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Ancylopus melanocephalus (Olivier, 1808) - Endomychidae Lycoperdininae http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=498&t=77716 |
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Autore: | soken [ 26/11/2017, 16:09 ] |
Oggetto del messaggio: | Ancylopus melanocephalus (Olivier, 1808) - Endomychidae Lycoperdininae |
...è la prima volta che lo incontro dovrebbe essere Ancylopus megalocephalus. La pianta ospite è Arundo donax. |
Autore: | Andricus [ 26/11/2017, 16:22 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Chrysomelidae |
Non posso confermarti la specie visto che non conosco questo gruppo, ma gli Ancylopus sono Endomychidae, non Chrysomelidae |
Autore: | soken [ 26/11/2017, 16:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Chrysomelidae |
Grazie Marco. |
Autore: | Daniele Maccapani [ 26/11/2017, 16:42 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Chrysomelidae |
Confermo, ma... soken ha scritto: Ancylopus megalocephalus Ha la testa nera, non gigante! A. melanocephalus |
Autore: | Julodis [ 26/11/2017, 17:39 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Ancylopus melanocephalus (Olivier, 1808) - Endomychidae |
Si, è Ancylopus melanocephalus (Olivier, 1808), Endomychidae. Specie inconfondibile. Daniele Maccapani ha scritto: Confermo, ma... soken ha scritto: Ancylopus megalocephalus Ha la testa nera, non gigante! A. melanocephalus Copia esatta di quanto accaduto qui! Non credo che Arundo donax sia la pianta ospite, ma solo il rifugio invernale. Non so se si conoscano le abitudini alimentari della larva e dell'adulto di questa specie. In genere gli Endomychidae vivono nei funghi, come dice il nome, ma potrebbero esserci delle eccezioni. Stando all'impressione che ho avuto trovandolo, e a quanto scritto da Fiori, sarei portato a pensare che possa nutrirsi di vegetali in decomposizione o muffe od altri funghi sotto corteccia o in altri ambienti protetti del genere. Fiori nel 1881 scriveva: --------- NOTE ENTOMOLOGICHE DEL Prof. ANDREA FIORI. ALCUNE OSSERVAZIONI SUL GÈNERE ANCYLOPUS. - omissis - Ancylopus melanocephalus Oliv. — Descritto dall’Olivier sopra un solo esemplare del Museo di Parigi, senza indicazione di patria, da lui fu primie- ramente addetto al genere Endomicus. Più tardi, il Prof. Achille Costa, nella sua Fauna del Regno di Napoli (1849) stabilì i caratteri del genere Ancylopus trasformando il genere Ageylopus già adottato dal Chevrolat; ed allora egli faceva conoscere come una tale specie abitava in Sicilia presso Siracusa, fa- cendo voti acciò che alcuno studiasse più accuratamente i costumi di tale insetto, allora ignorati. Il Bodel, nella sua Monografia degli Endomichidi (2) dice trovarsi altresì questa specie nelle Indie Orientali, a Giava, Ceylan e Porto Natal: ma nulla aggiunge intorno ai suoi costumi. Dalla introduzione a questa Monografia si rileva, cosa del resto a tutti nota, che le larve di pressoché tutti gli En- domichidi vivono nei funghi stessi sui quali trovansi ordinariamente le im- magini; ma non si fa parola del genere Ancylopus in modo speciale. Il Prof. A. Costa nel suo viaggio in Calabria (1876) lo trovò comune a Cirò, scoprendovi altresì il suo nuovo testaceus, ma nulla ne aggiunse rispetto alle abitudini. Avendo io avuta occasione di abitare per quasi due anni la Calabria, ho io pure avuta la fortuna di raccogliere questa specie; la trovai comunis- sima nei boschi paludosi che costeggiàno il Corace, e qualche esemplare ne ho anche trovato lungo l’Alli ed il Damato. D’ inverno ne ho trovati centi- naja d’esemplari nascosti sotto alle corteccie dei pioppi ed ontani morti nei boschi paludosi ora accennati; una sol volta lo trovai sotto ad una corteccia di gelso in luogo coltivato prossimo alla stazione ordinaria di questa specie; un’altra volta in autunno ne vidi una dozzina sotto ad alcuni sassi, in luogo arenoso, vicino ai boschi predetti. In inverno trovasi sempre in co- lonie più o meno numerose: in una sol volta ne riempii addirittura, una piccola boccetta scuotendo nel fazzoletto una corteccia di pioppo che ne era letteralmente coperta. Ciò per la stazione invernale! In primavera è assolutamente raro; una sol volta, in maggio, ne trovai un individuo su di uno stelo erbaceo. Torna invece ad esser comune abbastanza in giugno, luglio ed agosto; ma allora lo si cercherebbe invano sotto alle corteccie, sibbene abita in quel tempo il terreno an- cor umido dei paddi boscosi, nei luoghi ricoperti di molta vegetazione in parte decomposta: cammina sul suolo a somiglianza di molti carnivori appartenenti alle famiglie dei Carabidi e Stafilinidi, ma il suo incedere ha un che di lento e pesante che certo non può essere rassomigliato a quello dei Coleotteri ora accennati. Non trovai mai l'Ancylopus, nè sopra nè dentro ai funghi, quantunque siano questi molto comuni nei luoghi stessi abitati da tali insetti: mi credo autorizzato ad ammettere che neppure la larva viva nei funghi, sebbene mai io abbia avuta occasione di studiarla. Ho invece per ben due volte sor- preso l’insetto perfetto intento a rodere parti di vegetali decomposte: sup- pongo perciò che la larva abbia abitudini simili. - omissis - -----
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Autore: | soken [ 08/07/2019, 19:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Ancylopus melanocephalus (Olivier, 1808) - Endomychidae Lycoperdininae |
...ah mi era sfuggito il continuo di questa discussione. Grazie Daniele per la correzione . Per quanto riguarda le sue abitudini anche io sono convinto che si trovasse li solo per ripararsi dal sole. Sarebbe interessante osservarlo di piu' per scoprire le sue abitudini a 360* alimentari e non. Forse la prossima volta. |
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