Dopo averla annunciata
qui un po’ di tempo fa, pubblico integralmente la cartolina postale inviata da Baudi a Fea nel 1896.
Flaminio Baudi di Selve (1821-1901) lo conosciamo tutti in quanto è stato uno dei più attivi coleotterologi italiani della seconda metà dell’800; fu anche tra i promotori e i fondatori della Società Entomologica Italiana.
Leonardo Fea (1852-1903), assistente al Museo di Genova, fu un esploratore-naturalista, raccoglitore, preparatore e disegnatore abilissimo. I suoi viaggi, soprattutto in Birmania e in Africa occidentale, fruttarono ricche ed interessantissime collezioni naturalistiche, con alcune migliaia di nuove specie. Nel suo ultimo viaggio in Africa si ammalò gravemente e, rientrato in Italia, morì dopo poche settimane.
Qui due immagini di Leonardo Fea postate da Silvano Biondi.
La scrittura è minutissima (considerate che il formato reale della cartolina è di soli 14x9 cm) ed è resa ancor più confusa da numerose macchie; qualche passaggio l’ho trovato dunque un po’ difficoltoso e di un paio di parole mi è sfuggito il senso.
Al Preg.mo Sig. Leonardo Fea
addetto al Museo Civico di Storia Naturale di GenovaTorino 9.VI.96
Stimatissimo e Caro Sig. Fea,
Giunsi ieri sera da Genova, perciò solo stamane posso spedirle la cassetta contenente gli Anophtalmus siculus (1), credo ♂ e ♀, che rinvenni alla Ficuzza; parmi non differiscano dalla definizione che pella posizione del punto impresso sulla elitra seconda stria delle elitre, posto più presso l’estremità di esse, capo e torace sono eguali ai frammenti già ivi rinvenuti, dei quali fo cenno in seguito alla descr. della specie nel Nat. Sic. 1 N.S. p. 116.
Giovedì scorso ricevetti dal Prof. Calderini (2) di Varallo alcuni coleotteri statigli inviati da Asmara, alcuni dei quali potei nominare dietro lavori del Fairmaire e su quelli del Dottor Gestro sul viaggio in Assab dei Sig. Doria (3) e Beccari (4). In detto invio abbondava la Cicindela alboguttata Klug (5), non citata di Assab, alcune Polghirma (6), fra le quali più copiosa quella segnata nel N. 7, che potrà ritenere avendone altri due esemplari; d’entrambe desidererei se possibile conoscerne i nomi. Così pure dell’unico esemplare della Silpha e di quello della Zonabris che dal Marseul non sembra sia stata conosciuta. La Melyris parmi differire dalla bicolor pella statura più forte, pella forma del torace e pella punteggiatura più forte, presumo sia la fulvipes Reiche della quale però non vidi la descrizione. La Tentyria […..] anch’essa pare forse riferirsi come varietà alla puncticeps Miller. Sia questa Tentyria che la Melyris può ritenerla se la accomoda pella collezione del Museo Civico. Tra gli insetti di Asmara rinvenni 3 individui del Micrantereus gerstaeckeri Gestro (7) che facilmente riconobbi dalla spina ricurva della base delle tibie intermedie. Vidi pure una coppia di Oryctes boas F. che denominai col confronto di quelle del Museo di Torino.
Fui ben lieto di ricevere la sua cartolina, dalla quale presumo buone le sue condizioni di salute, ed attivo sempre ed appassionato all’Entomologia. Mia moglie Le è riconoscente pella sua buona memoria e Le ricambia meco i suoi affettuosi saluti ed auguri di prosperità.
Favorisca riverire da parte mia il Sig. Dottor Gestro, ringraziandolo anticipatamente del favore che non mi negherà di darmi i nomi delle specie abissine inviate nella cassetta e vorrà perdonarmi il disturbo.
Mi creda sempre con tutta affezione e stima di Lei devotissimo
Flaminio Baudi
via Baratti 10
(1) Duvalius siculus (Baudi, 1882); in realtà la popolazione di
Duvalius della Ficuzza sarà riconosciuta più di 100 anni dopo come appartenente ad una specie nuova:
Duvalius marii Vanni, Magrini & Pennisi, 1992.
(2) Pietro Calderini (1824-1906), sacerdote, professore, appassionato d’arte e di natura; fu il fondatore del Museo di Storia Naturale di Varallo che attualmente porta il suo nome.
(3) Giacomo Doria (1840-1913), fondatore del Museo di Storia Naturale di Genova che attualmente porta il suo nome, patrocinò le principali spedizioni naturalistiche italiane all’estero, partecipando in prima persona ad alcune di esse.
(4) Odoardo Beccari (1843-1920), esploratore e botanico; tra le numerose scoperte merita almeno ricordare l’aro gigante (
Amorphophallus titanum Beccari, 1879), la pianta con la più grande infiorescenza del mondo. Nel 1902 pubblicò
Nelle foreste di Borneo, libro di viaggio a sfondo naturalistico che divenne quasi un bestseller dell’epoca (tradotto in varie lingue); ad esso attinse spesso Emilio Salgari per i suoi romanzi del ciclo di Sandokan.
(5) Calomera alboguttata (Klug, 1832)
(6) Io leggo “
Polghirma” ma non so cosa sia… un Carabidae?
(7) Tenebrionidae
Alla prossima
Ciao
Piero