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convivenza con nido calabroni cassonetto



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 18/07/2017, 14:01 
 
Salve a tutti credo di avere un nido di calabroni nel cassonetto che fare?ho paura x me il il mio cagnettino,li vedo entrare da fuori salgon nelle tapparelle :(


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MessaggioInviato: 18/07/2017, 19:13 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 875
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Riguardo alla Sezione di Entomologia domestica, è specificato che "Il Forum non fornisce alcuna indicazione su possibili rimedi o consigli per la disinfestazione".
In casi come questo (nidi di calabroni o vespe in cassonetti delle tapparelle), che comportano una certa pericolosità e che non è assolutamente il caso di affrontare con i criteri del "fai da te", mi sembra che la cosa migliore sia sentire il parere di un'affidabile impresa di disinfestazione e chiedere se mai un loro sopralluogo e un intervento da effettuarsi in tutta sicurezza.
Naturalmente, prima di ogni successiva valutazione sul da farsi, dovranno identificare almeno sommariamente i responsabili (calabroni, inconfondibili anche per le grandi dimensioni? vespe? ... api? Magari invece Sfecidi, ad es. il genere Sceliphron?).


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MessaggioInviato: 18/07/2017, 19:17 
 
Grazie ma io nn vorrei ucciderli.....o è consigliabile farlo?


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MessaggioInviato: 18/07/2017, 22:41 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 875
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Ha scritto "che fare? ho paura". Quindi il mio messaggio verteva implicitamente anche sui provvedimenti da prendere...
La prima cosa da appurare è che siano davvero calabroni o vespe: una foto scattata a debita distanza di sicurezza ma sufficientemente informativa per un'identificazione sommaria sarebbe opportuna. Se fossero invece api (Apis mellifera), potrebbe intervenire un apicoltore che in genere riesce a prelevare l'intera colonia viva e a portarsela via in un'arnia. Non mi risulta che si prevedano interventi per rimuovere ma salvare colonie di vespe o calabroni, che nell'ambiente domestico sono pericolosi infestanti. Una cosa da evitare è sicuramente la movimentazione (avvolgimento o svolgimento) della tapparella, per il rischio di far 'innervosire' alquanto la colonia (se c'è), ad esempio perché si danneggia il nido. Se l'insetto ha nidificato, è presumibile che la tapparella sia stata sempre abbassata, o quasi, per un certo periodo di tempo cosicché in primavera più o meno avanzata lo spazio disponibile nel cassonetto è stato valutato idoneo alla fondazione di una colonia o comunque alla colonizzazione (nei calabroni è documentato anche il riposizionamento del nido, ossia il 'trasferimento' attivo da parte della regina con le sue prime operaie in un sito più idoneo rispetto a quello del nido iniziale). I nidi di vespe e calabroni da noi hanno durata annuale, la vita della colonia è destinata a raggiungere la sua pienezza generalmente in settembre, periodo di massima espansione dimensionale del nido (che viene adattato alle caratteristiche dello spazio disponibile), e a scemare con l'autunno, durante il quale sopravvivono solo le femmine già fecondate e destinate a fondare, l'anno successivo, nuove colonie avviando la costruzione di nuovi nidi in siti opportuni. Un intervento invernale nel cassonetto, per sicurezza fatto da disinfestatori, permetterebbe di rimuovere un nido inutile e presumibilmente privo di imenotteri. Questo non esclude però la ricolonizzazione ex novo l'anno successivo, a meno che non si tenga la tapparella perennemente alzata, in modo che il cassonetto non offra spazio... Detto tutto questo, mi sembra che tocchi a lei, o a chi possa effettuare un sopralluogo e valutare con competenza l'insieme della situazione locale, decidere sul da farsi, se e quando intervenire. Certamente vespe e calabroni sono insetti pericolosi per le loro punture (soprattutto in caso di persone allergiche e già sensibilizzate) e che presentano anche vari altri aspetti di dannosità, che non sto ora a elencare. A me sembra che la convivenza con questi imenotteri (se di loro si tratta) insediati nel cassonetto di una tapparella di una casa regolarmente e costantemente abitata debba essere per forza di cose problematica e un po' rischiosa.
Ribadisco, in conclusione, che prima di tutto bisogna sapere con certezza con che insetti si ha a che fare: anche Apoidei diversi dall'ape mellifera, o Sfecidi, potrebbero essere in causa, così come vespe del genere Polistes, che non fanno mai nidi molto grandi, ecc. Sarebbe stato opportuno anche che lei avesse indicato almeno approssimativamente (ad esempio provincia, pianura o collina o montagna) il luogo dove si è presentato il problema.


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