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AIUTOOOOO!! INVASIONE INSETTI PICCOLI NERI VOLANTI TIPO SCARAFAGGI



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 08/05/2014, 13:07 
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
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Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
Mi devo procurare sta pollina... :mrgreen:

_________________
:hi:
Daniele


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MessaggioInviato: 08/05/2014, 19:33 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Non fanno una tana, però se lo stesso problema riguarda anche altre abitazioni, allora probabilmente la causa l'hai già individuata tu nella pollina usata per concimare.
In quel caso, temo che a parte aspettare che finiscano da soli, ci sarà poco da fare per risolvere il problema.
Comunque, consolati pensando che almeno sono innocui per l'Uomo, bambini piccoli compresi.

_________________
Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 08/05/2014, 19:36 
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57
Messaggi: 4282
Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
Julodis ha scritto:
consolati pensando che almeno sono innocui per l'Uomo, bambini piccoli compresi.

... A differenza degli insetticidi!

_________________
"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
Immagine Daniele


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MessaggioInviato: 11/05/2014, 1:04 
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10
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Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
leasy76 ha scritto:
Eccola che arriva. Si vede maluccio, perchè sono come semini di sesamo e servirebbe una macchina fotografica seria, ma spero basti. Questi insetti non so se volano, sembrerebbe di no... comunque con quelli più grandi ci vanno d'accordo ;)

Ho provato a farne un'altra, non è che migliori molto, ma la riga che vedete è la fuga della mattonella, circa 2mm di larghezza.
Questi, se me li tieni tutti da parte, mi fai un piacere....! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Sono Histeridae, dalle dimensioni e da quello che riesco a vedere dalla foto, probabilmente potrebbero essere dei Carcinops (Carcinops) pumilio (Erichson, 1834), clicca sul link e prova a vedere se sono loro.
In ogni caso assolutamente innocui per l'uomo, ottimi volatori e sicuramente richiamati dall'odore di letame (questa specie è molto frequente nei pollai).

:hi:

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ImmagineGiovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)


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MessaggioInviato: 10/06/2014, 1:53 
 

Iscritto il: 27/09/2013, 18:48
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Nome: Lucia Valentini
Ciao a tutti,

siamo nel pieno di una nuova ondata di entrambe le specie. Oggi ne avrò dovuti uccidere qualche centinaio (mi dispiace per loro, mi sembra la strage degli innocenti, ma me li ritrovo che entrano dal camino e dalle fessure delle finestre e della porta, è un incubo).
Tutte le case intorno, ai 4 punti cardinali, hanno lo stesso problema, che si affievolisce con la lontananza dal campo incriminato, ma è comunque presente.... se qualcuno di voi vuole passare da Perugia (Marsciano per l'esattezza) a prenderne un pò, mi fa un piacere!!! :)

Potete anche prelevarli direttamente alla fonte!! :D

Ora mi chiedo: ogni volta che piove e poi torna caldo sembra si schiudano nuove uova.... ma finiranno mai? Devo aspettare il freddo per dormire una notte in pace senza sentirli cadere dal camino o dagli stipiti? (eh si cadono, sembra che volino solamente al tramonto, in casa per fortuna ne ho visto volare uno solo... ci ha provato, diciamo).

Ciao!!
Lucia

PS:
Giovanni, direi che sono proprio loro.. ma se ti porti via anche quelli grandi non mi offendo :lol: Come vedi mi causano un pò di stress, tanto da stare sveglia alle 2 di notte :shock:


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MessaggioInviato: 10/06/2014, 5:58 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Ciao Lucia. Mi sa che, stando così le cose, potrai solo aspettare che finiscano naturalmente. Prima o poi anche la pollina finirà per decomporsi!
Altrimenti, dovresti mettere zanzariere a tutte le finestre, guarnizioni sotto le porte, un pannello che chiuda il camino finchè non verrà la stagione per usarlo di nuovo, ecc. Ovvero, se non si può agire alla fonte, evitare che ti entrino in casa.

_________________
Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 10/06/2014, 23:08 
 

Iscritto il: 21/09/2009, 9:34
Messaggi: 1535
Località: Padova
Nome: Gianfranco Salvato
Cara Lucia

Perché non hai acceso un'oretta il camino?
Ciao
Gianfranco


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MessaggioInviato: 11/06/2014, 0:36 
 

Iscritto il: 27/09/2013, 18:48
Messaggi: 10
Nome: Lucia Valentini
Ciao Maurizio,

leggendo il tuo ultimo post ho riso tantissimo, perchè le precauzioni da prendere per non farli entrare sembrano proprio da esauriti.... E NOI LE ABBIAMO PRESE TUTTE!!! :lol1: Ebbene si, zanzariere, anche una seconda rete, fitta, intorno alla cappa del camino, retina su tutte le prese d'aria, uno sportello che chiude il camino.... mi manca solo di sigillare sotto il portone! Pensa a che livello di esaurimento sono (Fabio poveraccio mi asseconda, i piccoli vantaggi della gravidanza :hp: )

Ebbene, stamattina ho sentito le altre 6 famiglie coinvolte, qualcuna messa peggio di noi (parlano di muri interni quasi completamente neri :shock: ), e sono stata dai vigili, che mi hanno messa in contatto con un dottore della asl che si occupa di disinfestazioni.

Vi vorrei riassumere quanto mi ha detto, perchè sinceramente non mi convince del tutto, e neanche agli altri coinvolti. Lui dice che i coleotteri con la pollina non c'entrano, ma che si possono essere sviluppati perchè il terreno è stato fermo, e sono due anni che viene usato per la stessa coltura. Quindi, secondo lui, quando l'hanno lavorato, hanno distrutto l'habitat dei coleotteri che sono "migrati" verso le case.
Ora, io sono ignorante in materia e anche i miei compagni di sventura, però abbiamo osservato che:
1) ci sono tanti campi intorno a noi, molti di questi sono monoculture
2) l'unico campo da cui provengono i coleotteri è quello incriminato
3) l'unico campo lavorato a pollina (e senza rispettare i tempi di legge che prevedono di lavorare il terreno rigirando le zolle entro 24 ore) è quello incrinimato
Quindi, sempre da ignoranti, la storia dello sviluppo autonomo non ci convince proprio.. Inoltre, abbiamo avuto 3 ondate grandi:
-la prima quando hanno lavorato il terreno dopo un mese che la pollina ci stava sopra;
-la seconda, quando hanno piantato (quindi rilavorato il terreno)
-la terza quando è scoppiato il caldo, perciò senza che lavorassero il terreno (oggi sembrano già diminuiti).

Da qui la domanda che viene spontanea: è possibile che le uova schiudano con il caldo umido, e poi gli adulti ridepongano le uova che schiuderanno alla prossima ondata di caldo umido? Se così fosse ce li porteremmo fino all'inverno?
Questo mi scoraggia un pò, specie perchè tutti, anche questo Dottore come voi, suggerite di aspettare che passino, perchè gli insettici da dare per ucciderli sono estremamente forti e nocivi, vista la resistenza dei coleotteri agli stessi: e sicuramente anche un'esaurita come me preferisce l'esaurimento all'avvelenamento dell'ambiente, in cui peraltro viviamo...

Ultima cosa: il dottore della Asl sostiene che accendendo fuori luci gialle anzichè bianche, questi non vengano attratti, e che se si vuole cenare fuori, basta usare luci rosse.... Vi risulta? Qui le luci le teniamo proprio spente, ma sembrano attratti dai muri chiari, e cenare fuori non ci passa neanche per l'anticamera, visto che è difficile anche solo passarci mezz'ora... quasi quasi lo invito, voglio vedere se davvero se la sente di mangiare un pò di coleotteri....

Bene, vi ho annoiati abbastanza, ma fatemi sapere se secondo voi la pollina può effettivamente essere la causa o non c'entra nulla come dice questo dottore (?): ci serve (al piccolo comitato famiglie invase :D ) perchè in tal caso il prossimo anno faremo in modo che l'agricoltore rispetti almeno i tempi di legge.

Ciao, e grazie di nuovo a tutti!
Lucia

PS: il camino i miei vicini l'hanno acceso, ma quando poi lo spengono si ricomincia daccapo, e visto che ci sono 33 gradi me lo risparmio....


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MessaggioInviato: 11/06/2014, 6:43 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Ciao Lucia. Quel che ti ha detto il dottore della ASL convince poco anche me, almeno per quanto riguarda la causa del problema.
Dal momento che si tratta di specie legate, direttamente o indirettamente, alla presenza di sterco o di altro materiale in decomposizione, il fatto che quel terreno sia stato usato per due anni per lo stesso tipo di coltura mi pare che c'entri poco. La presenza di abbondante materiale in decomposizione (nella fattispecie la pollina) mi sembra una causa molto più probabile. Questa è, ovviamente, solo la mia opinione.

Le ondate che avete osservato non credo abbiano a che fare con la schiusura delle uova, ma con un cambio di attività degli individui adulti. Uova e larve se ne stanno lì dove sono state deposte (le uova, per ovvi motivi, le larve, perchè hanno limitate capacità di spostamento, rispetto agli adulti), mentre gli adulti, se cambia qualcosa nel loro habitat, non hanno problemi a spostarsi in volo. In Histeridae come questi (ma su questo potrà essere più preciso Pactolinus) il ciclo vitale dovrebbe essere piuttosto rapido, per cui si dovrebbero trovare gli adulti per buona parte dell'anno, se non sempre, ma con attività differente. Ciò comunque non cambia il fatto che sembri esserci un legame tra cosa succede in quel campo e i periodi in cui si manifesta questa infestazione.

Per quanto riguarda il discorso luci, il dottore ASL vi ha dato un consiglio ragionevole. Su questo aspetto mi sono documentato anche di recente, anche se per il motivo esattamente opposto (ovvero, come attirarli), e da quanto risulta in bibliografia, nonchè da esperienze dirette mie e di altri amici, sembra proprio che la luce compresa nelle lunghezze d'onda corrispondenti al giallo/arancio/rosso (ed anche l'infrarosso) non venga vista quasi per niente dalla maggior parte degli insetti, che sono invece molto sensibili (ed alcuni attratti) dalle lunghezze d'onda minori, in particolare dalla banda dell'ultravioletto e del verde/azzurro (con picchi intorno a 360 e 490 nm). Per cui, l'uso di lampade a luce gialla (quelle a luce rossa non sono l'ideale per vederci neanche per noi) dovrebbe almeno consentire di attirare meno insetti, pur non risolvendo il problema. Se ci fai caso, ormai da diversi anni anche l'illuminazione stradale è stata gradualmente sostituita da una a luce giallastra, rispetto a quella precedente bianca. Senza voler fare pubblicità ad una marca, ma solo come esempio, guarda questa coppia di lampade a basso consumo. Quella giallastra attira gli insetti molto meno delle solite a fluorescenza o di quelle alogene. Anche questa funziona con lo stesso principio (senza far caso alle sciocchezze scritte nella descrizione). Ancora meno lo farebbero quelle a led della giusta tonalità di luce, perchè emettono gamme di frequenze più circoscritte, ma sono ancora difficili da trovare.
Per quanto riguarda i muri bianchi, vale lo stesso discorso. La superificie, luminosa a causa della luce che la colpisce, attrae numerosi insetti (non a caso, quando noi andiamo a caccia di insetti con la luce, oltre a lampade di vario tipo usiamo sempre anche una superficie bianca, di solito un telo, su cui vanno a posarsi la maggior parte degli insetti). Ma usando le luci adatte, anche le pareti bianche diventeranno meno attrattive.
Ovviamente, se convertirete la maggior parte dei punti di illuminazione alla luce gialla, se qualche lampada resterà con la normale luce bianca si verificherà probabilmente un aumento di attrazione degli insetti verso questa. magari potreste sfruttare questo per farli concentrare altrove, lontano da dove siete, piazzando una lampada con luce che li attiri (bianco freddo o, meglio ancora, ultravioletto, o cosiddetta luce nera o di Wood) ad una certa distanza (magari proprio nel campo stesso). Potreste anche pensare ad una soluzione del genere: una grossa bacinella di plastica, meglio se bianca, parzialmente piena d'acqua e qualche goccia di sapone, coperta da una reticella (per evitare che vi si riempia di falene, fecendo una inutile strage di insetti "innocenti"), su cui appendere una lampada UV, collegata ad un interruttore a tempo o ad uno crepuscolare, in modo che resti accesa tutta la notte. In questo modo potreste dirottare la maggior parte degli insetti che vi perseguitano verso questa fonte di luce, che li attira molto, e trovarli il giorno dopo a mollo nell'acqua.

_________________
Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 06/07/2017, 23:35 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 875
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Credo utile intervenire (anche se molto in ritardo, rispetto ai messaggi dell'interessata) a proposito del Tenebrionide, identificabile come Alphitobius (due specie in Italia). La mia esperienza mi ha portato ad associare questi coleotteri soprattutto a due tipi di habitat diversi, che offrono loro substrato alimentare per lo sviluppo larvale: la lettiera degli allevamenti di pollame e (questo secondo habitat forse vi sorprenderà un po') i nidi di calabrone (Vespa crabro) abbandonati. Non le derrate alimentari, di natura animale o vegetale che siano; non il legno fradicio e marcescente; non le carcasse di vertebrati. Con questo ovviamente non voglio assolutamente dire che tali substrati siano da escludere in tutti i casi. In letteratura questi Tenebrionidi sono segnalati per il loro spettro alimentare (larvale) molto ampio, anche a spese di derrate (soprattutto vegetali) e in particolare di derrate in condizioni di conservazione scadenti.
Nel caso in esame vi sono due principali possibilità diverse come 'fonte' di questi insetti: la 'pollina' sparsa nei campi circostanti, ma anche il camino individuato dall'interessata come via d'ingresso. Nei camini delle case di campagna (in cima alle canne fumarie, presso i comignoli) è tutt'altro che raro che nidifichino i calabroni. I nidi di calabrone, di durata annuale, al termine dell'arco stagionale di vitalità della colonia e nei mesi successivi possono fornire talvolta (l'ho constatato personalmente) decine, decine e decine di adulti di Alphitobius, che credo si siano sviluppati a spese dei residui organici rimasti nei favi di cartone. In genere i nidi di calabrone ostacolano il regolare funzionamento (tiraggio) del camino perché a pieno sviluppo (fine estate - autunno) ostruiscono interamente la canna fumaria: mi chiedo se nel caso in esame il camino fosse funzionale o meno.


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