella, carpino, lentisco) che si riprende il suo "territorio". Anche lungo la costa i pini (lì ci sono diverse specie, tra cui P. pinea, P. pinaster, P. halepensis, P. nigra, P. wallichiana (!!!), eccetera) perdono terreno e in alcune zone si raggiungono situazioni con parvenza di naturalità. Tra l'altro, quando c'è un inverno più freddo del solito, i pini muoiono in massa. Se fossero autoctoni, questo certo non accadrebbe. Anche la mancanza quasi totale di piante giovani è un indizio.

Autore:  Julodis [ 15/01/2017, 9:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Pinaceae - Pinus pinea

Fumea crassiorella ha scritto:
Ciao Marco, grazie. La situazione dei Pinus spontanei in Sardegna è un po' complessa: Pinus pinea è considerato spontaneo presso Porto Pino (Sardegna sud occidentale), Pinus pinaster spontaneo nei monti della Gallura e Pinus halepensis spontaneo nell'isola di San Pietro e a Porto Pino.

Su halepensis e pinaster non avrei grossi dubbi, ma su Pinus pinea è sempre difficile avere la certezza se sia autoctono o meno, in particolare nel caso della Sardegna.
Avendo probabilmente origine iberica, una sua presenza autoctona in Sardegna non è impossibile, vista l'origine della Sardegna stessa e le altre affinità tra flora e fauna di quest'isola e della penisola iberica.
Se però consideriamo che, almeno dall'epoca romana, forse anche prima, è stato portato in giro e piantato per tutto il Mediterraneo e dintorni, è difficile avere la certezza di dove sia effettivamente autoctono e dove di antica introduzione, o magari un po' e un po'. Per esserne sicuri, bisognerebbe trovare qualche reperto antico, fossile o subfossile.

Fumea crassiorella ha scritto:
In realtà non mi è chiaro quali siano gli elementi che fanno sì che si possa parlare di spontaneità o meno.

Non ti è chiaro, ed a ragione, perché in realtà i concetti di autoctono e spontaneo, spesso usati come se fossero sinonimi, non lo sono.

Il termine alloctono è abbastanza preciso, indicando qualcosa che ha una origine diversa da dove viene trovata. Quando si parla di esseri viventi, si intende normalmente una specie introdotta dall'uomo in un'area dove prima non era presente. Ogni tanto mi viene il dubbio che il termine possa estendersi anche a specie che hanno raggiunto spontaneamente un nuovo territorio anche senza l'intervento dell'uomo, che è poi il significato del termine in ambito geologico, in cui una roccia è alloctona se si trova in un ambiente diverso da quello di formazione, a prescindere da come ci sia arrivata.

Il discorso della spontaneità è molto più complesso. Noi tendiamo ad usare questo termine, discorrendo, più o meno col significato del precedente, quando parliamo di piante. In realtà molto spesso viene inteso in modo molto diverso. Ecco uno dei tanti esempi, preso dal web:

"...vegetazione spontanea, ovvero quelle piante che crescono normalmente nei prati e nei campi non coltivati perché tipiche di un habitat e radicate nel territorio. La vegetazione spontanea comprende tutte quelle forme di vita vegetale che crescono anche senza l’aiuto dell’uomo, senza bisogno di essere seminate artificialmente, senza utilizzare concimi chimici… ma semplicemente con l’azione degli elementi naturali quali acqua, luce, vento ed i minerali contenuti nel terreno in cui queste piante attecchiscono e si riproducono."

Ovviamente, con questo criterio, l'ailanto e la robinia, tanto per fare due esempi noti, ma il discorso vale per tutte le specie naturalizzate, sono piante alloctone che finiscono per far parte della vegetazione spontanea.

Con lo stesso criterio, Pinus pinea nella Pineta di Ostia non è una pianta autoctona (la pineta è stata creata dai Romani), ma è spontanea, in quanto cresce e si riproduce spontaneamente.

Il pino da pinoli, per tornare al discorso originario, credo che sia una delle piante di cui sia più difficile ricostruire la distribuzione originaria in Italia, sempre che in origine in Italia ci fosse, cosa di cui dubito. Un discorso simile si può fare, per esempio, per il castagno, e per motivi analoghi.

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