Non è stato immediato per me identificare il mittente di questa cartolina postale. Poi, pian piano, interpretando il testo della missiva, sono riuscito facilmente a capire che si trattava di Giacomo Doria, del quale ho potuto anche successivamente riconoscere la firma.
Giacomo Doria (1840-1913) lo conosciamo tutti: esploratore, naturalista e politico, fu soprattutto un grande mecenate che favorì il fiorire degli studi scientifici-naturalistici nell’Italia di fine ‘800 e primi del ‘900. Soprattutto ci è noto come il fondatore del Museo di Storia Naturale di Genova (di cui quest’anno si celebra il centocinquantenario ) che porta oggi il suo nome.
Lamberto Loria (1855-1913) fu un celebre esploratore, etnologo, antropologo e naturalista; donò numerosi reperti zoologici al Museo di Genova.
Da queste poche righe traspare la grande confidenza ed amicizia tra i due uomini, che furono tra i protagonisti delle esplorazioni naturalistiche che, in quei fertili anni di fine ‘800, aveva in Italia i suoi maggiori interpreti soprattutto sull’asse Firenze-Genova.
Al Sig. Dott. Lamberto Loria
Via Bonifacio Lupi 9
FirenzeRoma(1) 27.4.[18]98
Caro Lamberto
appunto ieri ricevetti una lettera del generale Brusati(2) 1° Aiutante di Campo di S[ua] A[ltezza] R[eale] il Prin[cipe di] Nap[oli](3) il quale mi domanda alcune notizie sulle capre selvatiche di Montecristo e mi da la notizia che S[ua] A[ltezza] è subentrato al Ginori(4) come affittuario dell’Isola. Ad ogni modo ringrazio te e il [… …. ….](5). Io spero di essere al Giglio ai primi giorni di maggio e vorrei rimanervi una quindicina di giorni(6). Avvisami in tempo quando avrai fissato la conferenza, giacché possibilmente non vorrei mancarvi. Anche Sommier(7) ormai ha libero l’appartamento e penso di dividermi in due, tra Bonifacio Lupi e Lungarno Corsini(8)!! Questa volta Firenze, grazie a te, mi ha lasciato dei ricordi carissimi. Mi pareva quasi di tornare al tempo del povero Marcucci (9). Puoi dirmi se D’Albertis(10) si trovi ancora a Firenze? Domani sera pranzo dai Sonnino e naturalmente ti taglieremo i panni indosso. I miei auguri ai Derossi.
Aff. GiacomoNote:
(1) Doria risiedette a lungo a Roma per i suoi vari impegni; tra l’altro fu senatore del Regno d’Italia e, dal 1891 al 1900, presidente della Società Geografica Italiana.
(2) generale
Ugo Brusati (1847-1936)
(3) il Principe di Napoli è naturalmente Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia, che solo due anni dopo (in seguito al regicidio del padre Umberto I per mano dell’anarchico Gaetano Bresci) divenne re d’Italia come Vittorio Emanuele III.
(4) Carlo Ginori Lisci (1851-1905): personaggio complesso, marchese, industriale della ceramica (l’industria che diventerà poi la ancora ben nota Richard-Ginori) e politico; ottenne l’isola in affitto dal demanio di Livorno e successivamente la passò al principe Vittorio Emanuele di Savoia che la utilizzò come riserva di caccia.
(5) non riesco a decifrare con sicurezza; potrebbe essere “ringrazio te e il succittato M.se G.” (riferito appunto all’appena nominato marchese Ginori)?
(6) è ben noto che Doria esplorò le isole dell’Arcipelago Toscano e, soprattutto, soggiornò a lungo e a più riprese sull’Isola del Giglio, riportando ingenti quantità di reperti naturalistici.
(7) Stefano Sommier (1848-1922): botanico fiorentino; si occupò anche di geografia, antropologia e etnografia. Nelle sue esplorazioni raccoglieva anche reperti entomologici: tra i coleotteri gli è stato dedicato il tenebrionide
Tentyria grossa ssp.
sommieri Baudi, 1974 dell’isola Linosa.
(8) Stefano Sommier abitava in Lungarno Corsini 2, Lamberto Loria abitava in via Bonifacio Lupi 9
(9) credo si tratti di
Emilio Marcucci (1837-1890), botanico e ispettore delle Belle Arti.
(10) Enrico Alberto d'Albertis (1846-1932) (cugino di Luigi Maria d’Albertis che abbiamo già incontrato
qui) fu capitano di mare, naturalista, etnologo e divulgatore; grande amico di Giacomo Doria, mise a disposizione il suo yacht Violante (un cutter di oltre 11 metri) per varie crociere naturalistiche.
Spero di non avervi annoiato a morte

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Ciao
Piero