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tarme del cibo o altro? - 3 -



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Pagina 1 di 1 [ 7 messaggi ]
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: tarme del cibo o altro? - 3 -
MessaggioInviato: 09/09/2020, 19:49 
 

Iscritto il: 02/09/2020, 13:13
Messaggi: 11
Nome: isabella gianni
-le farfalline che svolazzano nel soggiorno, adiacente alla cucina, sono tarme alimentari provenienti dalla cucina o tarli? sembrano materializzarsi all'improvviso da sotto il divano o dal parquet. Alcune si attaccano alle strisce di feromoni specifiche delle tarme alimentari, che ho attaccato anche vicino al salotto. Oppure queste strisce che i produttori commercializzano come specifiche in realtà non sono specifiche e attraggono ogni tipo di tarma?

Vi ringrazio per ogni chiarimento che potrete darmi :no1:
Elsa
dalla provincia di Roma


in trappola
paretesoggiorno.jpg

paretesoggiorno1.jpg

paretesoggiorno2.jpg

paretesoggiorno3.jpg

soggiorno.jpg

tenda sogg.jpg

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 Oggetto del messaggio: Re: tarme del cibo o altro? - 3 -
MessaggioInviato: 10/09/2020, 19:33 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 859
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Foto tutt'altro che ottimali, ma sembra trattarsi proprio di Plodia interpunctella o tignola fasciata, la più comune e diffusa tra le 'tarme alimentari'.


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 Oggetto del messaggio: Re: tarme del cibo o altro? - 3 -
MessaggioInviato: 11/09/2020, 1:16 
 

Iscritto il: 02/09/2020, 13:13
Messaggi: 11
Nome: isabella gianni
Nicarinus ha scritto:
Foto tutt'altro che ottimali, ma sembra trattarsi proprio di Plodia interpunctella o tignola fasciata, la più comune e diffusa tra le 'tarme alimentari'.


Capisco che, con delle immagini così, dire di quale insetto si tratta è veramente complicato. Grazie per la gentilezza.
Una domanda: accade che depongano le uova dietro ai pensili, in un luogo buio quindi, e poi a primavera ritornino a svolazzare? Lo chiedo per capire se a questo punto mi convenga smontare la cucina per eliminarle.

Anche le foto che ho allegato al messaggio -2- fanno pensare alla Plodia?
Niente "Tineola Bisselliella" ( l'ho vista su un sito che trattava di disinfestazione) per la quale usare l'antitarme tradizionale per i tessuti. L'invasore è unico, e agguerrito direi. Importante saperlo. Grazie. :)


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 Oggetto del messaggio: Re: tarme del cibo o altro? - 3 -
MessaggioInviato: 15/09/2020, 19:34 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 859
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Non vedo necessario smontare la cucina. Vedo necessario gestire le derrate in modo da arrestare l'eventuale sviluppo larvale, eliminare prodotti infestati, ecc. Quindi: recipienti rigorosamente sigillati in sacchetti di polietilene (che peraltro le larve alla lunga possono perforare, soprattutto dall'interno per uscire a maturità), barattoli con tappo a tenuta ecc. Derrate in congelatore quando possibile. Eliminazione, in contenitori ben chiusi, di derrate infestate. Abbattimento anche manuale di farfalline sui muri ecc. Proseguire nell'uso di trappoline. Fare terra bruciata ai lepidotteri, non devono trovare cibo dove ovideporre e svilupparsi, e quindi eliminare anche eventuali composizioni decorative con fiori secchi, semi, spighe di mais ecc. Massima pulizia.
In questo forum e in questa sezione alla voce 'Plodia' si trovano sicuramente altre risposte anche più lunghe e articolate ad analoghi quesiti. Il problema è diffusissimo. Non di rado la Plodia entra nelle nostre case con l'acquisto di frutta secca. Non dico di evitarne l'acquisto, ma possiamo benissimo tenere noci, arachidi ecc. in frigo o in congelatore, per estrarle poco prima del consumo.


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 Oggetto del messaggio: Re: tarme del cibo o altro? - 3 -
MessaggioInviato: 16/09/2020, 1:29 
 

Iscritto il: 02/09/2020, 13:13
Messaggi: 11
Nome: isabella gianni
Nicarinus ha scritto:
Non vedo necessario smontare la cucina. Vedo necessario gestire le derrate in modo da arrestare l'eventuale sviluppo larvale, eliminare prodotti infestati, ecc. Quindi: recipienti rigorosamente sigillati in sacchetti di polietilene (che peraltro le larve alla lunga possono perforare, soprattutto dall'interno per uscire a maturità), barattoli con tappo a tenuta ecc. Derrate in congelatore quando possibile. Eliminazione, in contenitori ben chiusi, di derrate infestate. Abbattimento anche manuale di farfalline sui muri ecc. Proseguire nell'uso di trappoline. Fare terra bruciata ai lepidotteri, non devono trovare cibo dove ovideporre e svilupparsi, e quindi eliminare anche eventuali composizioni decorative con fiori secchi, semi, spighe di mais ecc. Massima pulizia.
In questo forum e in questa sezione alla voce 'Plodia' si trovano sicuramente altre risposte anche più lunghe e articolate ad analoghi quesiti. Il problema è diffusissimo. Non di rado la Plodia entra nelle nostre case con l'acquisto di frutta secca. Non dico di evitarne l'acquisto, ma possiamo benissimo tenere noci, arachidi ecc. in frigo o in congelatore, per estrarle poco prima del consumo.


Sì, ho visto da subito che sul sito ci sono molte spiegazioni su questo infestante e sulle pulizie indispensabili. Sono certa che la prima volta siano entrate in casa con le noci - Settembre 2019 - e da allora la frutta secca è in frigo.
A Luglio scorso invece è partito tutto dalla farina. Parlo di smontare la cucina perché dagli interstizi, tra i ripiani e le pareti verticali del pensile (vuoto da un mese), ho visto emergere due microvermetti quasi invisibili. Penso che di uova ce ne siano tante nascoste. Dopo un'invasione così, potrebbe essere utile anche imbiancare le pareti.
Da qualche parte ho letto che le temperature vicino allo zero interrompono il ciclo vitale. Sto considerando di lasciare per qualche giorno la finestra aperta in inverno. Se potesse funzionare, a costo di gelare.
Grazie ancora per tutte le indicazioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: tarme del cibo o altro? - 3 -
MessaggioInviato: 17/09/2020, 18:12 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 859
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Temperature vicine allo zero, anche protratte, non è detto che siano letali per certi stadi di sviluppo, temporaneamente quiescenti e magari riparati in qualche anfratto dove il calo di temperatura è più modesto. Se bastasse il freddo invernale, come farebbero a sopravvivere in inverno nell'ambiente aperto le tantissime specie di insetti? Naturalmente la sensibilità varia anche in funzione delle diverse specie, ma in genere sono letali valori termici molto bassi, ben al di sotto degli 0 °C, che causano effettivo congelamento dell'insetto. Importante ovviamente anche il tempo di esposizione.
La strategia da adottare è la protezione assoluta di alimenti e derrate indenni, l'eliminazione dei prodotti infestati, l'attenzione a non introdurre nuovo materiale alimentare infestato o se possibile, nell'incertezza, proteggerlo nel modo più adeguato come l'uso del congelatore. Con una corretta gestione delle fonti alimentari gradite alla Plodia (che per fortuna non si nutre di lana, tappeti, carta ecc.) i risultati dovrebbero arrivare.


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 Oggetto del messaggio: Re: tarme del cibo o altro? - 3 -
MessaggioInviato: 18/09/2020, 1:24 
 

Iscritto il: 02/09/2020, 13:13
Messaggi: 11
Nome: isabella gianni
Nicarinus ha scritto:
Temperature vicine allo zero, anche protratte, non è detto che siano letali per certi stadi di sviluppo, temporaneamente quiescenti e magari riparati in qualche anfratto dove il calo di temperatura è più modesto. Se bastasse il freddo invernale, come farebbero a sopravvivere in inverno nell'ambiente aperto le tantissime specie di insetti? Naturalmente la sensibilità varia anche in funzione delle diverse specie, ma in genere sono letali valori termici molto bassi, ben al di sotto degli 0 °C, che causano effettivo congelamento dell'insetto. Importante ovviamente anche il tempo di esposizione.
La strategia da adottare è la protezione assoluta di alimenti e derrate indenni, l'eliminazione dei prodotti infestati, l'attenzione a non introdurre nuovo materiale alimentare infestato o se possibile, nell'incertezza, proteggerlo nel modo più adeguato come l'uso del congelatore. Con una corretta gestione delle fonti alimentari gradite alla Plodia (che per fortuna non si nutre di lana, tappeti, carta ecc.) i risultati dovrebbero arrivare.



E' leggendo qui che ho sperato che al di sotto dei 20° e al di sopra dei 30° si sarebbe interrotto il ciclo di riproduzione di questi ospiti. Ho frainteso come mi conveniva. ....The larvae can complete their development in six to eight weeks at temperatures from 18 to 35°C. The number of larval instars varies from five to seven (depending on the food source and the temperature). The pupal stage can last from 15 to 20 days at 20°C and seven to eight days at 30°C....
[size=50]http://entnemdept.ufl.edu/creatures/urban/stored/indianmeal_moth.htm[/size]

Ho trovato per il monitoraggio delle strisce adesive che, secondo la casa produttrice, attraggono gli esemplari di entrambi i sessi. Sono nei colori rosa e blu (!). Vedremo se con tutti i detergenti, le chiusure ermetiche, l'insetticida e quest'ultimo espediente riesco a disfarmi di quella che, ho capito, si trasforma facilmente in ossessione.
Grazie.


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