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Sfinge testa di Morto in terrazzo consigli



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 26/09/2021, 14:25 
 
Ciao a tutti,

Ho un bruco di sfinge di testa di morto in terrazzo a Roma, consigli ? Suggerimenti ? :)


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MessaggioInviato: 30/09/2021, 19:24 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 859
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Consigli? Dipende da che cosa si desidera.
Che dimensioni ha il bruco? Su che pianta è, gelsomino (più difficile che si tratti di patata o altre solanacee su un terrazzo)? Se non fa troppo danno lo lascerei alimentarsi per raggiungere la maturità (ormai non mancherà molto) e impuparsi: o lo farà nella terra del vaso sul terrazzo, oppure se ne andrà altrove, ricercando altro terreno, magari con il rischio di cadere dal terrazzo stesso.
Si vuole vedere/ottenere l'adulto? Alimentare la larva in un terrario con pareti trasparenti, chiuso, con la stessa pianta (foglie fresche da sostituire spesso) e con uno strato di terriccio di alcuni centimetri (otto o dieci) di profondità, non compatto, leggermente umido e da umidificare periodicamente (poco però, per evitare sviluppo di muffe): la larva matura si interrerà creandosi una celletta per impuparsi. Lasciare il tutto a temperatura esterna anche in inverno, in un angolo riparato però dal freddo e dal vento: probabilmente infatti l'adulto sfarfallerà non prossimamente ma nella buona stagione l'anno prossimo (anche se ho visto Acherontia adulte e belle fresche in natura decenni fa a fine settembre e inizio ottobre nel nord Italia - e a Roma immagino un clima più favorevole anche più a lungo, soprattutto di questi tempi -, tuttavia lo stadio di pupa richiede un certo tempo per la trasformazione in adulto, considerate anche le dimensioni). Importante la presenza di qualche rametto non troppo sottile o pezzetto di corteccia ruvida posto obliquamente o verticalmente nel terrario, perché l'insetto neosfarfallato possa salirvi per distendere bene le ali sfruttando anche la forza di gravità per favorire lo scorrimento dell'emolinfa nelle venature.
Altrimenti: prendere la larva matura, portarla in un campo e abbandonarla al suo destino, nel quale può rientrare, credo, anche la predazione da parte di uccelli insettivori come le cornacchie.


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