La foto dell'adulto è tutt'altro che ottimale, quella della larva un po' meglio. Sembra un comune coleottero delle derrate del genere Oryzaephilus (famiglia Silvanidi), con frequenza reperibile in comuni derrate di origine vegetale e su altri prodotti vegetali essiccati e conservati. Se si distinguessero la serie di dentelli acuminati sui lati del pronoto dell'adulto e le carene longitudinali sul pronoto stesso, l'identificazione sarebbe certa, ma la qualità della foto fornita non lo permette.
Dal punto di vista pratico, a prescindere dall'identificazione generica o specifica, eliminare tutte le derrate visibilmente infestate e mettere in congelatore per qualche settimana le altre contemporaneamente presenti, per sopprimere possibili infestazioni latenti (uova, piccole larve), accompagnando il tutto con accurata pulizia e lavaggi di credenze e altre suppellettili in cui siano riposte le derrate, può essere un metodo utile per contrastare la presenza di questi insetti. Un altro accorgimento necessario dovrà essere però quello di tenere d'ora in avanti sistematicamente ben chiuse, in contenitori ermetici (vasi di vetro o recipienti di polietilene o altro materiale plastico che abbiano assolutamente coperchi a chiusura ermetica; o anche semplici sacchetti trasparenti di polietilene, sufficientemente spessi ed ermeticamente sigillati con 'piattine'), pasta, riso, farina, semola, spezie, pane secco, biscotti, frutta secca, cacao, cioccolata, camomilla, tabacco e quant'altro. Comprese le composizioni floreali con fiori secchi (e relativi semi) che talvolta si acquistano o si ricevono in regalo e che possono rappresentare un vero e proprio 'cavallo di Troia' per far giungere nelle nostre case insetti delle derrate, o che comunque si prestano ad essere infestate in un secondo tempo da certi insetti dell'ambiente domestico. Adottando e mantenendo nel tempo queste pratiche si dovrebbe ripristinare una situazione igienicamente accettabile. Si può concludere affermando che ben difficilmente un'abitazione può essere mantenuta completamente e perennemente esente e indenne da certe piccole e indesiderate presenze che, a seconda delle specie, sanno sfruttare le sostanze organiche più disparate per svilupparsi e insediarvisi più o meno stabilmente.
Questo quesito poteva essere collocato, più opportunamente, nella sezione di Entomologia domestica (e meriterebbe di esservi trasferito).
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